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Villa Baruzziana ci salverà

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Non sono un fanatico delle previsioni del tempo, anche se a quanto pare vanno molto di moda. Non sono un catastrofista, anche se loro – i catastrofisti – vanno molto di moda. È per questo che oggi, mentre i metereologici calcistici prospettano inverni rigidi per il Bologna e i Nostradamus in salsa rossoblù prevedono la catastrofe di fine stagione (“Mille e non più mille” era roba da ridere, in confronto), mi sono divertito a indossare i panni del giornalista, quelli che a qualche mio collega vanno evidentemente stretti e altri proprio non riescono a indossarli.

Previsioni del tempo: qualche settimana fa, lo ricorderete, ci era stato annunciato il ritorno del terribile Burian siberiano e ci siamo imbacuccati preventivamente. Abbiamo fatto i sughi, dentro le nostre palandrane lanose, poi ci siamo accorti che era… caldo e abbiamo indossato lo spolverino. Perché in generale ci piace sentirci in bilico, se non addirittura spacciati, e per renderci conto che ci avevano raccontato cazzate impieghiamo un po’ di tempo. Oggi, che le previsioni sono fosche, mi sono posto una semplice domanda: da agosto sono convinto che il Bologna, squadra mediocre che milita in un campionato mediocre, si salverà, eppure nessuno o quasi la pensa come me. Ho davvero sbagliato così grossolanamente la mia previsione, come un Corazzon qualsiasi?

Premesso che il verdetto definitivo lo avrò (lo avremo) solo a fine maggio, mi sono fatto la domanda e a quel punto sono andato a cercare la risposta. Secondo le mie (fallibili, lo sottolineo) previsioni, il Chievo non lo salva neanche Murri, mentre il Frosinone terrà duro sino in fondo ma alla fine cadrà in B. E la terza squadra condannata? Beh, mettetevi a ridere, oppure mandatemi a quel paese, insomma fate quel cazzo che volete, ma io vedo Empoli e Udinese inguaiate e il Bologna un punticino sopra, a ridosso di una Spal che comunque dovrebbe ripetere il miracolo di un anno fa anche in virtù di una quota-salvezza bassissima. Lo so che mi prenderete per scemo, che se le cose andranno diversamente me lo rinfaccerete tutta la vita, ma non importa: un giornalista ha l’obbligo di metterci la faccia, e io non mi tiro indietro (vedi foto a corredo).

Piuttosto, prima di chiudere, un paio di considerazioni. Noi separati sappiamo che il matrimonio è il primo passo verso il divorzio, però davvero non pensavo che la luna di miele con Mihajlovic durasse così poco. Appena arrivato, Sinisa fu il Messia, in contrapposizione all’odiato Pippo. Da ieri pomeriggio l’amore sembra scemato, e se ho scelto quel verbo (“scemare”) è perché offre una perfetta assonanza con un comportamento talmente ondivago. Seconda considerazione, legata alla prima: vinta la prima con l’Inter, perse onorevolmente quelle con Roma e Juventus, l’entusiasmo ha portato 3.000 tifosi sugli spalti a Udine. Bene: oggi, a 24 ore da quell’esodo e con dodici partite ancora da giocare, siete tutti depressi, incazzati. Fate i buoni, se potete: a Villa Baruzziana c’è gente con un umore più stabile del vostro…

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