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Verso Como-Bologna, Pinotti (LarioSport): «Mi aspetto un Como aggressivo»

Intervista al collega di Lariosport, Luca Pinotti, in vista della gara tra lombardi e rossoblù

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I giocatori del Como
Un’immagine della gara tra Udinese e Como (© Como Football 1907)

Domani il Bologna scenderà in campo al Sinigaglia di Como per la sfida della quarta giornata con una delle tre neo promosse in Serie A. La squadra di Vincenzo Italia spera e crede nella possibilità di sbloccarsi contro una squadra che si è ben comportata nelle prime giornate, ma sta sicuramente pagando lo scotto della categoria.

Per parlare della situazione della formazione lariana abbiamo intervistato il collega, direttore di Lariosport, Luca Pinotti.

Ciao Luca, come sta andando questo ritorno in Serie per la formazione di Fabregas? Domani arriva il Bologna, ma nelle prime tre il Como ha forse raccolto meno di quello che meritava.
«Ciao, come hai anticipato tu sia a Cagliari, che soprattutto a Udine, il Como avrebbe meritato qualcosa in più. Soprattutto in Friuli, alla fine, è arrivata una sconfitta demeritata perché ha attaccato solo il Come e, vabbé, ci sta. Sta forse pagando un po’ il salto di categoria. La pausa è servita ad integrare gli ultimi giocatori arrivati: Nico Paz, Sergi Roberto e Maxi Perrone. Quindi, abbiamo chiesto a Fabregas se fosse un po’ preoccupato dalla situazione, ma lui ha detto di no e che in questo momento guarda altre cose non la classifica. Ma bisogna vincere. Credo che ci saranno dei cambiamenti in formazione, con Audero in porta e Sergi Roberto titolare. Io penso si continuerà 4-4-2, ma attenzione anche all’idea di passare al 4-3-3».

Proprio sul modo di stare in campo del Como, mi chiedevo se uno dei problemi principali di questo avvio non fosse che nel 4-4-2 con Cutrone e Belotti mancasse un uomo che potesse legare centrocampo e attacco…
«Sì, potrebbe sicuramente essere anche quello. Però Belotti, che a me a Udine non è nemmeno dispiaciuto, è ancora quello degli ultimi anni: un po’ poco concreto e poco presente. Va detto che non è che siano arrivati chissà quali palloni in queste tre partite…».

Come vanno lette le precedenti campagne acquisti con pochi soldi spesi, e l’ultima con l’arrivo di tanti giocatori, tanti soldi spesi e soprattutto qualche nome di spicco. Il DS Ludi, però, aveva in precedenza escluso nomi importanti, ma alla fine così è stato…
«L’anno scorso, in avvio di stagione, l’allenatore non era Fabregas. Quindi si è fatto un mercato interessante, ma non così importante. Poi però, a gennaio, è arrivato Strefezza ed è stato pagato 5 milioni! Questo perché quando è subentrato Fabregas, ha fatto delle richieste. Anche se poi ha continuato a ripetere che quella che giocava non era la sua squadra. Però la squadra l’ha seguito e sono andati in Serie A. E poi lui quest’anno ha chiesto giocatori importanti, consapevole di avere una proprietà forti e questi sono arrivati. E quindi sono stati presi giocatori che sono stati pagati, non da follia, ma comunque cifre importanti. L’idea è quella di consolidarsi in Serie A».

Qual è il progetto della proprietà Hartono per il futuro del Como?
«La proprietà del Como non parla. Al suo posto parla un rappresentante ufficiale della proprietà indonesiana, Mirwan Suwarso, manager anche lui indonesiano. E nelle ultime interviste ha parlato di un “modello Disney”. Ovvero un brand molto forte, da cui scaturiscono altri filoni. A Como c’è il discorso del turismo. Secondo la loro filosofia pensi al Lago e alla squadra. Tant’è che tutti i contenuti social riguardano il tifoso straniero che viene dall’estero per vedere la partita a Como. E anche il sito della società segue questo filone: pochi contenuti che riguardano la squadra e molta promozione del Lago e del brand Como 1907».

Com’è l’ambiente tra i tifosi in città? Soprattutto in vista della gara tra Como e Bologna che segnerà il ritorno della squadra al “Sinigaglia” in Serie A.
«Domani è il test per tutto e per tutti. Per i tifosi, per la città, per lo stadio. Una prova dal punto di vista logistico. Guardando gli aspetti che interessano i tifosi, la campagna abbonamenti è partita tardissimo. I dati ufficiali non ci sono, ma dovrebbero essere circa 6700 su 10500 posti totali, a cui vanno sottratti i 700 del settore ospiti. C’è grande attesa e grande fermento. È tutto un esame anche per la città e per lo stadio rinnovato. C’è grande entusiasmo, e anche il merchandising sta andando molto bene: il brand si sta internazionalizzando».

Che partita ti aspetti dal Como e, dall’esterno, come vedi il Bologna in questa stagione?
«Allora, siccome il Como con la Juventus a Torino ha provato a giocare, mi aspetto che sia altrettanto aggressivo anche domani. Quindi non mi aspetto cambi di mentalità: tanto possesso palla, l’idea di dominare la partita, come piace agli allenatori spagnoli. Ho chiesto io a Fabregas se la situazione di classifica del Como e del Bologna potesse incidere sulla testa dei giocatori e lui ha risposto di no. Sul Bologna, invece, ti dico che probabilmente patirà il doppio impegno. In questo momento penso stia pagando anche le importanti cessioni che ha fatto. Ma sono sicuro che è un problema passeggero, Italiano sa far giocare bene le sue squadre».

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