Calcio
100 storie del Football dei pionieri: 82-Savage, 81-Unzaga, 80-Powell
82 – John “Jim” SAVAGE
Di nobile retaggio, era un marchese e fu uno dei primi eroi del “foot-ball” italiano, tra i primi calciatori dell’Internazionale Torino e il marcatore del primo gol ufficiale segnato in Italia, quello della vittoria della selezione torinese sul Genoa nel match che avrebbe posto le basi per il primo campionato di calcio. In patria aveva giocato nel Nottingham risultando uno come tanti, ma in Italia ovviamente il suo spessore tecnico era enorme in un’epoca in cui ancora si tentava di capire le regole più elementari. Con l’Internazionale Torino giocò e perse due finali per il titolo nazionale contro il Genoa, quindi passò alla Juventus, di cui fu il primo straniero. Grazie a lui, che ordinò le maglie dall’Inghilterra, la “Vecchia Signora” vestì il bianconero per la prima volta: questo basta a inserirlo nella storia del calcio nonostante un contributo sul campo che infine si rivelò assai modesto.
81 – Ramòn UNZAGA
Stella dell’Estrella del Mar di Talcahuano, capitano del Cile, mediano elegante e combattivo, Ramòn Unzaga in Sud America c’era arrivato da ragazzo, emigrante con la famiglia dai Paesi Baschi. Nonostante la mediocrità di un calcio che ci avrebbe messo più di tanti altri a crescere, Unzaga godeva di rispetto in tutto il Sud America per un gesto tecnico che fu il primo ad eseguire in pubblico e che gli è valso gloria eterna, la rovesciata, che gli argentini chiamano da allora “la cilena” proprio in suo onore e che ispirò poi i giovani cileni ma anche argentini e brasiliani. Morto prematuramente neanche trentenne e senza alzare alcun trofeo di rilievo, grazie alla “cilena” Unzaga ha scritto per sempre il suo nome nella storia.
80 – Joseph Joshua “Joe” POWELL
Entrato giovanissimo nell’esercito, si distinse nell’80° reggimento Walsall-Staffordshire sia come soldato che come calciatore, tanto da attrarre l’interesse dell’Arsenal, che lo volle nelle sue fila. Difensore elegante e corretto, molto preciso nel calcio e carismatico, divenne presto il capitano dei “Gunners” giocando con loro circa un centinaio di gare. La storia del football lo ricorda come uno dei primi martiri di questo sport: il 23 novembre del 1896, nel tentativo di colpire un pallone alto, cadde goffamente a terra e si ruppe il braccio in un modo talmente tremendo che un barelliere che tentava di aiutarlo svenne. Colpito immediatamente dal tetano, nonostante l’amputazione dell’arto fin sopra la spalla morì nel giro di una settimana, lasciando in profonda prostrazione compagni e tifosi.
Puntate precedenti:
– 100 (Morley), 99 (Gardner), 98 (Duarte)
– 97 (Thorpe), 96 (Ramsay), 95 (Doig)
– 94 (Delaunay), 93 (McCrum), 92 (Brodie)
– 91 (Koch), 90 (Poole), 89 (Hutton)
– 88 (Hanot), 87 (Hermanos Céspedes), 86 (Massa)
– 85 (Bosio), 84 (Fuchs), 83 (Laurent)
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook