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Verso Bologna-Milan, Giovanni D’Elia (AllMilan.it): “Il Milan deve stare concentrato sulla gara di domani perché la corsa Champions è aperta”

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Sfida per l’Europa. Domani al Dall’Ara, il Bologna si giocherà un pezzo della sua rincorsa europea, ospitando il Milan dell’ex Stefano Pioli. Una sfida difficile e dall’esito imponderabile perché i rossoneri vengono dalla gara di Champions contro il Napoli. Il Milan ha ancora molto da chiedere a questo campionato, visto che, nonostante in Champions il cammino sia stato ottimo finora, non si può dire altrettanto per la stagione in Serie A visto che i Campioni d’Italia in carica devono ancora conquistare la qualificazione alla prossima Champions League.
Per parlare del Milan, della sua stagione, della gara di domani e del prossimo futuro, abbiamo chiacchierato con Giovanni D’Elia, giornalista esperto di dinamiche rossonere, direttore di AllMilan.it e opinionista di TeleLombardia.

Ciao Giovanni, domani per il Milan gara difficile al Dall’Ara. Che Milan si troveranno di fronte i rossoblù?

Ciao Stefano! Credo che Pioli opterà per un turnover corposo. Nonostante sia una partita ostica, il Milan guarda al percorso verso la finale di Istanbul ed è tutt’altro che impossibile. Penso vedremo almeno cinque cambi rispetto a mercoledì. Giocherà sicuramente Maignan, un centrocampista titolare. Davanti si potrebbe rivedere De Ketelaere dall’inizio.  Per i rossoneri è una gara importante in ottica corsa Champiosn, il turnover è giustificato quando sai che martedì ti giocherai una semifinale dove troverai Inter o Benfica e te la puoi giocare”.

In inverno il Milan ha avuto una crisi importante che ha cancellato le residue speranze di Scudetto. Pioli ha scelto di passare alla difesa a tre, rimettendo in carreggiata il Milan. Dopo l’ultima sosta è tornato al 4-2-3-1, ed ha ottenuto subito nuovi ottimi risultati soprattutto contro il Napoli. Ci puoi raccontare come è nata questa idea?

È palese: il Milan stia giocando due stagioni diverse. In Serie A è stato discontinuo e l’obiettivo Scudetto è svanito già a gennaio; mentre in Champions League gioca con un altro spirito. Sulla crisi invernale, in parte ha influito la lunga assenza di Maignan, che oggi è uno dei migliori, se non il miglior portiere al mondo. La sua lunga assenza forse ha tolto sicurezze al reparto difensivo. Pioli ha scelto di schierarsi a tre per rispondere a quella crisi. La scelta è stata pensata perché il Milan faceva fatica quando veniva pressato uomo contro uomo, alto. L’obiettivo era proteggere la difesa. La soluzione ha portato i suoi frutti, rinunciando un po’ alla fluidità del gioco degli ultimi due anni. Così senza brillare, il nuovo schieramento è servito a portare punti importanti per la corsa Champions, che comunque ad oggi è ancora apertissima”.

Le difficoltà del 4-2-3-1 possono essere collegare anche al fatto che un giocatore come Kessiè non è stato sostituito?

L’addio di Kessiè è stata un fattore rilevante. Era un giocatore duttilissimo. Messo in qualsiasi posizione, lui giocava con la massima applicazione ed era sempre utile alla causa. Quest’anno probabilmente non è stato sostituito adeguatamente anche perché Maldini e Massara hanno rinnovato i rispettivi contratti all’ultimissimo giorno utile. Prima di questo ritardo era stato programmato tutt’altro mercato: il Milan aveva chiuso per Renato Sanches, per Botman, e poi ha virato su De Ketelaere, a cui non mancano le qualità tecniche perché a Milanello fa vedere cose importanti ma forse deve crescere caratterialmente. È evidente che poi l’assenza di Kessiè è pesata anche perché soprattutto Vranckx non ha dato quello che ci si aspettava e a fine stagione tornerà al Wolfsburg”.

Ora Pioli sembra aver trovato una soluzione con Bennacer nel ruolo di trequartista che fu di Kessié.

L’idea Bennacer trequartista stuzzicava Pioli da un po’. Visto anche l’atteggiamento del Napoli, ha deciso di proporlo ora. Avere un giocatore di qualità sulla trequarti e mettere Krunic insieme a Tonali, ha permesso alla squadra di trovare equilibrio e qualità tra le linee”.

Torniamo al presente. Domani il Milan fa visita ad un Bologna in grande forma, che partita ti aspetti?

Il Milan vorrà portare a casa la vittoria perché ha buttato due punti in casa contro l’Empoli. A Bologna, troverà uno stadio caldo, una squadra in forma gioca bene a calcio. Per i rossoneri la gara col Napoli ha richiesto un dispendio di energie molto importante. Ed è inutile negarlo, la testa rischia di essere già al Maradona. Dovranno essere bravi la società, Maldini e lo stesso Pioli a sgomberare la testa dei giocatori per far ragionare la squadra sulla partita di domani. Per il Milan quella di domani resta una partita importante per l’obiettivo Champions del prossimo anno. Per vincere dovrà andare al Dall’Ara a comandare il gioco, e col Bologna di oggi sarà molto difficile farlo”.

Il Milan ha pescato tanti talenti in rampa di lancio negli ultimi anni. Se dovessi pensare ad un giocatore del Bologna che potrebbe essere utile ai rossoneri, chi diresti?

Il Bologna ha tanti talenti. Se devo dire un giocatore che potrebbe essere utile al Milan, mi viene in mente Schouten. È un giocatore utile che vedrei bene come ricambio della coppia di mediani del Milan. È molto intelligente, sa fare entrambe le fasi: recupera palloni, gioca a testa alta, usa entrambi i piedi. Detto questo, visto il percorso in Champions, se il Milan vuole alzare l’asticella deve aggiungere dei campioni alla sua rosa. Per l’estate mi aspetto l’aggiunta di un tassello importante a centrocampo e in attacco. Nel reparto offensivo, i centravanti veri sono solo Giroud e Ibra al momento, con Origi e Rebic, che non sono vere prime punte e comunque hanno deluso”.

Grazie Giovanni per questo viaggio all’interno della stagione del Milan!

Grazie a te Stefano! Alla prossima!

 

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