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Bologna FC

Un Milan sufficiente batte il “cantiere” Bologna: finisce 0 a 2

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Pronti partenza via: fucilata di Lykogiannis dal vertice sinistro dell’area avversaria e traversa di Maignan scheggiata. MIke ringrazia, non l’avrebbe mai presa. BIglietto da visita che esprime come il Bologna tanto vittima sacrificale non voleva essere.

Formazione scontata, con Ndoye alla sua prima apparizione sulla pelouse del Dall’Ara e nessun italiano in campo. Solo Calabria, ma coi colori rossoneri.Ci siamo abituati, anche a non partecipare ai mondiali da 12 anni.
Primi minuti rossoblù all’insegna del pressing forsennato, poco Milan e tanto caldo. Alle 20.55 il quadro era questo, in un Dall’Ara pieno come nelle finali di Coppa dei Campioni.
Il Bologna c’è, ma non fino in fondo: allì’undicesimo cross dalla destra rossonera rimette al centro dalla sinistra Pulisic per l’accorrente Giroud: nulla da fare per un incolpevole Skorupski.1 a 0.
Ingenuità di Beukema (o Posch) che non hanno seguito l’attaccante americano per contrastare il controcross, ma questo era un gol evitabilissimo.
Qualche minuto dopo, al 12esimo,  è Ndoye che s’invola sulla destra, salta nettamente Leao, poi Hernandez si accentra e tira, chiudendo troppo l’angolo. Ma bella l’azione del neo acquisto rossoblù.
Poi al 14esimo ancora una bellissima azione insistita di Ndoye, che dimostra già di essere in palla e in forma campionato, che smista a Moro che, a sua volta, gira di prima a Zirkzee: azione tutta di prima ma il  tiro viene rimpallato e Ferguson chiude l’azione con un fendente che Maignan fatica a bloccare.
Il Milan inizia ad attaccare più convinto e al 20esimo è Christian Pulisic, che insacca da fuori area dopo un’azione insistita, alla destra di Skprupski. Molle il centrocampo, tardiva la difesa.
Milan a fiammate ma volitivo (e vincente), Bologna più continuo, ma senza quella capacità di graffiare negli ultimi metri che darebbe un senso a tutto il lavoro di manovra che i rossoblù mettono puntualmente in campo. 
Splendida azione, al 28esimo,  di prima del Milan, con tiro al volo finale di Giroud a cui risponde alla grandissima un Skorupski, attento e reattivo.
Bologna d’assalto e combattivo al 34esimo che chiude il Milan nella sua area, ma senza quella cattiveria che potrebbe essere il preludio del gol. C’è da lavorare, c’è da comprare, fate Voi.
E ancora al 37esimo Bologna pericoloso con Zirkzee, ma la palla sfugge dalla suola all’olandese e Maignan fa sua la sfera. Il Bologna arriva fino ai 16 metri, poi fatica a finalizzare, ma non sembra un male incurabile. QUi c’è solo da lavorare.
Al 39esimo ennesima azione tutta di prima del Milan (che quando gioca in velocità, esprime un gran bel clacio), che solo una provvidenziale uscita di Skorupski sventa, quasi uccidendo Hernandez, lanciato a rete, scontratosi con Lykogiannis.
Chiude il primo tempo un calcio di punizione dal limite che Lykogianis spreca inviandola direttamente in curva San Luca e una incornata di testa, da buona posizione di Ferguson, ma anche in questa occasione la sfera gira larga dai pali difesi dall’estremo  difensore rossonero.
Secondo tempo, entra Orsolini al posto di Moro, che è un centrocampista e non un esterno di attacco, mentre Ndoye trasloca all’ala sinistra: un attacco  con maggiore senso tattico.
Ndoye, poi al 46esimo , si produce in un’azione difensiva su Giroud, facendo intuire di valere anche in fase di non possesso palla.
Hernandez al 50esimo prende un giallo per proteste, ma qui il Signor Pairetto aveva perfettamente ragione.
Il Bologna stravince nel possesso palla, ma non basta per vincere una partita: allora ci provano NDoye (toh, sempre lui) e Ferguson, palla alta di poco sulla traversa di Maignan.
Bologna che si accende, che pressa e gioca un calcio anche piacevole, ma ancora il gol rimane una chimera.
E ancora Ndoye infiamma il Dall’Ara e i suoi 30mila al 60esimo, sgroppata della sue (ormai possiamo dirlo) sull’out di sinistra e pallone di un niente a lato.
Poi ancora Ferguson e Posch, di tacco, provano a riportare il Bologna in partita: niente da fare, ma il Bologna adesso diverte e, a suo modo è padrone del campo, con un Milan che ogni tanto ci prova con folate offensive, ma senza portare un vero pericolo al Bologna. E’ un Milan che sicuramente ha un potere offensivo maggiore, ma quello del secondo tempo è un Bologna che gioca meglio e con maggiore consapevolezza.
Intanto dalla panchina sale un tocco di vera gioventù: Urbanski e El Azzouzi, si iniziano a scaldare.
69esimo ancora discesa di Ndoye sulla sinistra e ancora un pericolo per la difesa rossonera. Incoraggiante la prova di esordio dello svizzero.
Entra El Azzouzi e girandola di cambi del Milan, che dimostra di avere una Prima squadra anche in panchina.
Giallo di Pairetto comminato a Zirkzee, per un fallo evitabilissimo e poco felice.Joshua non lascia un segno positivo in questa sua partita.
Dal 75esimo in poi la fita e il caldo s’impadroniscono dei muscoli dei giocatori e il prato del Dall’Ara diventa spettatore di partenze,  ripartenze, fino all’85esimo , dove ancora una bella azione corale del Bologna, viene fermato da un dubbio fuorigioco.
Entrano per i rossoblù Van Hooijdonk, Corazza e Urbanski, ma l’intensità del match dei padroni di casa non cala, anzi attinge forze nuove, nonostante l’inesperienza della giovane età.
Nei 5 minuti di recupero non succede quasi nulla e nulla di diverso del copione del secondo tempo: Bologna in avanti, Milan (con due gol avanti) attendista.
Finisce 0 a 2 e domenica si va in casa della Juventus: meglio togliersi il dente subito, in attesa che il mercato completi il mosaico rossoblù.

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