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Verso Bologna-Udinese, tocca a Martin Erlic

Il difensore croato è l’ultimo arrivato in rossoblù e sarà titolare contro l’Udinese in assenza di Lucumí e il “terzo titolare”, per cui servirà ancora il mercato

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Martin Erlic, Bologna-Udinese
Martin Erlic (© Bologna FC 1909)

Martin Erlic è stato presentato qualche giorno fa come nuovo calciatore del Bologna. Il difensore croato, classe 1998, è arrivato in rossoblù per fare il quarto centrale della formazione bolognese. Dietro Beukema, Lucumí e un altro acquisto che dovrebbe arrivare da qui alla fine del calciomercato, ci sarà lui.

Un acquisto provvidenziale, giacché nelle amichevole di questa preparazione pre-stagionale Mihail Ilic non ha dato tante garanzie. Erlic era stato seguito più volte dal Bologna in passato, ma anche da Giovanni Sartori che lo apprezzava da tempo anche ai tempi dell’Atalanta. Quella dell’ex Sassuolo è stata una scelta naturale, visto anche il rapporto che lo lega a mister Vincenzo Italiano dai tempi dello Spezia.

Erlic titolare in Bologna-Udinese

Con l’assenza di Lucumí, ancora in recupero, e il centrale che ancora manca in organico, sarà lui a giocare contro l’Udinese da titolare, dal primo minuto. Accanto all’olandese Sam Beukema, il difensore dovrà dimostrarsi fin da subito un valido supporto. La squadra rossoblù nella passata stagione aveva fatto della difesa uno dei suoi punti di forza. E dovrà per forza ritrovarsi. Da questo punto di vista la preparazione è servita a sottolineare i difetti della fase di non possesso, rinnovata secondo i dettami del nuovo mister. Il tecnico di Karlsruhe preferisce un Bologna con una linea decisamente più alta, adatta proprio alle caratteristiche di Erlic che preferisce anticipare il diretto avversario, piuttosto che inseguirlo.

Riannodare il filo

A Bologna, sotto la guida di Italiano, Erlic spera di riannodare il filo di una carriera che si era interrotto col passaggio al Sassuolo. Quello che doveva diventare un salto di qualità è stato in realtà un passaggio a vuoto. Se Erlic ha dimostrato in alcune occasioni ciò di cui era capace, nella maggior parte di tutti gli altri casi, il contesto di un Sassuolo in difficoltà nelle ultime due stagioni ne aveva minato il rendimento. Suo, come di altri compagni, fino alla retrocessione dell’anno scorso certamente non pronosticabile vista la rosa dei neroverdi.

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