Vincenzo Italiano, l’uomo giusto al momento giusto

Questo Bologna è una meraviglia. Si pensa spesso che il calcio, alla fine, sia uno sport semplice: due porte, un pallone, due squadre e un arbitro. Se segni un gol in più dell’altra squadra vinci, se hai una difesa arcigna che non subisce mai una rete, vinci anche in quel caso. Poi ci sono gli allenatori: quelle figure che possono passare rapidamente da essere eroi a capri espiatori, da geni o ad incapaci. A Bologna c’è un uomo che di calcio ne mastica un po’ da svariati anni e che, in questo momento storico, sta mostrando e regalando alla città la sua creatura, probabilmente la squadra più bella che Bologna abbia mai visto giocare. Vincenzo Italiano, l’uomo giusto al momento giusto.

Stadio Dall’Ara, Bologna (© Damiano Fiorentini)

Nessuna fretta per il rinnovo: se ne parlerà a fine stagione

Dagli errori e dal passato si impara: la dirigenza rossoblù non ha intenzione di ripetere i passi fatti l’anno scorso con Thiago Motta. Solamente quando sarà terminata la stagione, Italiano e i vertici della società si siederanno al tavolo e discuteranno di futuro. Per il momento, però, l’unico pensiero comune riguarda i due grandi obiettivi da perseguire: la qualificazione in Champions League e la Coppa Italia. Non vi saranno, dunque, pressioni e inviti a riflettere sul futuro come accadde lo scorso anno con Motta: l’italo-brasiliano, in cuor suo, aveva già deciso a gennaio di intraprendere una nuova avventura e di interrompere il suo percorso in rossoblù. La comunicazione di tale decisione, però, arrivò a fine stagione in maniera burrascosa, ma questa è un’altra storia. Vincenzo, al momento, ha il contratto che scadrà nell’estate 2026 e la volontà del club è, ovviamente, quella di blindare il proprio condottiero.

Nel clou della stagione: Italiano ed i suoi ragazzi sono una cosa sola

Quando il gruppo e l’allenatore diventano una cosa sola, allora si è davanti ad una squadra che è in grado di trasmettere emozioni vere. La schiacciante e netta vittoria contro la Lazio di Baroni non è stata solamente “bella da vedere“. Una supremazia totale così, unita ad una tranquillità estrema nel controllo della gara ed al piacere di stare in campo e divertirsi, è la vittoria più importante che si potesse portare a casa. Questo è sintomo di estrema fiducia nel proprio mister da parte dei giocatori: il tempo per apprendere i nuovi dogmi è stato necessario, ma l’attesa ha ripagato in lungo e in largo. Il plauso, quindi, va fatto ovviamente ad Italiano ma anche e soprattutto a questi fantastici giocatori. Il Bologna è una squadra con dei principi solidi, dei valori e tanto cuore, esattamente come il proprio mister. 

Il Bologna festeggia il 5-0 contro la Lazio al Dall’Ara (©Bologna FC 1909)

Allora non resta che godersi lo spettacolo e cercare di trattenere quanto più possibile i ricordi e le emozioni che questa squadra sta regalando ad una città intera.

Fonte: Stadio, Claudio Beneforti

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