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Bologna FC

Lezioni di Italiano – Finale di Stagione

Un Bologna che, quasi alla fine del girone di andata, si trova, da sola al settimo posto, con un piede in Europa. Ci aspetta un girone di ritorno con buone possibilità di tornarci. Ma questo Bologna è in grado di stupirci ancora.

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Vincenzo Italiano pre Torino-Bologna Vincenzo Italiano (©Bologna FC 1909)

Chiudere positivamente il 2024 poteva risultare una mossa titanica. Soprattutto per chi arrivava dopo l’addio di una “leggenda”, che aveva portato il Bologna in Champions League, dopo 60 anni. Vincenzo lo sapeva, ha accettato e ce l’ha fatta, con sole 3 sconfitte all’attivo, di cui una ieri sera, e 28 punti in classifica. Senza due protagonisti della scorsa stagione e un terzo, ritornato abile e convocabile solo un mese fa. Con la doppia complicazione di una Champions league. Era oggettivamente complicato, ma, secondo noi ce l’ha fatta.

Ma questa fino al 30 dicembre è solo la prima parte del campionato, l’andata (mancano solo due partite, contro le milanesi). Andata che ha fatto emergere, ad onor del vero, alcune”sfasature” in tutti i settori del campo. Nulla di preoccupante, ma da metterci le mani. E se la partita col Verona è stata la summa delle cose su cui il Mister deve ancora lavorare, chiare sono le indicazioni su cui orientarsi. Da subito, cioè dalla partita interna con la Roma, perchè l’Europa, qualunque essa sia, non è più una parola tabù o un traguardo irraggiungibile. E il Bologna, a nostro avviso e punti a parte, oggi è migliore di quello della scorsa stagione.

Lucumi e la difesa di questo Bologna

Abbiamo parlato di sfasature: iniziando dalla difesa, dobbiamo parlare “solo” di concentrazione, di non mollare anche quando siamo negli ultimi minuti della gara. Anche ieri, anche se un autogol è difficilmente incasellabile nella “mancanza di concentrazione, oltre che contro il Genoa, Atalanta, Juve, abbiamo preso gol all’ultimo minuto, gol che hanno cambiato il risultato. E la conseguenza è stata che il Bologna ha perso punti e, sicuramente, posizioni in classifica. A Jhon, infine, raccomandiamo una maggiore attenzione quando, palla al piede, dietro ha solo Skorupski.

Pobega e il centrocampo

Questo centrocampo ha davvero fatto il suo dovere, ma a Tommaso ricordiamo che il calcio si gioca in 11 e le due espulsioni contro Lazio e, soprattutto, Verona sono costati punti. In lui crede tantissimo Italiano e se il ragazzo comprenderà la responsabilità di giocare di fianco a Freuler, la mediana rossoblù potrà solo crescere e completare l’opera prevista dal suo allenatore.

Dallinga, Dominguez e l’attacco

Due D in avanti, uno appena sbocciato, l’altro in attesa di conferme.  Il Bologna, però, ha bisogno di una maggiore capacità realizzativa, per puntare all’Europa e il solo Castro non basta.

Come recitano i siti della Lega Serie A e Transfermarkt, i rossoblù hanno segnato 25 gol e sono al nono posto nella classifica della capacità realizzativa.

Questi gol (e una tenuta difensiva con soli 21 reti incassate) hanno portato ad una media punta di 1,63 a partita in casa e una media punti di 1,67 a partita fuori casa. Tutto ciò da una proiezione di fine campionato a (circa, ndr) 63 punti, zona Europa League, nonostante i punti persi nella fase iniziale di “assemblaggio” di questo campionato. Con quelli (a quota 70) saremmo di nuovo in zona Champions League, soprattutto se avremo di nuovo i 5 posti disponibili nel ranking Uefa. E non è detto che nel ritorno questo non avvenga.

Buon 2025 a tutti, Cuori rossoblù.

 

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