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Zirkzee, Joorabchian e il gioco al rialzo che sta frenando il Milan

Il calciomercato spesso è fatto di intrecci di trattative apparentemente lontane l’una dall’altra…

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Esultanza Joshua Zirkzee.
Joshua Zirkzee (© Damiano Fiorentini)

Il Milan è vicinissimo a Joshua Zirkzee ormai da quasi una settimana, tuttavia l’operazione non ha ancora i tratti del trasferimento concluso. A mettere i bastoni tra le ruote alla formazione rossonera e allungare l’attesa del Bologna per l’incasso della cessione, è l’agente di Zirkzee, Kia Joorabchian.

Il procuratore iraniano è noto per la sua poca malleabilità nelle trattative e, anche questa volta, di fronte al Milan non è da meno. Tanto che nelle ultime ore, le difficoltà del Milan a raggiungere un accordo, hanno alimentato qualche nuova voce o hanno riacceso qualche vecchia fiamma.

L’accordo sulle commissioni

In particolare, a frenare la trattative è l’ormai celebre accordo sulle commissioni. La vicenda l’abbiamo già spiegata e riassunta. Vale però la pena ricordare che questo braccio di ferro riguarda solo ed esclusivamente il club rossonero e l’agente dell’olandese. Gli accordi tra Joorabchian e il Milan per l’ingaggio che percepirà Zirkzee sono paradossalmente già trovati. Ciò che manca è quell’accordo, non da poco, sulla commissione dell’agente che inizialmente aveva chiesto 20 milioni, sembrava potesse scendere fino a 12, ma ha chiesto in via definitiva 15.

Non si tratta di una questione esclusivamente venale. L’iraniano fa valere il proprio potere. Non solo è l’agente del calciatore del Bologna, ma è anche colui che ha reso possibile il suo passaggio in rossoblù e ha ottenuto l’inserimento di una clausola rescissoria, per di più a “buon prezzo”. Insomma, è il deus ex machina (con due anni di anticipo) dell’addio di Zirkzee al Bologna. Il club rossoblù, a questo punto, può solo attendere e vedere chi alla fine attiverà davvero quella clausola e si porterà via Joshua. Ma la sensazione è che alla fine sarà proprio il Milan.

Che cos’altro c’è dietro il gioco al rialzo di Joorabchian?

L’impressione delle ultime ore è che dietro il rialzo di Joorabchian ci sia almeno un altro club. Se è vero che Zirkzee ha espresso il desiderio di rimanere in Italia, è lecito pensare che giocare al rialzo mettendo in mezzo Manchester United o Arsenal sarebbe poco furbo da parte dell’agente iraniano. Ecco quindi che sull’operazione Milan-Zirkzee, è comparsa l’ombra delle Juventus. I bianconeri, come noto, sono da tempo attenti alla sua dell’olandese. Tuttavia, col ruolo del numero 9 occupato da Dusan Vlahovic non sembra particolarmente spinti ad inoltrarsi nella trattativa.

Se tutto questo è vero, è vero e abbastanza noto che Cristiano Giuntoli, numero dell’area tecnica bianconera abbia un buon rapporto con Joorabchian. E il caso vuole che, proprio in queste ore, lo stesso dirigente della Juventus e Joorabchian stiano chiudendo assieme la mega operazione che porterà Douglas Luiz dall’Aston Villa a Torino. Un trasferimento da 50, 60 milioni, compresi altri due cartellini, quelli di McKennie ed Iling Jr. che faranno il percorso inverso.

Ed è da qui che bisogna ripartire per capire chi c’è dietro a questo giochino al rialzo di Kia Joorabchian che continua a tenere “dentro” l’operazione anche il nome della Juventus. Più un disturbo, un depistaggio che un interessamento orientato all’acquisto, ma tanto va segnalato.

Il Bologna, come detto, attende sicuro di incassare presto un bel gruzzolo da reinvestire sul suo mercato.

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