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Verso Bologna-Como, Pinotti (LarioSport): «La squadra di Fabregas non si snaturerà e proverà a dominare la gara»

Il direttore responsabile di LarioSport ci porta all’interno della stagione della formazione comasca, reduce da un periodo positivo e nel bel mezzo di un calciomercato, finora faraonico.

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Cesc Fabregas in allenamento col Como
Cesc Fabregas, tecnico del Como (© Como Football)

Quarta giornata del girone di ritorno per il Bologna, impegnato domani sera in casa contro il Como. Sfida complicata per la squadra di Vincenzo Italiano che sfiderà la ricca formazione di Cesc Fabregas.

Per presentarci il Como, in vista della gara di Bologna, abbiamo chiacchierato col direttore di LarioSport, Luca Pinotti.

Che momento sta vivendo il Como e come arriva alla partita del Dall’Ara contro il Bologna? Da metà novembre in poi lo spagnolo sembra aver trovato una quadratura e in più ora sono arrivati giocatori di qualità.
«In linea generale sì, però fatica ancora a gestire le situazioni in cui deve gestire il vantaggio. È successo di recente con Milan e Atalanta, con due primi tempi stupendi. Poi, però, non c’è stato seguito con un secondo tempo ben fatto. Per scelte tattiche non giuste, ma anche per penuria di uomini. Anche col Bologna, infatti, il Como avrà diverse assenze. Il mercato del Como è iniziato coi fuochi d’artificio. Oggi è stato il giorno di Alex Valle, proveniente dal Barcellona, e di Ikoné dalla Fiorentina».

C’è stato un ulteriore cambio di marcia sul mercato. Dopo le spese estive, sono arrivati altri investimenti ingenti. È un intervento massiccio dovuto alla sensazione di dover fare di più la salvezza. La stessa cosa mi pare sia accaduta anche a gennaio scorso con l’obiettivo promozione.
«Sì, sono stati spesi tanti soldi in estate. E anche ora a gennaio si stanno spendendo tanti soldi. Investimenti da prime cinque del campionato. Credo che si stia guardando anche oltre, cercando di costruire per il futuro. Lo ha detto anche Fabregas più volte: oggi la squadra è giovane e l’obiettivo è che sia forte tra qualche anno».

A differenza di altre società che hanno fatto investimenti per comprare soprattutto in Italia, il Como guarda molto all’estero.
«Beh, Fabregas è ovviamente un appassionato di Spagna e ha preso soprattutto giocatori di quel campionato o di quella formazione calcistica. Poi ci sono diversi profili di provenienza varia, come Butez che è un francese che giocava in Belgio, Caqueret che giocava nel Lione e ancora Dele Alli. Lui guarda molto agli spagnoli. Anche Garcia e Fresneda, poi saltati, erano spagnoli».

La squadra sta performando soprattutto in casa, c’è un motivo.
«Sicuramente, lo stadio così piccolo, raccolto, sempre pieno con le tribune vicine al campo, influenza. Però la squadra anche in trasferta cerca sempre di imporre il suo gioco. Poi non sempre si riesce, ma l’idea è sempre presente. E mi aspetto che sia così anche a Bologna».

Quindi ti aspetti una squadra intraprendente anche al Dall’Ara?
«Col fatto che anche il Bologna ama tenere il pallino del gioco, questo è sicuramente un tema per domani. Penso comunque che il Como non si snaturerà, non l’ha fatto nemmeno in emergenza. La squadra di Fabregas proverà come sempre a dominare il gioco. E soprattutto schiera sempre ottime formazioni con idee. Per esempio, con l’Atalanta ha inventato un 4-2-4 senza punte. Poi forse ha qualche difficoltà nei cambi, come da lui stesso ammesso, però in partenza il Como gioca sempre bene».

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