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Verso Bologna-Juventus, Massimiliano Nerozzi (Corriere Torino): “La Juve è stanca, lo dicono i dati e le prestazioni. Ma domani sarà arrabbiata e ruvida”
Domani, al Dall’Ara, il Bologna ospita la Juventus per la gara valevole per il 32° turno del campionato di Serie A. I bianconeri arrivano da un momento negativo e una stagione difficile, soprattutto da un punto di vista psicologico con la pesante penalizzazione dello scorso 20 gennaio.
Per analizzare e capire la stagione e il momento della Juventus di Massimiliano Allegri, abbiamo intervistato il giornalista del Corriere Torino Massimiliano Nerozzi, che da anni segue da vicino le vicende del club piemontese.
Ciao Massimiliano, quello attuale della Juventus è un momento di crisi. C’è un motivo in particolare che è emerso nell’ambiente bianconero?
Ciao Stefano. La crisi della Juventus è evidente, soprattutto nei numeri. Nelle ultime cinque partite ha perso quattro volte. Il motivo è innanzitutto fisico. I giocatori dicono e raccontano, e si vede durante le partite, che sono stanchi, a pezzi e la stessa cosa dicono gli indici di condizione atletica emersi nei test. Questo è il motivo per cui Allegri sta cambiando le formazioni anche più di prima. Il problema è che cambiando spesso fatica a trovare tracce di gioco già molto labili. Se si somma la cattiva condizione a questo turbinio di titolari inevitabilmente ti ritrovi in questo momento.
Non sembra però esserci una questione semplicemente fisica. Nel gruppo Juventus sembra esserci un certo nervosismo, è l’effetto di questa stagione logorante in cui la classifica è stata a lungo virtuale, condizionata dalla penalizzazione?
Questa situazione “virtuale” è stata vissuta male. Allegri e i giocatori hanno dovuto convivere con questa situazione dal 20 gennaio. E, nonostante la restituzione, la classifica rimane ancora sub iudice. Allegri ha fatto tanta fatica a gestire il gruppo. Si possono fare tante critiche al gioco, ma sulla stabilità del gruppo il tecnico ha molti meriti. Con allenatori più inesperti forse i bianconeri sarebbero colati a picco. Dopo la penalizzazione, hanno avuto un rendimento anche migliore della fine dell’anno solare 2022. La situazione è evidentemente complicata e anche lo staff sta dando segnali di nervosismo. Allegri dopo Inter-Juve ha perso la calma e di solito non gli capita. Avverte la stanchezza e la pressione.
C’è anche un problema di assenza della nuova società, che appare provvisoria?
Questo momento di nervosismo è sicuramente dettato in parte anche dalla situazione societaria. Allegri è l’unico a confrontarsi direttamente con la società. I giocatori nel giro di due anni hanno perso tutti i punti di riferimento: Paratici prima, poi Agnelli e Nedved, infine Cherubini che ora è squalificato.
Ma dopo Inter-Juve, è stato strano tanto nervosismo da parte di Allegri nonostante sia stato un Derby d’Italia stranamente tranquillo e senza nulla su cui recriminare?
La Juve sulle coppe ci puntava e ci punta abbastanza, avendo il campionato in questa situazione. L’Europa League e la Coppa Italia erano gli unici obiettivi. E ora uno è andato.
Torniamo al presente. Nel primo ciclo bianconero, Allegri spesso aveva il merito di intuire come far male agli avversari. Contro questo Bologna che gioca un calcio moderno, pensi abbia fatto un lavoro specifico in questi pochi giorni a disposizione?
Sul lavoro specifico è difficile dire cosa potrebbe fare. All’andata contro lo Sporting, mise il 3-4-3 a specchio con i portoghesi, ma loro erano abituati a quel modulo e la Juve ha sofferto. Allegri ha intuito all’interno della partita: la sente e la vede bene. Ma non è un maniaco dei numeri e della tattica o della singola preparazione del proprio gioco. Penso che affrontare il Bologna non sarà un problema di preparazione tattica quanto di ritmo. A ritmi bassi la Juve, finché l’avversario non accelera, non rischia nulla e non prende mai gol. Neanche giocando per giorni. Se però gli avversari alzano il ritmo, ed è successo anche contro squadre modeste tecnicamente, la Juve va in difficoltà. Quando in gara ci sono transizioni veloci, gli avversari e la palla corrono, la Juventus arranca. Per fare un esempio, il Bologna visto contro l’Atalanta non so se vincerebbe sicuramente ma di certo la mette in difficoltà.
Il Bologna col -15 era la squadra più vicina alla Juventus. A Torino i calcoli vengono ancora fatti guardando ancora alla settima o ottava posizione?
Quando sulla Juve pesava il -15, Allegri ha citato il Bologna perché lo prendeva come riferimento in quanto primo inseguitore. Adesso, a Torino, si sono fatti l’idea che se ci sarà una nuova penalizzazione sarà minore e quindi non così radicale. L’impressione è che quella penalizzazione sarà inferiore a -15. Se penalizzazione sarà.
Che gara e che Juventus ti aspetti al Dall’Ara domenica?
Mi aspetto una Juventus arrabbiata. Alla Juve puoi cambiare mille giocatori, ma l’ambiente è sempre quello. E dopo una sconfitta come quella di Coppa Italia, i giocatori non vorranno perdere anche la faccia. Chiunque giocherà, sarà una Juve abbastanza ruvida per il Bologna. Mi aspetto una Juve più convenzionale: un centravanti, con uno tra Di Maria e Chiesa. Sulla destra Cuadrado, e il solito modulo 3-5-2 o 3-5-1-1.
Grazie Massimiliano, alla prossima!
Grazie a te, a presto!
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