Calcio
Anno nuovo, regole nuove: serve una rivoluzione per il VAR?
Nel mondo del calcio c’è un problema con il VAR? Scopriamo assieme come può essere regolamentato, per migliorare la qualità delle partite
Anno nuovo, vita nuova. E se questo detto famosissimo, del quale approffitto per fare gli auguri ai nostri lettori, venisse applicato all’uso delle tecnologie nel calcio, che cosa accadrebbe?
Una riflessione sul VAR
La gara tra Bologna e Verona, che ha chiuso il 2024 calcistico, ha offerto, tramite due episodi, diversi spunti di riflessione sull’utilizzo del Video Assistant Referee nelle partite. In primo luogo, nel primo tempo, un pugno ricevuto da Lucumi in area di rigore a palla lontana non ha visto alcun intervento da Lissone. Poi, anche nell’azione che ha portato all’espulsione di Pobega, il VAR non si è intromesso, cosa che dovrebbe succedere quantomeno per permettere ad Ayroldi, che era girato, di visionare entità ed effettiva realizzazione del contatto. Ma, come ben sappiamo, il regolamento lo proibisce.
Queste due situazioni ci permettono di ragionare sull’uso della tecnologia, perché, se è entrata nel mondo del calcio per azzerare le polemiche, non lo ha fatto. Ora, ovviamente la sala di Lissone non può intervenire in ogni circostanza di gioco, ma in certi casi manca chiarezza sulle questioni di campo. E poter rivedere il tutto porterebbe a decisioni più ponderate, rigorose e precise.
Il VAR a chiamata: opzione attuabile?
Una soluzione sarebbe l’aggiunta di una specie di “chiamata dalla panchina“, che permetterebbe all’arbitro di rivedere una dubbia circostanza, proprio come nel basket. Chiaramente, poi, il direttore di gara continuerebbe ad usare il VAR come oggi, ma questa possibilità, magari da implementare una volta a frazione di gioco, permetterebbe alla Lega di evitare diverse polemiche. Sarebbe poi da capire in quali casi il fischietto dovrebbe andare al monitor per sua decisione ed in quali per richiesta di un allenatore. Ma, per regolamentare, c’è l’AIA.
Ampliare lo spettro d’azione
Una seconda soluzione più attuabile sarebbe l’ampliamento dello spettro d’azione dell’assistente tecnologico. Le lamentele su usi e costumi del VAR sono state esposte anche da grandi allenatori, come Conte, e permettere dei rapidi check, o anche banalmente consigli nell’auricolare dell’arbitro, potrebbe ridurre gli errori. Chiaramente, ciò non può avvenire ad ogni fallo, ma in fasi importanti del match un secondo parere, favorito dalla moviola, potrebbe salvare moltissime gare. Anche perché quante volte vediamo tuttora reti dagli sviluppi di calci d’angolo assegnati impropriamente, oppure gol su punizioni discutibili? Di certo il tempo di gioco è un altro fattore importante, ma non si può perdere la qualità nelle decisioni, e le soluzioni attuabili sono diverse.
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