Vocabolario Rossoblù – L’ardente desiderio di vittoria del Bologna

«Sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l’attuazione di quanto possa appagare un proprio bisogno fisico o spirituale».

Vocabolario online, Treccani

C’è una sottile differenza tra le squadre hanno ambizione e quelle che non ce l’hanno. O perlomeno non la hanno fino in fondo. Una piccola qualità, anzi un sentimento, che nasce dallo spirito combattivo dei suoi protagonista. Il Bologna e i suoi giocatori lo hanno: è il desiderio.

I rossoblù, da due stagioni e mezzo, hanno l’ambizione di andare oltre i loro limiti. Vogliono vincere per migliorarsi. Vogliono avere il possesso del loro destino, hanno trovato finalmente dentro di loro il bisogno fisico di arrivare al massimo risultato. Hanno un fuoco che arde dentro di loro: il desiderio, l’anelito che li spinge a buttare il cuore oltre l’ostacolo, tentare fino in fondo quello che fino ad un attimo prima sembrava impossibile.

Bologna e quella voglia matta di vincere

Il Bologna ha quel desiderio, quello spirito, quella voglia e quel desiderio appunto che li spinge a voler provare sempre a vincere. Anche laddove sembra difficilissimo. E il gol di Orsolini ne è forse la miglior summa. Tre punti contro una delle quattro squadre più forti d’Europa che ti ha respinto efficacemente per 90 minuti, conquistati con uno dei gesti più narrati e sognati dai calciatori. Una rovesciata (mezza, per la verità), che riesce una volta ogni anno o anche meno in tutto il campionato di Serie A. Un gesto, quello di Orsolini, che spiega perfettamente quanto lui e il suo Bologna abbiano voluto la vittoria di ieri.

Un successo che nasce dal desiderio di vincere. Dall’ambizione di farlo sempre, anche quando le cose più semplici falliscono. «Impossible Is Nothing» diceva un vecchio pay-off della Adidas, «Just Do It» ripete da anni la Nike. Nulla è impossibile, fallo e basta, due frasi che si completano e che spiegano perfettamente la naturalezza e tutta il desiderio che c’è dentro quel meraviglioso gesto del numero 7 del Bologna.

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