Un girone fa – Frosinone Bologna: Porte chiuse e risultato che non va oltre lo 0 a 0

Un girone fa arrivò il primo punto dell’era Inzaghi. Il suo Bologna, impegnato contro il Frosinone in un match a porte chiuse all’Olimpico Torino , mostra finalmente i primi miglioramenti senza però andare oltre il pareggio a reti bianche.

Una sfida molto particolare quella di andata, complice soprattutto la decisione da parte del Giudice Sportivo di giocare il match a porte chiuse ed in campo neutro a causa dell’invasione di campo avvenuta allo Stirpe di Frosinone al termine della sfida degli scorsi playoff di Serie B contro il Palermo. Una decisione infelice che ha fato mugugnare in molti, tifosi società e non ultimo Filippo Inzaghi che in sede di conferenza stampa pre partita sottolineò quanto, pur prendendone atto, non apprezzasse questa decisione “Fa male al calcio – disse il tecnico – non capisco perchè debbano pagare i tifosi del Bologna”. Affermazione dura ma giusta dato che il Bologna ed i suoi 

IERI – Quella andata in scena nel deserto ed irreale Stadio Olimpico “Grande Torino” fu una partita a due facce per i rossoblù ma che allo stesso tempo ha mostrato lievi miglioramenti dal punto di vista del gioco. La truppa di Inzaghi si mostrò molto più intraprendente affrontando a viso aperto i ciociari nel primo tempo ma si spense irrimediabilmente, o quasi, nell’arco della seconda frazione di gioco nella quale ha concesso di più rischiando anche di perdere la partita. Ai rossoblù non mancarono però le occasioni per andare in vantaggio, una su tutte quella di Blerim Dzemaili che lanciato a rete optò però per una conclusione dal limite sprecando quella che di fatto fu la migliore occasione per i felsinei.
Il secondo tempo fu tutta un’altra storia, il Bologna rientrò in campo tentando lo stesso approccio avuto nel primo tempo ma senza ottenere l’effetto desiderato. Il calo fisico fu evidente ed il Frosinone prese in mano il pallino del gioco senza però riuscire a perforare i rossoblù che riuscirono a conservare lo 0 a 0 fino al triplice fischio finale.

OGGI – Il Bologna che in questi giorni si prepara al match di ritorno ha fondamentalmente gli stessi problemi visti un girone fa. Il calo fisico che affligge i rossoblù nelle seconde frazioni di gioco non è più un episodio sporadico ma avviene con una cadenza che desta qualche preoccupazione. E’ un Bologna che dura sessanta, massimo settanta minuti, poi si accende la spia della riserva che manda quasi sempre in crisi la squadra. Allenatore e staff sembra non abbiano ancora trovato l’antidoto giusto per far sì che ciò non accada. Non è infatti ben chiaro se sia un problema di tenuta fisica o di concentrazione, fatto sta che i rossoblù sempre più spesso hanno queste inspiegabili involuzioni che non portano a nulla di buono, soprattutto se sei terzultimo ed ogni punto potrebbe essere per te fondamentale.
La squadra scenderà in campo al Dall’Ara questa domenica alle 15.00 rimane comunque decisamente diversa rispetto a quella vista nel girone di andata a partire dal modulo. Con gli innesti di Sansone e Soriano Filippo Inzaghi sembra essersi convinto che il 4-3-3il modulo più adatto ai suoi. Ciò non significa che abbia del tutto abbandonato l’idea della difesa a tre, ma per lo meno ha capito che il suo Bologna deve vagliare ogni alternativa ed ogni possibilità in moda da raggiungere la quota salvezza quanto prima. 
Dal punto di vista della formazione tutto si baserà sul modulo che il tecnico deciderà di utilizzare, ma ciò che è certo è che, qualunque sarà il modulo scelto dal mister, la formazione prevista per questa sfida sarà nettamente diversa rispetto a quella vista nella seconda giornata di andata. Assente confermato Blerim Dzmaili che, come riporta il sito del Bologna Fc, si sta allenando a parte e che voci danno come possibile partente. Non sarà probabilmente della partita nemmeno Falcinelli, titolare nella sfida di andata, con l’attaccante che sembra fortemente candidato a lasciare Bologna. Il suo posto è ormai stato opzionato da Sansone che è pronto ad affrontare, oltre ai ciociari, la sua seconda partita da titolare in rossoblù.

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