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Verso Atalanta-Bologna, Maggi: «Nerazzurri in momento negativo. Vedo una gara simile alla Coppa Italia»

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Il Gewiss Stadium prima di Atalanta-Lazio
Il Gewiss Stadium prima di Atalanta-Lazio (© Atalanta BC)

L’Atalanta attende il Bologna domani alle 12:30 nel lunch match della 32^ giornata. Per introdurre i temi di questa gara dal punto di vista della squadra bergamasco, abbiamo intervistato il collega de “L’Eco di BergamoFilippo Maggi.

Il momento dell’Atalanta.
«L’Atalanta arriva alla gara col Bologna indubbiamente in un momento difficile. Un periodo che si trascina dall’inizio del 2025 quando aveva perso qualche punto, forse in maniera anche non del tutto meritata. Nel complesso però è una situazione che viene da lontano e queste tre partite sono state il culmine. Ed è qualcosa che non era mai accaduto nell’era Gasperini. È sicuramente un momento complicato con anche qualche tensione di troppo».

A che cosa sono dovute le ultime difficoltà?
«A Bergamo si parla molto sia del futuro di Gasperini sia del DS D’Amico. Qualcuno pensa che le dichiarazioni del tecnico prima di Empoli, quando disse che non avrebbe rinnovato l’accordo in scadenza nel 2026, non abbiano aiutato. Io invece penso che i problemi siano soprattutto un problema di campo. La squadra sembra aver perso il tocco magico delle undici vittorie di fila, in cui forse qualcuna l’Atalanta l’ha vinta oltre i propri meriti. Tanti giocatori sono meno efficaci rispetto al girone di andata, su tutti De Ketelaere. E poi il mercato di gennaio non è stato all’altezza della situazione, soprattutto in difesa. E questo poi ha complicato la situazione».

Qual è la situazione con Gasperini? Resta?
«Io non lo escluderei. Il suo futuro viene discusso ogni anno col presidente e bene o male si trova sempre un accordo. Quest’anno il rapporto si è un po’ logorato. Anche i tifosi hanno criticato un po’ di più rispetto al passato. Però in realtà sembra che Gasperini non vada su nessun’altra panchina in Italia. Roma e Juventus sembravano due soluzioni, ma in questo momento appaiono lontane. Quindi, lui ha un contratto in essere che da un lato lo tutela, ma dall’altro né lui né la società vorrebbero mantenere così per non lavorare con un accordo in scadenza. È una situazione che andrà affrontata».

In estate ci sarà una rivoluzione?
«Non so se sarà rivoluzione, comunque già lo scorso anno sono stati fatti tanti movimenti. Alcuni giocatori probabilmente non faranno più parte del progetto come Toloi, molto probabilmente Cuadrado. Qualche modifica ci sarà e poi c’è il tema dei riscatti da operare, ma la maggior parte verranno effettuati. I vari Samardzic, Brescianini saranno ancora alla Dea. Diverso invece il discorso per Kossounou, che ha avuto diversi infortuni e quindi nonostante il talento l’Atalanta vorrebbe rivedere le cifre».

Il Bologna, rispetto all’andata, è completamente in un’altra. E, considerando la Champions e il cammino in Coppa, si può dire stia facendo meglio dell’anno scorso: te lo aspettavi?
«Son sincero, non me lo aspettavo. Non perché non abbia stima di Italiano, che non ha mai sbagliato una stagione in carriera a parte forse il primo anno in ma in un contesto che non conosco. Non me lo aspettavo così, anche perché Sartori quando deve sostituire pedine importanti come Zirkzee e Calafiori e mettere mano al portafogli non è nel suo habitat… Il Bologna però è migliorato molto grazie alla Champions League. Aiuta a cambiare ritmo, aumenta la consapevolezza e la capacità di misurarsi a certi livelli. E poi ha disposizione una rosa di 22/23 giocatori tutti forti».

Che partita pensi vedremo? Simile a quella di Coppa Italia?
«Il copione potrebbe essere simile. Rispetto alla Coppa Italia però l’Atalanta ha uno stato umorale più basso mentre il Bologna ora è lanciatissimo. Certo, a volte il troppo entusiasmo può rivelarsi pericoloso. In questo momento comunque il Bologna mi sembra in una situazione favorevole e penso non abbia nemmeno la pressione del risultato con la finale di Coppa Italia ad un passo. Per il Bologna sarà comunque un bellissimo finale di stagione come per l’Atalanta l’anno scorso. In bocca al lupo!»

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