Bologna FC
Verso Napoli-Bologna: il pessimo esordio di Conte
Il prossimo avversario del Bologna sarà il Napoli di Antonio Conte, che viene dalla pessima prestazione di Verona
Per il Bologna il primo scontro con una big arriverà già alla seconda giornata di campionato: dopo l’esordio di domenica scorsa contro l’Udinese, i ragazzi di Vincenzo Italiano andranno a trovare il Napoli. Ma mentre i rossoblù hanno già posato il primo tassello del puzzle, il debutto di Antonio Conte sulla panchina partenopea è stato veramente pessimo.
Napoli-Bologna, i partenopei vengono da una bruciante sconfitta contro l’Hellas Verona
Domenica sera alle 20:45 il Bologna scenderà in campo al Maradona contro il Napoli di Antonio Conte. Un Napoli, però, che viene dalla bruciante sconfitta subita a casa dell’Hellas Verona. Gli scaligeri hanno vinto per 3 a 0 grazie alla rete di Livramento e alla doppietta di Daniel Mosquera (alla sua prima presenza in Serie A). Sono subito arrivate anche le prime dichiarazioni del tecnico azzurro, il quale si è detto dispiaciutissimo per la prestazione della sua squadra e si è scusato con i tifosi napoletani.
Il Corriere del Mezzogiorno e altre fonti, inoltre, riportano che Conte analizzerà la partita in sala video per vedere cosa non ha funzionato contro l’Hellas. Probabilmente anche l’assenza di Alessandro Buongiorno è stato uno dei fattori che hanno contribuito alla sconfitta: il giocatore 25enne, difensore del Napoli e della Nazionale italiana, ha infatti saltato la gara a causa di un infortunio alla caviglia. A ciò si aggiunge il fatto che Kvaratskhelia abbia dovuto lasciare il campo per una serie di giramenti di testa dopo un contrasto aereo: i controlli del caso, fortunatamente, non hanno evidenziato particolari problemi. Allo stesso tempo, gli altri attaccanti come Raspadori e Simeone non sono riusciti a essere incisivi.
Di sicuro in casa Napoli non si respira un bel clima. A destare preoccupazione tra i tifosi sono soprattutto la pessima prestazione del reparto difensivo (crollato nel secondo tempo) e la tenuta psicologica di una squadra ancora incompleta (agitata in particolare dalla questione Osimhen).
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