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Verso Bologna-Napoli, Stefano Neri (TuttoNotizie): «Garcia è nel mirino delle critiche. Bologna può la gara della svolta o della rovina»
5^ giornata e per il Bologna è già tempo di sfidare la terza big in un mese, e poco più, di stagione. Al Dall’Ara arriva il Napoli Campione d’Italia, allenato da Rudi Garcia. I partenopei non attraversano un momento felice, visti i blackout inattesi contro Lazio e Genoa in campionato. I partenopei, comunque, arrivano dalla vittoria contro il Braga nella prima serata di Champions League.
Per capire ed interpretare meglio il momento che si vive all’interno della formazione azzurra e nell’ambiente napoletano, abbiamo intervistato il giornalista di tutto notizie e collaboratore di SkySport, Stefano Neri.
L’intervista
Ciao Stefano! Cominciamo subito con la vittoria di mercoledì sera in Portogallo. C’è stata una reazione da parte del Napoli, che ha vinto una gara importante in vista del girone Champions League. È un segnale di un cambiamento di rotta?
Ciao Stefano, a mio modo di vedere c’è stata una reazione solo in parte, per la vittoria. Ci si aspettava una reazione dal punto di vista dell’approccio e della gestione della partita. Ci si attendeva un cambio di mentalità rispetto alle ultime uscite contro Genoa e Lazio, perché alcuni giocatori hanno evidenziato un’involuzione sia dal punto di vista tecnico che fisico. Della serata di ieri salviamo solamente il risultato. Vincere era l’unico modo per scacciare via dei fantasmi e a mio modo di vedere non sono ancora andati via. La contestazione da parte della tifoseria continua, perché in Portogallo si è vista una squadra che ha dominato solo in fase offensiva, mentre dietro ha sofferto tanto rischiando di prendere troppi gol.
Proprio questa secondo me è una delle chiavi per capire il momento del Napoli. Il titolare al momento sembra essere Juan Jesus, ma la sua carriera dice che non può esserlo.
Juan Jesus non può essere un sostituto all’altezza di Kim, può essere al massimo un’alternativa, ma non un titolare. La sua poca attenzione ha messo in difficoltà anche i compagni.
L’importanza di Kim e quindi la sua cessione e la conseguente sostituzione sono state sottovalutate dalla dirigenza?
Credo che la cessione sia stata sottovalutata dal Napoli, ma credo anche che sia stata necessaria perché, tutto sommato, perdere Kim era il male minore. A un certo punto il Napoli poteva perdere anche Osimhen. Kim è stato valutato più sacrificabile di Osimhen. È chiaro che l’acquisto di Natan, al momento sembra un’involuzione rispetto al passato, ma ancora non lo abbiamo visto. L’idea è che potenzialmente possa essere un sostituto naturale di Kim. Contro il Braga ha giocato i suoi primi 4 minuti, pochissimi per dimostrare qualcosa ma c’è un intervento al 94’ in scivolata rischioso ma efficace che lascia ben sperare sul futuro. Garcia dovrà fare di necessità virtù, perché con l’infortunio di Rrahmani ha solo tre centrali a disposizione e quindi per Natan mi aspetto uno spezzone più importante di partita col Bologna.
Un’altra critica mossa al Napoli è la scelta dell’allenatore, Rudi Garcia. Come mai De Laurentiis si è rivolto al francese nonostante venisse da un’esperienza negativa in un campionato come quello saudita?
Quella del Napoli è stata l’estate del: “Scegliamo il male minore” e anche l’allenatore rientra in queste scelte. È chiaro che chiunque fosse arrivato, avrebbe raccolto un’eredità incredibile. Garcia non era la prima scelta chiaramente perché De Laurentiis aveva come primo obiettivo Luis Enrique. Tuttavia, sfuggito lo spagnolo, il Napoli ha fatto una scelta conservativa. Ha deciso di non smontare la squadra che ha vinto, ha preso un allenatore che conosce il campionato italiano e gioca con un modulo simile a quello di Spalletti. Forse ha pensato che lasciando la squadra intatta avrebbe viaggiato con il pilota automatico, sottovalutando però il rinnovamento di Inter e Milan e la Juventus senza coppe. L’idea era quella di dare una minima continuità tecnico-tattica e provare a dare a Garcia una squadra condurre ad uno scudetto-bis, cosa che secondo me al momento non è nelle corde del francese.
Che partita sarà per il Napoli a Bologna?
Io sono un grande estimatore di Thiago Motta. A Bologna sta facendo un grande lavoro e non dimentico che allo Spezia ha salvato una squadra a cui nessuno dava tante speranze. Il match di domenica per il Napoli sarà la partita della verità. L’ambiente è una polveriera ed è pronto ad esplodere nei confronti di Garcia. Si ha la sensazione che si stia aspettando un cambio di passo. La vittoria di ieri non è stata affatto soddisfacente dal punto di vista della tifoseria che non si è affatto ricreduta sulle critiche mosse finora. Il test di Bologna sarà molto significativo perché i rossoblù giocano bene, hanno calciatori di qualità e un suo credo tecnico-tattico con cui mette in difficoltà chiunque incontri. Quindi se c’è una partita, che a mio parere, può rovinare o ravvivare questo Napoli è proprio quella di Bologna.
Grazie Stefano! Alla prossima!
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