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Un girone fa: Torino-Bologna, Soriano rimedia all’infortunio di Da Costa

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Prosegue il momento negativo dei rossoblù che non vincono da tre partite consecutive, dopo le sconfitte contro Inter e Roma e il pareggio in extremis con lo Spezia. Continuano anche i problemi con l’infermeria per la squadra di Mihajlovic che anche oggi deve fare a meno di Skorupski, Mbaye, Orsolini e Skov Olsen, con Dijks e Schouten non al meglio. I rossoblù sfidano, all’Olimpico di Torino i granata di Giampaolo, terzultimi in classifica, che fino a qui, nelle prime dodici giornate hanno ottenuto solamente una vittoria e tre pareggi; l’ultimo successo della formazione piemontese risale alla terza giornata contro il Genoa.

Vuole uscire, quindi, dalla crisi il Torino e per farlo mister Giampaolo schiera un 4-3-1-2 che vede Milinkovic-Savic in porta; Izzo, l’ex Lyanco, Bremer e Rodriguez in difesa; Gojak, Rincon e Linetty in mezzo al campo; sulla trequarti Lukic e Belotti e Bonazzoli in attacco. Risponde Sinisa Mihajlovic che, nonostante i sette punti di vantaggio sulla sua ex squadra, ha necessità di tornare a fare punti e disegna un 4-2-3-1 che vede: Da Costa tra i pali; De Silvestri, Danilo, Medel e Tomiyasu a comporre la retroguardia; Dominguez e Svanberg in mediana; Palacio faro dell’attacco con Barrow, Soriano e Vignato che agiranno alle sue spalle.

Comincia la partita e l’ago della bilancia pende subito a favore dei rossoblù che partono alla grande rendendosi molto pericolosi con Palacio dopo una grande ripartenza: il contropiede parte proprio dai piedi dell’argentino che a metà campo recupera palla e appoggia su Soriano che lancia sulla fascia Vignato; l’italo-brasiliano mette in mezzo verso il trenza che, vincendo un rimpallo, calcia addosso a Milinkovic-Savic; il serbo salva deviando in calcio d’angolo. Azione successiva ed è ancora il Bologna ad attaccare: azione personale di Barrow che salta Izzo ma sbatte su Lyanco; il brasiliano però nel disimpegno sbaglia il controllo e si allunga il pallone; come un rapace, si butta Svanberg sul pallone e in contrasto fa partire un siluro indirizzato verso la porta; il tiro scavalca l’estremo difensore dei granata ma si stampa sulla traversa per la disperazione del classe ‘99 svedese. Trascorrono i minuti e il ritmo si abbassa e con lui si spegne anche il primo tempo con diversi lampi degli ospiti e il Torino che attutisce, un colpo dopo l’altro, senza però mai subire goal. Sinisa Mihajlovic non può ritenersi assolutamente soddisfatto della fase offensiva dei suoi, visto che le occasioni per fare male non sono state tante; mentre dal reparto arretrato ha ottenute buone risposte visto che i granata non si sono mai presentati dalle parti di Da Costa.

Riparte la gara e il Torino comincia a farsi avanti e uscire dalla sua comfort zone difensiva, dopotutto ha bisogno di fare risultato; ci pensa un altro ex di gara, Simone Verdi, a effettuare il primo tiro in porta per i padroni di casa, ma al suo tiro si vede opporsi Da Costa che devia in angolo. Risponde il Bologna allo squillo granata con Musa Barrow, imbeccato bene da Dominguez; il gambiano, però, di mancino spedisce il pallone alto, seppur di poco, sopra la traversa. Ancora Barrow, pochi minuti dopo, sembra inarrestabile: è marcato da due uomini sulla fascia sinistra; prima salta Izzo con un tunnel, poi supera anche Lyanco che perde il tempo per intervenire e, come il più classico dei suoi tiri quando taglia dentro al campo, va a cercare il secondo palo; la conclusione è molto pericolosa ma, in tuffo, Milinkovic Savic fa valere tutti i suoi centimetri e devia con la punta delle dita in corner. Soli cinque minuti più tardi, nel miglior momento della squadra di Sinisa Mihajlovic, però è il Torino ad andare in vantaggio, grazie a un pasticcio del veterano da Costa che sembra non ricordarsi di essere portiere e, anziché bloccare il tiro con le mani decide di intervenire coi piedi ma, in maniera molto goffa e indisturbato, devia nella sua porta. Contrariamente a quello che ci si può aspettare, il Bologna reagisce subito imponendo il proprio gioco, stabilizzandosi nella metà campo offensiva. Sfiora il goal in più di un’occasione, prima con Svanberg che, dopo un cross basso di Soriano, calcia a botta sicura ma Lyanco si immola; poi, nella stessa azione, con Palacio, che sulla respinta, all’altezza dell’area piccola e con tutto lo specchio a disposizione, calcia fuori. Nonostante la duplice occasione, i rossoblù non demordono e dieci minuti dopo, grazie a un preciso filtrante di Vignato per Soriano, il numero ventuno calcia tra le gambe del portiere del Torino e segna, rimediando all’errore antecedente di Da Costa e riportando la partita in parità. Purtroppo, i ritmi blandi degli ultimi dieci minuti mettono il risultato in cassaforte, dividendo il premio in palio equamente tra le due società che portano a casa un punto a testa. Il Torino non decolla, mentre il Bologna stava per commettere l’ennesima frittata della sua stagione; anche per i felsinei, al momento, si tratta di un campionato che stenta a decollare, nonostante siano già sette i punti di vantaggio sulla terzultima.

Un girone dopo, nel turno infrasettimanale valido per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A, il Torino sarà ospite al Dall’Ara, nella seconda partita dei rossoblù davanti agli occhi del proprio presidente Joey Saputo, arrivato domenica in visita alla città dopo quattordici mesi di assenza. Settimana importante, quindi, per il Bologna che vede il consiglio di amministrazione al completo per iniziare a gettare le basi della prossima stagione. Tuttavia, prima di ciò, Mihajlovic vorrebbe raggiungere i quaranta punti, che garantirebbero idealmente alla società la salvezza. Attualmente il Bologna occupa l’undicesimo posto della classifica con 37 punti e, guarda caso, vincere domani sera significherebbe chiudere i conti con la retrocessione e spingerebbe il Bologna a cercare un piazzamento tra l’ottava e la decima posizione della classifica. Dal fronte avversario, invece, più che Europa o parte sinistra della classifica, si guarda a trecentosessanta gradi alla salvezza. Il Torino, oggi, occupa il quartultimo posto in classifica a pari merito con Benevento e Fiorentina a soli cinque punti dal Cagliari terzultimo. Quindi, tirando le somme, il Torino non può permettersi di perdere; il Bologna, al contrario, può permettersi di giocare con la mente libera dalle pressioni della classifica per chiudere definitivamente il discorso salvezza. Staremo a vedere quali saranno le motivazioni e gli stimoli che prevarranno sugli altri.

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