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Un girone fa: Sampdoria-Bologna, una rimonta che vale tre punti

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Ottava giornata del Campionato di Serie A; si affrontano, tra le mura dello Stadio Luigi Ferraris, i padroni di casa della Sampdoria e il Bologna. Partita che vede affrontarsi diversi giocatori che hanno indossato entrambe le maglie: da un lato Ekdal e Ramirez, dall’altro De Silvestri e Soriano, oltre all’allenatore Sinisa Mihajlovic. A sfidarsi ci sono le squadre che in queste prime sette giornate di campionato hanno ottenuto meno pareggi in assoluto: uno per la compagine genovese, mentre nessuno per quella emiliana, che inoltre non ha mai raccolto punti lontano da casa.

Blucerchiati che scendono in campo con un 4-3-3 che vede Audero tra i pali; Bereszynski, Yoshida, Colley e Regini a formare il reparto difensivo; Thorsby, Adrien Silva ed Ekdal in mezzo al campo; e il tridente composto da Candreva, Quagliarella e Damsgaard. I felsinei rispondono con il solito 4-2-3-1 firmato Mihajlovic con Skorupski a difendere la porta; De Silvestri, Tomiyasu, Danilo e Hickey dietro; Svanberg e Schouten in regia; Orsolini, Soriano e Barrow liberi di inventare alle spalle di Palacio.

Fischio d’inizio e comincia la partita con il Bologna che sembra avere la testa ancora negli spogliatoi. Infatti, i padroni di casa prendono subito campo e dopo sette minuti di gioco trovano il vantaggio dagli sviluppi di un calcio d’angolo: batte Candreva dalla bandierina; come ti insegnano nelle scuole calcio il pallone va calciato tra l’area piccola e il dischetto di rigore; pallone che finisce proprio lì e, complice Tomiyasu che perde la sua marcatura, Thorsby incorna indisturbato e trafigge i guantoni di Skorupski che si inginocchia sul prato verde del Ferraris. Ecco che il vantaggio realizzato dalla Sampdoria risuona nella testa dei giocatori del Bologna che dopo questo campanello d’allarme cominciano a fare loro la partita. I giocatori guidati da Mihajlovic iniziano a produrre azioni da goal ma ancora senza concretizzare: prima un bel diagonale di Palacio dove Audero ci mette una pezza, poi una clamorosa occasione finita nei piedi di Orsolini dove l’ala, a due passi dalla porta e con il portiere in uscita, prende la traversa interna ma il pallone rimbalza all’esterno della riga di porta. Il Bologna non si perde d’animo e per “giustizia divina”, visto che dopo il goal, la Sampdoria è sparita dal campo, al tramonto del primo tempo, trova il pareggio grazie a un’autorete di Regini. Anche in questo caso dagli sviluppi di un calcio d’angolo: Orsolini calcia dalla bandierina verso una zona che non vede presenti giocatori rossoblù, ma volendo colpire il pallone per allontanarlo il terzino blucerchiato di ginocchio compie la frittata e insacca nella sua stessa porta. Concesso il goal il direttore di gara manda le squadre negli spogliatoi a rifiatare dove Sinisa Mihajlovic avrà da chiedersi come mai la sua squadra comincia a giocare sempre e solo quando finisce in svantaggio.

Squadre che rientrano sul terreno di gioco e partita che riprende nello stesso modo in cui si stava giocando il primo tempo: una squadra che aspetta e cerca di contenere le offensive avversarie, la Sampdoria, e l’altra che tiene il pallino del gioco e prova a rendersi pericolosa, il Bologna. Dopo non troppi sforzi il modo di giocare propositivo paga sempre e i felsinei trovano il vantaggio grazie a Orsolini. Azione personale di un intraprendente Hickey, alla sua sesta presenza in campionato, che serve largo a sinistra Barrow; il gambiano va sul fondo e, fingendo di crossare col mancino, rientra sul piede forte per servire Orsolini che nel frattempo sta tagliando alle spalle di tutti sul secondo palo; pallone perfetto che il numero sette deve solo spingere in porta. Il vantaggio degli ospiti dovrebbe aver svegliato la Sampdoria ma non è così, vista la loro applicazione nei confronti della partita sembrano rimasti negli spogliatoi e il Bologna ne approfitta continuando a giocare come sa fare. Bellissimo filtrante di Soriano a servire Palacio che si presenta in area di rigore; l’argentino finge di calciare e mette fuori causa Bereszynski; poi dopo essere rientrato sul destro calcia addosso ad Audero che mette in corner. Il veterano poteva servire al centro Orsolini che era libero ma ha preferito calciare per cercare la sua seconda rete in campionato, terza nell’anno solare che però non è arrivata. Passa il tempo e Palacio ha l’occasione per riprovarci agli sgoccioli della partita. Novantaquattresimo minuto di gioco, Sampdoria tutta in avanti per il rinvio dal fondo di Audero; il subentrato Medel intercetta il lancio lungo sbagliato e serve l’argentino; quattro contro tre in favore del Bologna; il trentanovenne avanza indisturbato e al limite dell’area calcia di interno piede; anche sfortunato Palacio, piazzando, centra il palo. Dopo questa occasione l’arbitro mette in bocca il fischietto e fischia tre volte per decretare la fine del match che vede i felsinei conquistare i primi tre punti esterni del loro campionato.

Un girone dopo troviamo le due squadre occupare le stesse posizioni che occupavano diciannove giornate fa: la Sampdoria si trova al decimo posto con 32 punti, mentre il Bologna si trova al dodicesimo posto con 28 punti. I blucerchiati verranno domani a Bologna senza pressione sulle spalle e avranno la possibilità di giocare la partita con la mente sgombra; stesso discorso vale per i rossoblù con l’unica differenza che i felsinei hanno ancora qualcosa da chiedere a questo campionato prima di poter iniziare a programmare la prossima stagione. La zona pericolosa dista “sei punti”, viste le due gare da recuperare del Torino, che non sono pochi ma neanche tanti. Sarà compito di Mihajlovic trasmettere alla squadra l’importanza di allontanarsi dalle ultime posizioni, per non trovarsi poi in difficoltà quando rimarranno poche partite. Quindi già domani risulta fondamentale ritrovare la vittoria, dopo essere rimasti a mani vuote le scorse due partite contro Cagliari e Napoli.

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