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Under 17, Biavati: «È stata combattuta. Il loro gol del vantaggio è stato un brutto colpo psicologico»

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Dopo la sconfitta di questo pomeriggio in casa per 1 a 2 contro il Genoa, il mister dell’Under 17 Biavati ha risposto a qualche nostra domanda sulla partita. Ecco le sue parole. 

Mister, una sconfitta che non ci voleva. Quali sono le sue sensazioni a caldo dopo la partita?

«È stata combattuta. Abbiamo provato a fare noi la partita all’inizio, poi un po’ di errori nostri e il loro gol del vantaggio hanno fatto calare le nostre certezze. Andando sotto abbiamo ricevuto un colpo psicologico che ci ha un po’ rallentato. I ragazzi hanno provato a reagire ma ad inizio secondo tempo è arrivato subito il secondo gol. Per fortuna abbiamo subito fatto il 2 a 1, e da lì in avanti almeno ci abbiamo messo la determinazione, la voglia di andarla a pareggiare. Non siamo riusciti a creare molte occasioni quindi il risultato ci può stare. Loro hanno difeso bene e non hanno corso troppi pericoli, cercando di ripartire negli spazi che lasciavamo».

Siete una squadra che soprattutto in casa non subisce molti gol. Secondo lei come mai oggi ne sono arrivati addirittura due?

«Intanto il valore dell’avversario non era per nulla indifferente. Il Genoa è una squadra che ha delle individualità molto forti. Sui gol poi ci sono stati anche errori nostri. Nel primo non dovevamo lasciare da solo l’ultimo difensore, che poi ha perso l’1 contro 1 e loro hanno fatto gol. Il secondo è stato ancora più clamoroso, perché arriva da un fallo laterale, con la palla che è rimbalzata in area e noi non eravamo pronti a respingerla. Loro ne hanno approfittato. Sono stati due gol dove sicuramente potevamo difendere meglio, anche perché di solito siamo più attenti».

L’attacco davanti, come ha detto lei, non ha prodotto molto. C’è un motivo, oltre alla bravura dell’avversario?

«Gli attaccanti lontano dalla porta hanno lavorato bene, solo che il Genoa manteneva sempre la superiorità numerica dietro. I nostri avversari sono sempre riusciti a risolvere le situazioni in cui eravamo pericolosi. Ci sono stati un paio di calci piazzati in cui abbiamo colpito di testa e poteva andarci meglio; quindi, anche gli episodi a volte possono riaprire le partite se non addirittura vincerle».

La settimana prossima affrontate la Juve, attualmente prima. Come si prepara una partita del genere?

 

«La Juve si prepara da sola, anche perché sicuramente i ragazzi saranno molto motivati ad andare in casa della capolista per dare il massimo. A noi interessa fare una grande prestazione, poi se c’è anche il risultato ancora meglio. Loro stanno dando 5 gol a tutte le squadre quindi se non ci presentiamo con la massima concentrazione e determinazione sarà un match difficilissimo. Almeno quello ce lo dobbiamo e vogliamo mettere, poi vedremo il campo cosa dirà». 

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