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VERSO JUVENTUS-BOLOGNA – Domenico Marocchino: “A Siniša manca un regista, tra i bianconeri mi ha impressionato McKennie. Domenica mi aspetto…”

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Abbiamo parlato di Juventus e Bologna, che si incontreranno domenica in campionato, con diversi doppi ex delle due squadre: il primo ospite è Domenico Marocchino.

Che gara si aspetta domenica?

“A senso unico, penso. La Juventus tenterà di fare la partita, deve assolutamente vincere per non perdere ancora punti rispetto alle prime della classe. Ieri in Supercoppa è stata una vittoria di vitale importanza, ora la squadra deve confermarsi domenica per dare continuità di risultati”.

In questo momento di stagione, il problema della Juventus è mentale o tecnico?

“Manca qualcosa a livello tecnico, perché questo rinnovamento a centrocampo non è stato attuato alla perfezione: non è stato sostituito Pjanic, alla Juventus manca qualcuno che sappia impostare il gioco. Con la cessione del bosniaco la squadra, in quella zona di campo, ha perso parecchio”.

La vittoria della Supercoppa, però, potrebbe diventare determinante per il prosieguo della stagione.

“Sicuramente, è un incremento dell’autostima dopo un periodo altalenante. Avere già un trofeo in bacheca, a inizio anno, può voler dire molto in vista delle prossime gare”.

Pirlo sulla panchina bianconera è stata la mossa giusta o lei avrebbe agito diversamente?

“E’ stata una situazione strana, Sarri non era più voluto ed era giusto che andasse via. Se fosse stato per me avrei tenuto Allegri. Ci tengo a precisare una cosa: Pirlo, in questa situazione in campionato, è quello che ha meno colpe di tutti”.

Tra i nuovi acquisti della Juventus chi l’ha impressionato di più?

“McKennie. Nessuno se l’aspettava, ha segnato gol importanti, è bravo in fase di interdizione, di impostazione e di conclusione”.

Il Bologna sta attuando un progetto a lungo termine che dovrebbe portarla in Europa nei prossimi anni. Per far sì che tutto ciò si avveri, che tipo di investimenti dovrebbe fare la società?

“Innanzitutto confermare Mihajlovic, che ormai è entrato in simbiosi con la società e con la città. E’ un valore aggiunto per questa squadra. Poi bisognerebbe cercare di fare bene sul mercato, per quel che è possibile: le società come il Bologna devono cercare di non fare il passo più lungo della gamba. Dovrebbe avere poi la fortuna di trovare nel settore giovanile un nuovo Roberto Mancini, Eraldo Pecci: sicuramente dimentico qualcuno…”

Barrow lo vede più sull’esterno o da prima punta?

“Dipenderà da come si sentirà lui e da quali saranno le sue convinzioni. Può giocare in tutti e due i ruoli, dipende se vuole essere più egoista e marcato più stretto oppure se vuole essere più libero di giocare la palla. E’ una scelta che deve fare lui confrontandosi con l’allenatore. A me comunque piace, è tecnico ed estroso: lo vedo bene ovunque”.

Oltre l’attacco, il Bologna dove e come dovrebbe muoversi sul mercato?

“Dovrebbe trovare un elemento che sappia prendere per mano la squadra, uno alla Mihajlovic. Un regista, un uomo d’esperienza che in mezzo sia un faro: il Bologna è una buona squadra ma non ha un fiore all’occhiello lì in mezzo, serve qualcuno che spicchi. Uno così, però, non lo trovi tutti i giorni”.

Qual è il ricordo più bello che ha con le due squadre?

“Con la Juventus quando feci il provino nel settore giovanile. Per un ragazzino di 15 anni essere preso nella squadra bianconera, dopo un provino di un’oretta scarsa, è una cosa incredibile. Nel Bologna, invece, l’affetto del pubblico nonostante i miei difetti”.

 

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