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Vocabolario Rossoblù – Il tempismo di Italiano

Il tecnico siciliano ha sempre avuto tempismo: dalle scelte di carriera ai momenti chiave della stagione, sa quando colpire. Tra sfortuna e successi, punta a chiudere il conto con la Dea bendata.

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Vincenzo Italiano durante Bologna-Lecce (Bologna Fc 1909) Orsolini
Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)

Tempismo: la qualità, la caratteristica di essere tempista, cioè di saper agire nel momento più opportuno

Treccani, Vocabolario online

Vincenzo Italiano è un allenatore che si è meritato, sempre, tutto quello che ha conquistato in carriera. E, piaccia o non piaccia, lo ha fatto sempre con i suoi metodi e le sue convinzioni. E di certo non si può dire sia stato fortunato. Basta leggere il suo storico nelle finali: l’ultima vittoria è quella dei playoff di Serie B del 2020.

Erano i tempi dello Spezia e Vincenzo Italiano si stava affacciando al ccc, il “calcio che conta”. Quello della Serie A e poi delle Coppe europee raggiunge guidando la Fiorentina. Forse non lo ha fatto sempre col massimo della cautela e del tatto. L’addio ai liguri, un mese dopo il rinnovo e a pochi giorni dal ritiro estivo, non è stato ben visto. Eppure già allora il tecnico di Karlsruhe aveva dimostrato un certo feeling col “tempismo”.

Italiano e le scelte di carriera

Allora decise di andare alla Fiorentina in un momento in cui la Viola arrivava dalle prime “tragiche” stagioni della gestione Commisso. Pochi risultati, tanta sofferenza e quella sensazione di non riuscire mai ad ottenere quello che si vuole. Scelte errate e contestazioni sembravano ormai all’ordine del giorno. Eppure, fin da subito, Italiano ha convinto con idee e disciplina. Si è costruito un rapporto privilegiato con tutte le anime del tifo, ha fatto proliferare la Fiorentina che non vedeva grandi risultati dal Montella 1.

La scelta di Bologna, l’ultima fatta finora in carriera è stata giusta. Giusta per lui, giusta per il Bologna, giusta

Vincenzo Italiano firma il contratto, conferenza stampa (©Bologna Fc 1909)

Vincenzo Italiano firma il contratto con Claudio Fenucci (© Bologna Fc 1909)

per la squadra. Vincenzo è arrivato in un ambiente, sano, felice e dove, come ogni allenatore sogna, deve solo pensare a lavorare sul campo per far rendere la squadra al suo meglio.

Il tempismo dentro la stagione e la Dea bendata

Dentro la stagione, le squadre del tecnico siciliano hanno sempre avuto il picco nel momento giusto. La sua mega squadra di preparatori non è solo ampia, ma è anche capace di portare la squadra nella condizione giusta al momento giusto. E così è stato a Firenze dove ha saputo accelerare nei momenti decisivi, fino a raggiungere tre finali in tre anni. Così sta facendo anche a Bologna. All’alba di marzo, la squadra ha cominciato a sprintare. Si è presa prepotentemente il quarto posto, ha avvicinato il terzo e si sta guadagnando una storica finale di Coppa Italia. 

Poi c’è la Dea bendata. Il conto è apertissimo: dall’autogol di Venuti in semifinale di Coppa contro la Juventus in poi, Italiano ha vissuto una sfortuna dietro l’altra. Bocconi amari su bocconi amari, ma non si è mai fatto abbattere consapevole della qualità del suo lavoro. E un giorno, magari il 14 maggio, quel conto aperto con la sfortuna potrebbe chiudersi. Perché Vincenzo ha il tempismo e lo ha dimostrato anche ieri, nella semifinale di andata contro l’Empoli: ha rilanciato Dallinga, mentre tanti spingevano per un’altra soluzione più “originale”.

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