Bologna FC
Non basta chiudersi in difesa: Italiano sceglie la via del gol
La classifica sulla media gol degli allenatori conferma un trend: chi segna di più è in alto. E il Bologna di Italiano lo dimostra.
Transfermarkt ha recentemente pubblicato una classifica che analizza la media gol segnati dalle squadre degli allenatori attualmente impegnati in Serie A nella loro carriera nel massimo campionato italiano. Tra questi c’è il mister del Bologna, Vincenzo Italiano, che si posiziona al sesto posto con un totale di 263 reti e una media di 1,49 gol a partita.
Un dato interessante, perché confrontandolo con la classifica attuale della stagione 2024/25, notiamo che il Bologna si trova in settima posizione, in linea con il valore statistico dell’allenatore rossoblù. Questo suggerisce che, almeno nel caso del Bologna, la media gol degli allenatori può riflettersi effettivamente sui risultati della squadra.
Segnare paga più che difendere?
Osservando la classifica più in generale, emerge un trend chiaro: le squadre guidate da allenatori con una media gol elevata occupano in gran parte la parte alta della classifica. Fa eccezione il Parma, che ha recentemente cambiato allenatore e si ritrova con una media di 2 gol a partita, avendo giocato solo una gara con il nuovo tecnico. Questo dimostra come la statistica possa essere influenzata dal contesto e non sempre rifletta immediatamente la realtà della stagione in corso.
Ciò che si evince in modo netto è che, nel calcio di oggi, segnare paga più che terminare a porta inviolata. Le squadre che propongono un calcio offensivo, in grado di produrre più reti, tendono a essere anche quelle che si posizionano meglio in classifica.
Un dato storico, ma indicativo, anche per il Bologna di Vincenzo Italiano
Anche se la media di Transfermarkt si basa sul rendimento storico degli allenatori in Serie A e non solo su quello attuale, il ragionamento resta valido: chi riesce a proporre un gioco che porta più gol è spesso anche chi lotta per le posizioni di vertice.
Per il Bologna di Italiano, questa tendenza si conferma: un calcio propositivo, basato sulla ricerca del gol, sta portando i rossoblù a competere stabilmente nella parte alta della classifica.
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