Bologna FC
Verso Bologna-Cagliari, Francesco Aresu (centotrentuno.com): «Mi aspetto che il Cagliari provi a sfruttare le fragilità del Bologna. Occhio alla coppia Makoumbou-Sulemana»
Domani alle 18:30, calcio d’inizio della sfida tra Bologna e Cagliari. La gara vedrà di fronte due formazioni in ricostruzione. Il Cagliari, ospite del Bologna ha dovuto fare i conti con una stagione di Serie B finita tardi, alcuni infortuni e la situazione comunque di una neo promossa che deve valutare il materiale tecnico a disposizione.
Per capire e conoscere il momento degli isolani abbiamo sentito il direttore della testata locale centotrentuno.com, Francesco Aresu.
Ciao Francesco, come è andato il mercato del Cagliari, visto che la squadra è stata completata solo in questi ultimi giorni?
Sicuramente l’aver completato la squadra solo a ridosso dell’inizio della stagione ha creato qualche problematica. Bisogna però distinguere il mercato in due fasi: finora al ritiro il mercato era ottimo per programmazione perché erano arrivati tutti tranne l’attaccante che serviva e che è arrivato ieri ed è Petagna. Negli altri ruoli Ranieri ha valutato ciò che aveva già in rosa vedendoli in ritiro. Fatta questa premessa, l’infortunio di Lapadula ha inciso tanto anche sulle strategie di mercato. Il Cagliari ha quindi fatto tutto il ritiro in Valle d’Aosta e ad Assemini, senza attacco con il solo Pavoletti ora infortunato e Shomurodov completamente fuori forma. La questione attacco ha rallentato tutto e, di fronte agli investimenti negli altri reparti (5 milioni per Wieteska, 5 per Prati e 2 per Hatzidiakos) per un totale di 12 milioni per tre giocatori. Una cifra che avrebbe potuto spendere per un attaccante se avesse voluto spendere per un attaccante di livello. Adesso è arrivato Petagna, è arrivato il difensore Wieteska e ora si vedrà quando saranno pronti questi giocatori, anche se il polacco difensore ex Clermont ha già giocato titolare con i francesi e quindi dovrebbe essere già pronto. Così come Hatzidiakos.
Questo ritardo inciderà su queste prime gare e che stagioni ti aspetti dal Cagliari?
Nelle prime due partite, e varrà anche per domani a Bologna, abbiamo visto un Cagliari che è un cantiere aperto. Nella sosta Ranieri cercherà di indirizzare i nuovi, almeno quelli che avrà disposizione al netto dei convocati in Nazionale, cercando di far passare il messaggio della sua praticità. Secondo me il Cagliari quest’anno cercherà di fare un campionato con pochi gol subito. Statisticamente credo che starà sulla media di un gol fatto e un gol subito a partita. Circa 40/50 gol fatti e subiti. In quel caso, dovresti trovare una salvezza tranquilla. Ranieri predica praticità e tranquillità, ma vediamo cosa diranno queste settimane. Io non credo che in queste settimane ci sarà il rischio di buttarsi giù dal punto di vista del morale perché sei una neopromossa e perché finora, oltre al pareggio di Torino, hai sfidato l’Inter finalista di Champions e fino a qualche mese fa giocavi con Cittadella e Cosenza. Un altro mondo.
Da quali giocatori ti aspetti di più, soprattutto tra coloro, e sono tanti, che hanno poca esperienza in Serie A?
Mi aspetto molto da Dossena che tra i giocatori con meno o nessuna esperienza in Serie A e poi mi aspetto molto dal duo di centrocampo Makoumbou-Sulemana che ha fatto molto bene soprattutto tra la prima di campionato e la Coppa Italia col Palermo, faticando tanto invece contro l’Inter. Lo snodo della stagione del Cagliari, però, sarà capire come andrà l’attacco.
Il Cagliari ha dimostrato una certa duttilità tattica, variando tanti moduli già in queste prime giornate, continueremo a vedere una squadra che si adatta a vari moduli in funzione anche delle caratteristiche dell’avversario?
Continueremo a vedere un Cagliari camaleontico tutta la stagione. Lo ha detto Ranieri in maniera chiara, lo ha fatto vedere a Torino, quando ha schierato il 3-4-3 e nessuno se lo aspettava perché ci si aspettava la difesa a tre ma non il tridente senza punte di riferimento. D’altronde il cambio da 3 a 4 in difesa sarà ricorrente, visto che ha preso due giocatori come Wieteska e Hatzidiakos, che sanno interpretare entrambi gli schieramenti. E poi non può prescindere dalla crescita di Obert e dalla titolarità di Dossena, così come non può prescindere dalla batteria di esterni. Per quanto riguarda l’atteggiamento, spetterà a nuovi e vecchi capire cosa serve per la Serie A. E soprattutto con le rivali dirette servirà aver già ingranato e aver capito quello che chiede Ranieri che fin dall’inizio ha detto che quando non si può vincere, bisogna non perdere. Questo sarà il leitmotiv di tutta la stagione.
Che partita ti aspetti dal Cagliari domani al Dall’Ara?
Mi aspetto dal Cagliari una gara come quella di Torino. Il Bologna è una squadra che si sta conoscendo, perdendo tanti giocatori importanti e inserendo giocatori interessanti. Quindi, secondo me, Ranieri proverà ad incidere sui problemi e sulle criticità dell’avversario per fare il suo gioco e capire come si svilupperà il suo gioco. Io sono curioso di capire come ora imposterà il gioco offensivo con l’arrivo di Petagna, perché finora non ha avuto la possibilità di fare granché tra infortuni e mancanze d’organico. Nella prima partita ad esempio ha giocato senza punte di ruolo con Oristanio e Luvumbo a fare da “guastatori” là davanti.
Grazie Francesco! Alla prossima!
Grazie a te Stefano.
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