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Verso Lecce-Bologna, Amato (calciolecce.it): «Percorso complesso per il Lecce. C’è gioia per la salvezza conquistata»
Domani allo stadio Via del Mare di Lecce si concluderà la stagione del Bologna. Nel capoluogo salentino ci sarà sicuramente un clima di festa, visto che solo una settimana fa i giallorossi hanno conquistato una salvezza sognata, desiderata e attesa per settimane. Per capire meglio le emozioni e le dinamiche che hanno caratterizzato la stagione dei pugliesi abbiamo parlato con Alessio Amato, giornalista di calciolecce.it.
Ciao Alessio, il Lecce si è salvato una settimana fa grazie alla vittoria contro il Monza. Tuttavia, prima c’è stato un periodo di tensione legato alla parziale rimonta di Spezia e Verona, come è stata vissuta questa annata in città?
Ciao Stefano! È stato un cammino complesso quello del Lecce. Il progetto societario giallorosso si autofinanzia con risorse proprie, e sarà così finché non si consoliderà in Serie A. Questo comporta due punti vista sulla stagione dei giallorossi: uno è quello della gratitudine per un percorso di crescita che vuole portare il Lecce più in alto possibile, dall’altra c’è la necessità di farlo senza accumulare debiti. Infatti, se si confrontano le spese del Lecce con quelle di Cremonese e Monza non c’è paragone. Per fare un esempio, tutto il Lecce è costato meno della metà di Okereke. È chiaro che un cammino come quello del Lecce, visto anche quanto poco si è speso, fino a un certo punto è stato straordinario e stava entusiasmando la piazza. Poi ci sono stati questi mesi difficili con una vittoria in tre mesi e col traguardo che era lì vicino, ma sembrava quasi allontanarsi. È stato un periodo di paura, che però si è risolto con la vittoria di Monza preceduta di risultati favorevoli di Verona e Spezia.
A inizio stagione ricordo una accesa conferenza stampa di Pantaleo Corvino, tra l’altro ex della gara, in cui difendeva animatamente il suo operato sul mercato. A posteriori le critiche sono state eccessive?
Pantaleo Corvino lo conoscono tutti, non solo qua a Lecce. Secondo me, in estate non sono state fatte critiche ingenerose al suo operato. È ovvio che prima di criticare bisognerebbe attendere e solo dopo giudicare. Però aspettarsi che una tifoseria numerosa e calorosa come quella del Lecce abbia la convinzione che si siano presi solo giocatori ottimi è una pretesa impossibile. Credo che sia stato qualcosa di evitabile, ma ci sta che uno abbia il suo carattere e manifesti a suo modo il suo dissenso per le critiche.
La proprietà Sticchi Damiani è stata la seconda esperienza in Serie A. Questa volta è arrivata la salvezza, c’è la sensazione che abbia fatto tesoro della stagione 2019/20?
Chiaramente, come per i giocatori, l’esperienza aiuta. Nel 2019/20, Sticchi Damiani era una proprietà all’esordio assoluto in Serie A, e anche se il Lecce non andò male e fu veramente sfortunato sicuramente commise degli errori. Lo stop per il covid condizionò tutto e dopo iniziò davvero un altro campionato. Allora, si spese qualcosa di più e si imparò da alcune situazioni come tre o quattro contratti piuttosto “antipatici” di giocatori che delusero. E poi quest’anno si è cercato, soprattutto in difesa, di presentarsi con una rosa più ampia.
Sul mercato della scorsa estate, il nome di Ferguson ha acceso un piccolo duello Lecce-Bologna, protagonista anche di un gol all’andata. C’è rammarico per non essere riusciti a prenderlo?
Su Ferguson, la storia è nota. Il Lecce aveva individuato nello scozzese l’uomo che poteva rinforzare il suo centrocampo. Il rammarico esiste perché era comunque un investimento coerente con le logiche di spesa della società. Il rimpianto è soprattutto perché si era arrivati per primi sul giocatore e poi perché proprio in quel ruolo il Lecce ha avuto qualche difficoltà durante l’anno, non avendo trovato un giocatore di eguale qualità.
Nel prossimo mercato invece il Lecce potrebbe perdere Morten Hjulmand, che sensazioni ci sono sul suo possibile addio?
Su Hjulmand è evidente che c’è la consapevolezza di poterlo perdere perché è così che va il mondo del calcio. Soprattutto perché tutti sanno quale è stato il suo rendimento di questi due anni e mezzo, dove ha avuto un impatto devastante. L’affetto e la riconoscenza per Hjulmand sono massimi, ma c’è sintonia con l’ambiente e il suo addio verrebbe compreso.
Che gara sarà domani al “Via del Mare”?
Sponda Lecce, la partita si presenta in maniera molto diversa da quelle delle ultime settimane. La premessa era quella che la gara contro il Bologna potesse essere una “finale salvezza”. Ora è tutt’altra storia, il Lecce è salvo, c’è la gioia del risultato conseguito, si vuole festeggiare e divertirsi. Quindi magari si potrebbe vedere un Lecce sbarazzino, senza pensieri come invece ha avuto negli ultimi mesi.
Si festeggerà?
La società ha invitato ufficialmente tutti i tifosi a presentarsi in maglia giallorossa al Via del Mare. E ha invitato tutti i tifosi a rimanere sugli spalti dopo la gara, perché i giocatori faranno un giro di campo per festeggiare la salvezza tutti assieme con alcune sorprese preannunciate.
Potrebbe anche essere l’ultima di Marco Baroni sulla panchina del Lecce e si legge di un interessamento del Pisa. Quale è la situazione?
Al momento tra il Lecce e Baroni non c’è nulla. Corvino e Baroni si incontreranno a fine campionato, perché in questi giorni non si è ancora discusso di futuro. Le sensazioni dicono che ci sarà una separazione delle più bonarie e felici possibili. Da una parte Baroni che lascerebbe da allenatore con una promozione e una salvezza in Serie A dopo che da giocatore aveva fatto altrettanto, consapevole così come la società che forse si è esaurito un mini ciclo.
Grazie Alessio! Alla prossima!
Grazie a te Stefano! A presto!
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