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Bologna FC

Zauli; “Grinta e serenità in campo” – 18 nov

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Lamberto Zauli, talentuoso ex centrocampista partito dalla periferia del pallone ed arrivato a ritagliarsi una significativa esperienza in Serie A. Ha vestito le maglie di Vicenza, Palermo, Sampdoria e Bologna raccogliendo oltre 150 presenze in massima serie e guadagnandosi l’appellativo di “Zidane” per la sua capacità di accarezzare il pallone, ispirare gli attaccanti e segnare gol di splendida fattura. L’ex atleta si è concesso ai microfoni di 1000cuorirossoblu per parlare della partita di domenica, alle ore 15:00, tra due delle sue ex squadre; Bologna – Palermo.

Sig. Zauli, innanzi tutto come stanno le due squadre?
“Sicuramente sarà una partita molto delicata, il Bologna ha bisogno di questa vittoria per ritrovare quella serenità che ha perso nelle ultime partite, nonostante le buone prestazioni ci siano sempre state. Sfortunatamente, i ragazzi hanno buttato via troppi punti che si sarebbero meritati e che li avrebbero fatto scalare la classifica di molte postazioni. Ad ogni modo, è il momento di pensare al presente, questa vittoria permetterebbe ai rossoblù di allontanarsi dalla zona rossa della classifica, ovviamente non in maniera definitiva. Per quanto riguarda il Palermo, sta collezionando una serie di sconfitte e perdere anche a Bologna significherebbe rientrare nelle 3 o 4 squadre che lotteranno per rimanere nella massima serie fino alla fine di questa stagione. Il Bologna non sta vivendo un momento particolarmente brillante e sereno, ma può sempre contare sulla solidità di una grande società, come quella rossoblù, e su un allenatore che continua a dimostrare di saper fare il suo lavoro, anche quando la fortuna non gira a suo favore. La squadra continuare a credere nei propri mezzi, non deve assolutamente scoraggiarsi perché ha tutte le carte in regola per condurre un buon campionato. Domenica voglio vedere scendere in campo un Bologna grintoso ma sereno; questo è l’unico modo per approcciarsi alle partite da vincere a tutti i costi.”

Donadoni ha molti giovani da gestire; la loro spensieratezza a volte premia, altre volte invece subentra l’ingenuità..
“I giovani atleti hanno sempre voglia di emergere e di dimostrare quanto valgono, quindi li si può definire “atleti molto allenabili”, grazie alla loro voglia di imparare e di migliorare. Avere una squadra formata principalmente da ragazzini non lo vedo un grosso problema; dalla vostra parte, avete un allenatore abile a lavorare con i giovani ed è in grado di valorizzarli, senza escludere nessuno. Donadoni sta dando prova di saper mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per far emergere le loro qualità migliori. Ecco perché le big sono sempre interessate ai ragazzi rossoblù.”

So che è prematuro parlare di già di mercato, ma il Milan ha iniziato a corteggiare Ladislav Krejčí, mentre l’Inter ha messo gli occhi su Masina. Insomma, i giovani talenti rossoblù vengono sempre messi sotto assedio. Secondo lei, è giusto cambiare radicalmente formazione ogni anno oppure per crescere c’è bisogno di porre delle basi solide?
“Al giorno d’oggi le società di calcio sono delle vere e proprie aziende. In Italia abbiamo tanti esempi di squadre che sono state completamente rivoluzionate da un anno all’altro, raggiungendo grandiosi obiettivi oppure di tante squadre che sono cresciute mantenendo il solito blocco. Questi sono due modi diversi di crescere; è chiaro che se si punta ad avere ogni anno un obiettivo maggiore, a volte, è necessario cambiare l’organico. Penso che la politica del Bologna sia quella di far esordire giovani di prospettiva, farli crescere e farli arrivare ad un livello tale per poterli reinvestire in altri giovani atleti. Adesso i giocatori non devono pensare al mercato perché potrebbe essere destabilizzante. Innanzitutto, bisogna puntare a  migliorare partita dopo partita, al servizio della propria squadra, e solo in un secondo momento si potrà pensare a migliorare anche le proprie condizioni economiche.”

Mimmo Maietta vestirà la maglia del Bologna un anno in più, che ne pensa?
“Il Bologna è caratterizzato da molti giovani, come abbiamo già detto, ma possiede anche giocatori preparati ed esperti, proprio come Domenico Maietta. La squadra riconosce in lui e in Gasteldello la figura del leader, difatti sono due dei pilastri della formazione rossoblù. Se la società ha deciso di proporgli un prolungamento del contratto, significa che è una pedina fondamentale per il funzionamento dell’intera macchina del Bologna.”

Le curve Bulgarelli e San Luca sono già esaurite, si va verso le 22mila presenze allo stadio Dall’Ara. Quanto è importante il supporto del pubblico?
“Le più forti emozioni della mia carriera le ho provate con gli stadi completamente pieni. Uscire dal tunnel degli spogliatoi con il forte boato della tifoseria mi ha sempre fatto battere forte il cuore. Un incitamento, un applauso o un coro trasmettono una grinta e una voglia di dare il massimo incredibile. Quando un giocatore appende le scarpe al chiodo, si porterà sempre dentro quelle forti emozioni che il pubblico gli ha fatto provare.”

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