Bologna FC
Un girone fa: Bologna-Cagliari, che goal meravigliosi
Serata di Halloween e lo stadio Renato Dall’Ara è il palcoscenico di Bologna-Cagliari, il terzo anticipo del sesto turno del campionato di Serie A. I rossoblù sono chiamati al riscatto dopo aver attraversato un periodo condito da tre sconfitte consecutive contro il Benevento, il Sassuolo e la Lazio; umore opposto quello dei sardi che, invece, sono reduci da due vittorie ottenute contro Torino e Crotone.
Il Bologna, che ottiene meno di quanto produce, si schiera con il 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu e Hickey formano il quartetto difensivo; Schouten e Svanberg a fargli da scudo; Orsolini, Soriano e Barrow alle spalle di Palacio. Il Cagliari scende in campo a specchio con Cragno a difesa dei pali; Zappa e Lykogiannis sulle corsie laterali con Walukievicz e Godin al centro della difesa; i due mediani sono Marin e Rog; sulla trequarti campo agiranno Nandez, Joao Pedro e Sottil con Simeone che guiderà l’attacco.
I riflettori sono accesi e tutto è pronto per il fischio d’inizio di Fabbri che da il via all’incontro. Ci prova subito il Bologna con Barrow che inizia l’azione dall’out di sinistra, sua zona preferita; il gambiano scambia nello stretto con Palacio che lo serve all’altezza del vertice dell’area di rigore; magia del numero 99 felsineo che supera Zappa con un tunnel ed entra in area di rigore; parte il tiro… Cragno con sicurezza blocca una conclusione troppo strozzata. Continua ad attaccare il Bologna ma a passare in vantaggio sono gli ospiti: palla persa di Orsolini a metà campo che sbaglia a servire Soriano; Lykogiannis intercetta il passaggio, verticalizza all’istante per Simeone che si appoggia di nuovo a lui; il terzino greco serve allora Joao Pedro che allarga sulla sinistra dove c’è Sottil; cross a mezza altezza dell’italiano che trova il ginocchio del brasiliano che devia il pallone in rete; una grande ripartenza del Cagliari che si è trasformata in rete anche grazie a un po’ di fortuna. I padroni di casa non accettano il risultato e si mettono ad attaccare a testa bassa; prima ci provano con Orsolini con un calcio piazzato che però trova Cragno attento, poi con Palacio con un potentissimo tiro di collo interno a rientrare sul secondo palo; ma questa sera il portiere degli ospiti sembra in serata di grazia: è insuperabile. Neanche il tempo di dirlo che qualche minuto più tardi, allo scadere della prima metà di gioco, è Barrow a tirare fuori il coniglio dal cilindro: azione molto simile a quella in cui ha strozzato la conclusione sul primo palo, ecco che in questo caso decide, invece, di rientrare sul destro senza andare incontro al portiere e, con un tiro precisissimo, toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali e regala il pareggio alla formazione felsinea. Sul punteggio di 1-1 le squadre fanno ritorno negli spogliatoi per recuperare le energie spese durante questo intenso primo tempo.
Comincia la ripresa e sembra non essere serata per i padroni di casa. Ci provano con l’intero collettivo a produrre azioni pericolose, anche riuscendoci, ma una volta arrivati davanti al portiere non riescono a concretizzare. Gira tutto nel verso giusto al Cagliari che dopo aver trovato la rete al primo tiro in porta, trova il raddoppio al secondo. Questa volta è Simeone a ricevere dalla fascia destra un cross basso calciato da Zappa; l’argentino deve solo calciare verso la porta il pallone, dopo che il passaggio ha messo fuori gioco l’intera difesa rossoblù; Skorupski si tuffa e tocca ma non basta per impedire la rete che riporta i sardi in vantaggio. Aleggiano sul Dall’Ara i fantasmi della quarta sconfitta consecutiva ma i rossoblù, che stanno vedendo sfumare una partita fino a qui dominata, continuano a giocare come il loro allenatore gli chiede. L’impegno profuso vale il pareggio che arriva cinque minuti più tardi con Soriano; il trequartista italiano sta giocando un inizio di campionato pazzesco, è il faro della squadra; rinvio di Cragno che di testa viene colpito da Schouten, torre di Orsolini che libera il fantasista felsineo che può correre indisturbato verso l’area del Cagliari; giunto sui venticinque metri lascia partire un tiro a filo d’erba che si insacca all’angolino; altra rete meravigliosa dei felsinei a cui non sembrano piacere i goal semplici. Galvanizzati dalla rete del pareggio sono ancora i rossoblù a produrre gioco e pressare alti con coraggio. Quattro minuti più tardi, a mezz’ora dal termine, il Bologna viene premiato e riesce a passare in vantaggio grazie, ancora una volta, a Musa Barrow che regala ai telespettatori un’altra perla. Questa sera le reti dei padroni di casa sono uno spettacolo per gli occhi: rimessa laterale di Hickey vicino all’area di rigore difesa dai sardi, lo scozzese serve Palacio che si appoggia a Svanberg, lo svedese serve al limite dell’area Barrow che senza neanche controllare lascia prima scorrere il pallone e poi lo scaraventa ancora una volta dove Cragno non può arrivare, all’angolino. Altro super goal e prime due marcature per il gambiano in questo campionato. Mezz’ora da giocare ma il pallino del gioco resta nei piedi dei rossoblù di casa con gli ospiti che sembrano aver accusato il colpo; infatti non creano particolari pericoli per la porta di Skorupski che si fa trovare sempre pronto a respingere quelle poche conclusioni che i sardi creano. Arrivato il novantesimo minuto Fabbri fischia la fine e il Bologna ritrova i tre punti e la vittoria che non arrivavano dalla seconda giornata contro il Parma. Così i felsinei salgono a sei punti in classifica dopo sei giornate di campionato.
Un girone dopo troviamo le squadre esattamente in situazioni opposte: gli emiliani arrivano da quattro risultati utili consecutivi che gli permettono di andare alla Sardegna Arena di Cagliari con la mente sgombra; i sardi, invece, nonostante siano reduci da una vittoria, si trovano ancora ad occupare il terz’ultimo posto della classifica. La prima in panchina di mister Semplici ha permesso al Cagliari di strappare tre punti dal campo del Crotone ma mercoledì sarà un’altra partita da dentro-fuori: il Bologna gioca per staccarsi definitivamente dal gruppo che lotta per non retrocedere e iniziare l’attacco alla parte sinistra della classifica, il Cagliari, invece, per tirarsi fuori dai guai anche se al momento resta un’impresa nonostante il Torino, diciassettesimo, si trovi a soli due punti di distanza.
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