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Verso Bologna-Atalanta, Dusi: «Domani è un big match. A Bergamo c’è grande stima per il lavoro svolto dai rossoblù»

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Domani Bologna-Atalanta rappresenta il big match della 17^ giornata. Rossoblù e nerazzurri sono in piena corsa per un posto in Europa ed entrambe vivono momenti molto positivo.

Per approfondire il momento della Dea, abbiamo fatto una chiacchierata col collega di Bergamo News, Giorgio Dusi.

L’intervista 

Ciao Giorgio, la vittoria col Milan di inizio dicembre sembra aver sbloccato qualcosa nell’Atalanta, che momento sta attraversando la squadra di Gasperini?

«Ciao Stefano, Sicuramente ha cambiato qualcosa. Credo che sarebbe bastato anche un pareggio, ma anche il modo in cui si è vinto, nel recupero,con un tacco meraviglioso del giocatore più amato, sotto la curva nord, ha portato un grande entusiasmo. Secondo me l’indicazione va tratta più che altro dalla ultime tre partite, dove l’Atalanta ha fatto tre vittorie di fila, che non faceva da settembre».

E sta segnando anche tanti gol.

«Ha ritrovato anche una certa prolificità offensiva: 11 gol in 3 partite, in confronto ai 6 delle precedenti cinque, in cui mai non aveva mai fatto più di due gol. E in questi 11 gol ci sono tanti marcatori che non segnavano da tanto tempo: Muriel non segnava in A dall’ultima giornata dello scorso campionato, Pasalic non segnava dalla vittoria col Cagliari a fine settembre, De Ketelaere aveva segnato in Europa League ma in A non segnava dalla 1^ giornata, Miranchuk non segnava praticamente da due anni con l’Atalanta. Sono tutti giocatori che hanno ritrovato buona condizione. In questo momento l’Atalanta è molto in fiducia e la testa fa la differenza e anche essersi tolti il pensiero europeo aiuta molto ora».

La crescita dell’Atalanta si è in qualche modo arrestata? Oppure ha in qualche modo fisiologicamente assestato la sua posizione?

«L’Atalanta per crescere ancora dovrebbe alla fine vincere lo scudetto. In questi anni ha consolidato delle posizioni che non erano nemmeno immaginabili fino a qualche anno fa. Poi dall’esterno sembra che questi 7 anni e mezzo con Gasperini siano un ciclo unico, ma in realtà all’interno si possono vedere almeno tre cicli distinti. Il primo è quello dei giovani che si sono qualificati per la prima volta alle coppe europee. Ed è stata una cosa storica; poi c’è stata l’era Ilicic-Gomez-Zapata e ora ce n’è un’altra. Per farti capire all’ingresso della città a Bergamo c’è un murales su cui ci sono Gasperini, Papu, Ilicic e Zapata e di questi è rimasto solo Gasperini, e questo fa capire che di quell’Atalanta lì ne è rimasto soltanto uno».

I grandi investimenti Touré e Scamacca hanno finora subito grossi problemi fisici. L’Atalanta ragionerà sul mercato di gennaio?

«Una squadra come l’Atalanta che investe tutti quei soldi per giocatori così, ha tutta l’intenzione di aspettarli. Non può pensare assolutamente di cambiare opinione o idea su di loro. La società nel momento in cui i suoi investimenti non possono fruttare, cerca le risorse internamente, a maggior ragione ora che ha l’under 23. Scamacca in particolare ha delle doti che in Italia, probabilmente, non ha nessuno purtroppo in questi quattro mesi ha avuto diversi problemi fisici. Ma viene da un anno in cui ha fatto un’operazione al menisco e ha cambiato campionato. E quando ha giocato ha fatto cose pazzesche».

A Gasperini è stato chiesto di questo Bologna, perché ovviamente c’è Sartori in dirigenza, che considerazione c’è dei rossoblù?

«L’Atalanta è abituata a guardare in casa sua. Se il Bologna fosse stato molto più avanti dell’Atalanta un po’ di rimpianto per Sartori ci sarebbe, ma non è questo il caso. Poi oltre a Sartori c’è anche Freuler come elemento di continuità tra le due. Il Bologna è apprezzatissimo per quello che sta facendo. Finora ha azzeccato tutte le mosse e si ritrova ai vertici. C’è grande stima per il lavoro svolto. Domani è un big match, va considerato così per le posizioni ricoperte dalle due squadre».

Ci sono indicazioni di formazione?

«Non abbiamo grandi indicazioni, perché Gasperini non ha fatto la conferenza oggi. In porta tornerà Musso; mi aspetto Kolasinac in difesa perché ha smaltito il problema alla caviglia, con Scalvini e Djimsiti. Ruggeri a sinistra, Zappacosta a destra, poi al centro gioca de Roon, poi bisogna vedere al centro con Ederson che è stato il migliore finora, Pasalic in grande e forma e Koopmeiners che dovrebbe giocare insieme a Lookman e uno tra De Ketelaere e Muriel».

Che partita ti aspetti?

«Entrambe le squadre arrivano in un momento tale che entrambe possono vincere. Entrambe hanno le armi per vincere. E spero che sia una gara aperta e soprattutto spero che essendoci tanti giocatori di valore e di classe da guardare mi auguro che sia una partita tecnicamente di alto profilo. I valori delle due squadre d’altronde non sono così distanti, penso che l’Atalanta sia più avanti per via del consolidamento di questi anni. Però il Bologna è costruito molto bene per competere in questa serie A».

Ciao Giorgio, grazie!

«Ciao Stefano».

 

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