Bologna FC
Una favola da raccontare: le chiavi di una stagione straordinaria
Da sogno a realtà, tra momenti decisivi e giocatori chiave: la stagione meravigliosa del Bologna sta per concludersi. Ma la festa continua.
Nella cornice di un Dall’Ara gremito e infuocato, in particolare dopo il momentaneo 3 a 0 sulla Juventus, era impossibile non emozionarsi. Ma le chiavi del successo di questa stagione sono ben più di una: quello dei ragazzi di Thiago Motta è un traguardo straordinario, che lascia ancora aperta la porta al terzo posto. E non c’è, ovviamente un unico artefice: tutti i rossoblù sono stati decisivi, in questa corsa all’Europa che da sogno e favola è diventata realtà.
Le redini, la guida
Il primo, fondamentale, elemento da considerare nel successo rossoblù è l’impatto di Thiago Motta. I tecnici capaci di compiere grandi imprese nel mondo del calcio non sono tanti. E vincere, portare successi insperati ad un Club, riuscire a dare spettacolo con i propri schemi in campo e insieme migliorare i giocatori, specialmente se in alcuni casi molto giovani, non è cosa da poco. Quest’anno, impossibile non citare Xabi Alonso, alla guida del Bayer Leverkusen dei miracoli, che domani si giocherà la finale di Europa League poche settimane dopo aver vinto la Bundesliga.
Nella lista dei grandi
Ma nella lista dei grandi allenatori, ora è anche inevitabile anche inserire un visionario tecnico italo-brasiliano, che alcuni si ricorderanno con la 10 in maglia azzurra. Un allenatore visionario, che è stato guida e redini della carrozza che ha portato il Bologna in Champions League. Trasformando giocatori come Zirkzee, con due gol segnati la stagione precedente, in un gioiello attesissimo dal mercato, o Ferguson in un centrocampista box-to-box vecchia scuola di altissimo livello. O ancora, quando necessario, in un allenatore capace di inserire perfettamente nelle gerarchie Ravaglia e Odgaard, che poi divengono elementi cruciali della vittoria di Napoli, forse la più importante della stagione.
Una favola da raccontare ai nipoti
La cavalcata straordinaria del Bologna verso l’Europa delle Stelle è stato un percorso intenso e difficile. Dal pareggio con l’Inter dopo lo svantaggio di due gol, alla vittoria sulla Lazio, al Dall’Ara che è diventato inespugnabile per mesi. Fino al tris di vittorie consecutive, ai successi in Coppa Italia, alla vittoria del Maradona. Non è mancato niente al Bologna, che da Natale ha continuato a macinare punti, divenendo sempre più protagonista di una stagione da sogno.
L’istante decisivo
C’è stato, però un momento decisivo nella stagione. Quell’istante in cui forse, dietro agli occhi lucidi per l’insoddisfazione, il Bologna ha voluto dare tutto per raggiungere l’obiettivo. E questo momento è stato la sconfitta ai rigori in Coppa Italia. Mentre abbracciava tutti, senza dire niente, per Thiago Motta è nato lì il Bologna da Champions.
Una rabbia incanalata nei successivi successi, che invece di tramutarsi in disperazione è diventata benzina. E di fronte alle scelte, discutibili secondo tifosi e giornalisti, di scegliere certi giocatori al posto di altri in momenti concitati di stagione, Motta ha sempre avuto ragione. Nelle scelte, nella gestione perfetta del gruppo, lasciando da parte i malumori e creando un Bologna granitico. Una favola ricca di bel gioco, di sorprese, di record di pubblico e di incassi. Thiago Motta ha fatto sognare Bologna, e anche la dirigenza, oggi, sogna di trattenerlo. Per guidare la sua creazione verso le notti magiche europee.
Fonte: Corriere di Bologna
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook