Bologna FC
Verso Bologna-Monza, Sandro Coppola: «Palladino ha la capacità di migliorare ogni singolo»
Occhi puntati su Bologna-Monza di domani alle 20:45. Entriamo in casa brianzola attraverso le parole di Sandro Coppola di Monza News.
Domani, alle ore 20:45 al Dall’Ara, il Bologna riceve il Monza di Raffaele Palladino. La formazione brianzola sta conducendo un altro ottimo campionato di Serie A. Attualmente occupa l’11° posto con 42 punti e di fatto manca solo la matematica certezza della salvezza. Un risultato non scontato per i biancorossi che hanno rinunciato ad individualità importanti in estate.
In vista della gara tra le squadre di Thiago Motta e Palladino, abbiamo fatto una chiacchierata col collega di Monza News, Sandro Coppola.
L’intervista pre Bologna-Monza
Che momento sta attraversando il Monza?
«Il Monza è reduce da due sconfitte consecutive, contro Torino e Napoli. Due sfide, analizzando le prestazioni nel complesso, in cui poteva comunque raccogliere almeno un punto. Nella classifica del girone di ritorno i brianzoli sarebbero settimi (a pari merito con Torino e Genoa) con 17 punti in 12 gare, nelle ultime quattro trasferte sono stati raccolti sette punti. La squadra è serena e libera, vista la tranquilla posizione di metà classifica, e se la gioca alla pari con qualsiasi avversario, cercando sempre di attuare, ove possibile, una proposta di gioco gradevole».
Dall’esterno la stagione del Monza è molto positiva anche perché il materiale tecnico disposizione sembrava sulla carta inferiore rispetto alla scorsa annata. Che valutazione fai finora del lavoro svolto?
«Concordo sul fatto che il materiale tecnico a disposizione, inizialmente, pareva tecnicamente inferiore rispetto alla scorsa stagione. Erano andate via in estate pedine come Carlos Augusto, Rovella e Sensi, verso lidi più altisonanti e blasonati. La mia valutazione è, ineluttabilmente, ampiamente positiva. A livello numerico, la squadra ha 42 punti ed alberga in undicesima piazza, con un punto in più ed una posizione più alta, di un gradino, rispetto allo scorso anno, alla 31a. Sul piano tecnico è palpabile la conferma, in relazione al torneo scorso, sul piano del gioco e della mentalità, inculcata da Palladino da quando si è insediato in Prima Squadra. L’obiettivo dei brianzoli, arrivati a questo punto di torneo, è principalmente quello di migliorare la posizione e i punti in classifica dello scorso anno, ovvero l’undicesima piazza e i 52 punti. Con uno sguardo, fin quando la matematica lo permetterà, al sogno di un piazzamento europeo».
Quanto c’è di Palladino nella stagione del Monza?
«C’è una parte rilevante. Come detto già prima il tecnico di Mugnano di Napoli ha saputo inculcare il proprio credo, il suo imprinting ad ogni calciatore del roster; facendo sentire tutti importanti, impiegandone 28 sinora. E nello stesso tempo l’invidiabile capacità di valorizzare e migliorare il singolo, su tutti, come esempio più indicativo, Colpani. I biancorossi hanno mandato in rete diversi giocatori anche in questa stagione, per la precisione 13 (lo scorso anno 15 al termine). Questo è il frutto di una peculiarità rilevante nella proposta e credo di gioco imbastito (il Monza è attualmente sesto nelle statistiche del possesso palla) da mister Palladino, che punta molto sull’imprevedibilità di manovra, l’uno contro uno e coralità; con tante soluzioni e frecce a disposizione del suo arco, in rapporto anche all’avversario da affrontare».
Il tecnico del Monza si dice vada via a fine anno, avete un’idea su dove andrà visto che è un candidato per la panchina del Bologna?
«Si parla già da mesi di una sua eventuale partenza a fine stagione. È stato associato, in effetti, a numerosi club in Italia, in verità è ancora presto per poter dare una ipotetica destinazione concreta. Se ne potrà sapere magari di più al termine prossimo mese, quando si sbloccherà il valzer delle panchine. E bisognerà capire poi come si evolveranno le vicende societarie. Qualora lasci la Brianza, intraprendere per lui uno step intermedio penso possa essere la cosa migliore. Andando a sposare un progetto di una società medio-alta, magari partecipante ad una competizione europea. Palladino, attualmente, è comunque focalizzato sul presente e le ultime sette gare».
Nelle ultime settimane si era parlato di una cessione del Monza, a che punta è la trattativa?
«Nel periodo pre-pasquale sono uscite delle indiscrezioni in merito a due gruppi. Il fondo arabo, il colosso Pif, ed una soluzione italiana, Orienta Capital Partners. La mia sensazione è che la questione passaggio societario non si evolverà in tempi brevissimi; non escluderei nemmeno l’interesse di qualche altro gruppo, sinora non uscito a livello mediatico».
A 7 giornate dalla fine ti aspettavi un Bologna, non dico in lotta per la Champions, ma almeno per l’Europa?
«Non mi aspettavo sicuramente l’attuale piazzamento Champions. È senza dubbio la sorpresa del campionato e la qualificazione alla massima competizione continentale sarebbe il coronamento di una bellissima favola. Non è comunque così un caso, un progetto concretamente in ascesa, con il lungimirante e capillare lavoro dell’area tecnica Sartori-Di Vaio che si denotava già dalla scorsa annata, in cui erano state implementate diverse basi; con l’approdo in corsa di Motta in panchina e la presenza in rosa, ad esempio, di gente all’epoca poco conosciuta come Posch, Ferguson, Nikola Moro, oltre al talentuosissimo Zirkzee, letteralmente esploso ora. Anche in estate si è lavorato ottimamente, portando altri giovani interessanti, come ad esempio, tra gli altri, Calafiori, Ndoye e Fabbian, oltre a qualche innesto esperto, come puo essere Freuler, ma anche Saelemaekers (seppur ancora relativamente giovane come età)».
Che gara ti attendi domani al Dall’Ara?
«Mi aspetto una partita ad alta intensità e gradevole sul piano tecnico. Penso ad un match giocato a viso aperto da entrambi i team, con concrete e convinte velleità di produrre calcio offensivo, qualitativo e fluido. Rispettando dunque i diktat e il credo calcistico dei due tecnici, con la cura meticolosa ed elucubrante del dettaglio. Senza tralasciare comunque l’aspetto fondamentale dell’equilibrio nelle due fasi. Sarà un incontro in cui si potranno vedere dei bei duelli a tutto campo, soprattutto sulle corsie esterne; e proprio dalle fasce potrebbero giungere anche eventuali episodi decisivi in ottica risultato finale. Vedo naturalmente, per classifica, entusiasmo e stato di forma, i felsinei favoriti, se proprio devo fare un pronostico».
Qualche indicazione sulla formazione che il Monza schiererà a Bologna.
«Bisogna capire che modulo verrà utilizzato, due le possibilità: il 4-2-3-1, novità di alcune ultime uscite, o il 3-4-2-1, lo schema che ha contraddistinto i biancorossi nella maggiorparte di stagione. Palladino ritrova capitan Pessina (che potrebbe anche gravitare in trequarti) dopo la squalifica. Non ci saranno Caprari (ancora infortunato), Caldirola (squalificato) e Papu Gómez (doping). Da valutare Mota (uscito anzitempo col Napoli), Vignato (che ha ripreso con la Primavera), D’Ambrosio (rientrato in gruppo) e Bettella».
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