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Un girone fa – Bologna vs Milan

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L’entusiasmo della prima parte di stagione continuava a scaldare l’autunno dei tifosi rossoblù, costantemente divisi tra coloro che si aspettavano un classico calo sul momento delle conferme e altri che, seppur timidamente, iniziavano a bisbigliare la parola “Europa”.

Il 23 ottobre 2021, a Bologna, arrivava un tabù chiamato Milan. Era dalla stagione 2000/2001, infatti, che i felsinei non vincevano tra le mura amiche contro i rossoneri.

Il momento delle due squadre sorrideva ad entrambe gli allenatori. La compagine allenata da Sinisa Mihajlovic era reduce da quattro punti nelle ultime due partite, con il pareggio di Udine che aveva fatto seguito alla brillante vittoria contro la Lazio (3-0, ndr), e sostava all’ottava casella della classifica insieme alla Fiorentina, con la quale condivideva il titolo di outsider delle cosiddette “sette sorelle”. Sul fronte opposto, gli uomini di Stefano Pioli vantavano un rullino di marcia del tutto invidiabile, con sette vittorie su otto partite disputate e secondo posto in solitaria. I 22 punti conquistati dai rossoneri rappresentavano un record personale nell’era dei tre punti.

Solito 3-4-2-1 per Mihajlovic, che riproponeva dieci undicesimi della formazione schierata a Udine. L’unico cambio riguardava la difesa, dove Medel ritrovava la maglia da titolare a spese di Binks. Davanti, confermati Barrow e Soriano alle spalle di Arnautovic.

Turnover consistete, invece, per i rossoneri, complice l’impegno infrasettimanale che li aveva visti impegnati nella trasferta di Oporto. In difesa, Kjaer veniva preferito a Romagnoli, mentre in mediana Tonali rimpiazzava Kessié. Nel tridente a sostegno di Ibrahimovic, chance per Krunic e Castillejo insieme a Rafael Leao.

I ritmi del match si mostrano fin da subito molto alti, con le due squadre che non avevano nessuna intenzione di speculare per un inutile pareggio. La prima occasione arriva da corner e capita sulla testa di Arnautovic, ma l’attaccante austriaco non approfitta dell’uscita a vuoto di Tatarusanu e colpisce fuori.

Al 16’, è già tempo di aggiornare il tabellino dei marcatori. Classica ripartenza fulminea del Milan, con Ibrahimovic che agisce da regista avanzato illuminando un corridoio per Leao, abile nello sfruttare la profondità e poi nel battere Skoruspki da posizione defilata.

Partita sbloccata, dunque, che si indirizzerà definitivamente a favore dei rossoneri al 20’ minuto, quando Soumaoro lascerà i suoi in dieci uomini causa un fallo da ultimo su Krunic, che non lascia nessun tipo dubbio all’arbitro Valeri. La superiorità numerica permetterà agli uomini di Pioli di dominare il primo tempo e di trovare la via del raddoppio al 35’, con Calabria che scarica in rete un destro violento dal limite dell’area.

Chi si aspettava un secondo tempo di dominio completo, però, sbagliava di grosso. Al 49’ il Bologna cerca di rientrare nel match su regalo di Ibrahimovic, che da corner avversario insacca inavvertitamente nella propria porta. Il Milan, rientrano in campo scarico, convinto probabilmente di aver già archiviato la pratica, subirà il colpo e in pochi minuti vedrà il Bologna riacciuffare la parità. Minuto 52’, Soriano inventa un gran filtrante per Barrow, il gambiano scatta sulla linea del fuorigioco e fredda Tatarusanu con un secco rasoterra.

Quando i rossoblù sembravano essersi assestati anche in dieci uomini, ecco una nuova, pesante, espulsione. Stavolta è il turno di Soriano, che al 58’ si lascia andare ad un intervento troppo rischioso ai danni di Ballo-Toure. Altro rosso diretto, altro episodio contro i felsinei, i quali si trovavano davanti gran parte del secondo tempo da disputare in nove uomini.

Per il Milan, un’occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata. L’assedio rossonero raccoglierà i suoi frutti solo al minuto 84’, quando Bennacer, nell’insolia veste di match-winner, s’inventerà un tiro al volo da fuori area che non lascia scampo al numero uno rossoblù.

Nel finale, gioia anche per Ibrahimovic. Bennacer, galvanizzato dal euro-gol realizzato, guida l’ultimo contropiede dei suoi riuscendo a servire Ibra, che dal limite apre il piatto destro e non sbaglia. Un rigore in movimento per lo svedese, che ripuliva la macchia dell’autogol chiudendo definitivamente i conti.

Per la seconda volta nella sua storia, il Milan vinceva otto delle prime nove gare del campionato, e si guadagnava momentaneamente la posizione più alta della classifica.

In casa Bologna, al contrario, non restava che leccarsi le ferite. Due espulsioni e quattro reti subite apparivano come un bottino increscioso ed esagerato, per una squadra che, quantomeno, ha dimostrato di fare dell’orgoglio uno dei suoi punti di forza. Purtroppo, nel calcio, non sembra basta…

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