Bologna FC
Una solidità difensiva apparentemente ritrovata
Se questa squadra è riuscita nell’impresa di subire almeno una rete in 41 partite consecutive, adesso invece sembra aver ritrovato una solidità che è mancata a lungo. Questo è possibile grazie a una maggior accortezza difensiva e dal fatto che sempre più spesso ci stiamo lasciando alle spalle delle ingenuità dei singoli che lasciano a desiderare. Una logica spiegazione potrebbe derivare dal ritiro che aveva indetto Mihajlovic dopo la sconfitta pesante rimediata contro la Roma per 5-1. Un ritiro che alla fine è durato solamente due giorni, dopo che i giocatori hanno chiesto il permesso di tornare a casa dalle proprie famiglie con una presa di responsabilità non indifferente. Ricordiamoci che il motivo del ritiro fu l’atteggiamento totalmente sbagliato contro la squadra giallorossa. Proprio all’atteggiamento erano riferite le responsabilità prese dai calciatori; queste col fine di sciogliere il ritiro, promettendo al loro allenatore e più in generale al suo intero staff, di scendere in campo sempre con l’attitudine che contraddistingue il modo di giocare di Mihajlovic.
Da allora sono state disputate nove partite; in ben tre di queste, la squadra è riuscita a portare a casa la porta inviolata. Un cambio di mentalità, una migliore concentrazione e una maggiore cura dei dettagli, sono le caratteristiche che contraddistinguono la fase difensiva attuale dei rossoblù. “Si difende tutti insieme, stretti e compatti” è una frase che si sente ripetere spesso nel mondo del calcio, perchè gli attaccanti sono in realtà i primi difensori nel portare il pressing alla linea difensiva avversaria quando è in fase di impostazione. Infatti, a differenza del Mihajlovic che conosciamo, notiamo che il Bologna, in queste ultime partite, si concentra molto anche sulla fase difensiva, senza rinunciare a offendere, s’intende. Vediamo sul campo un Soriano che spesso si trova sulla stessa linea dei due mediani per difendere a tre uomini. Questo può essere un motivo per cui i felsinei ultimamente hanno faticato a trovare la via del goal, oltre a una scarsa finalizzazione nelle numerose occasioni capitate sui piedi dei rossoblù.
Dopo aver parlato della fase difensiva della squadra, soffermiamoci anche sui singoli. Dopo diversi cambiamenti per trovare le pedine giuste da impiegare nel suo scacchiere, Mihajlovic, sembra finalmente aver trovato la quadra. Ad aiutare un infinito Danilo, leader assoluto del reparto arretrato, ha ben pensato di affiancargli un giocatore, cercato e trovato sul mercato, che fa della forza fisica la sua migliore dote; stiamo parlando di Soumaoro: ventottenne francese acquistato dal Lille in prestito con diritto di riscatto fissato a due milioni di euro. Il ragazzo è stato impiegato finora in tre partite, una da subentrato contro la Juventus, quella contro il Milan e ieri a Parma. Il francese, tranne nella sbavatura che ha concesso il rigore al Milan, ha dimostrato una grande personalità, annullando nella stessa partita Ibrahimovic e in quella di ieri sera Cornelius. Soumaoro sta dimostrando di poter essere un giocatore molto importante per questa squadra.
Oltre a lui c’è da evidenziare un ritrovato Dijks, che sembra aver trovato la forma migliore. Il trattore era stato fuori a lungo a causa dell’infortunio subito l’anno scorso, ma ora sembra tornato a suo agio alternando fase difensiva e offensiva con determinazione; l’olandese era una pedina di cui il Bologna ha sofferto molto la mancanza.
Infine la sorpresa assoluta, che in realtà più che sorpresa è conferma, Takehiro Tomiyasu. Il giapponese merita un particolare commento perchè si sta dimostrando un giocatore fondamentale con un potenziale ancora enorme. Come, ogni volta, Mihajlovic in conferenza stampa afferma: “il ragazzo può svolgere efficacemente tutti e quattro i ruoli della difesa”; quanti sono i difensori che in Italia, per non sbilanciarci dicendo in Europa, possono fare quello che può fare Tomiyasu? Riccardo Bigon, nei suoi scouting in Belgio, sembra aver tirato fuori il coniglio dal cilindro. Proveniente dal Saint-Truiden, Tomiyasu, era sicuramente un giocatore di prospettiva, un diamante grezzo. Toccava all’allenatore serbo trovare il modo di renderlo puro, insegnandogli i fondamentali tattici del calcio italiano. Arrivato come difensore centrale il giapponese, per necessità, è stato impiegato come terzino destro e in quel ruolo ha messo in mostra qualità al pubblico, e forse anche alla società, prima sconosciute, rendendolo un talento e un punto fermo in quel ruolo. Il Milan in estate ci ha provato a strapparlo ai rossoblu per una cifra intorno ai 20 milioni di euro ma il Bologna l’ha rispedita al mittente giudicandola insufficiente per intavolare una trattativa. Quanto può valere un giocatore come Tomiyasu?
Ma la difesa del Bologna non si ferma a questi quattro calciatori. Sicuramente sono quelli che in questo momento sono stati impiegati con un maggiore minutaggio, ma ricordiamoci che fanno parte del reparto difensivo anche giocatori del calibro di De Silvestri e, all’occorrenza, Medel che portano muscoli ed esperienza nello spogliatoio, anche se sono spesso tormentati da infortuni muscolari; e Mbaye che è un altro jolly difensivo. Inoltre i felsinei hanno anche pedine futuribili di cui si parla molto bene: Hickey, che per un breve periodo abbiamo già potuto osservare, e Antov, rispettivamente classe 2002 e 2000, che potranno ritagliarsi dello spazio in questa difesa che sembra però, al momento, aver trovato il suo equilibrio.
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