Bologna FC
Tra gli esoneri-lampo, il Bologna insegna l’arte di avere un progetto
Mentre in Serie A si crea confusione tra rinnovi e licenziamenti, il Bologna si distingue con una gestione solida e una visione lungimirante.

C’è un filo rosso che lega il calcio italiano da tempo: la gestione degli allenatori. Rinnovi faraonici, esoneri lampo, strategie contraddittorie che sembrano più il frutto di umori altalenanti che di una visione lucida e coerente. E il Bologna? Il Bologna osserva la Serie A , con la consapevolezza di chi ha scelto di fare le cose diversamente.
Rinnovi e licenziamenti: la Serie A delle scelte contraddittorie
Le vicende di Fabio Pecchia al Parma, Daniele De Rossi alla Roma e Bocchetti al Monza sono solo la punta dell’iceberg di un sistema che sembra vivere alla giornata. Il 25 ottobre 2024 il Parma blinda Pecchia fino al 2027; il 17 febbraio 2025 lo manda via. La Roma fa lo stesso con De Rossi, rinnovandolo fino al 2027 il 25 giugno 2024, salvo poi esonerarlo a settembre. Il Monza prima allontana Nesta, poi affida il progetto a Bocchetti con un contratto triennale, quindi lo caccia dopo 49 giorni per riprendersi Nesta.
Il Bologna e il valore della continuità
In un contesto del genere, il Bologna brilla come una mosca bianca. Certo, non è immune alle difficoltà del calcio moderno, ma la gestione della panchina da parte della società rossoblù ha seguito un principio di coerenza e lungimiranza. Prima Thiago Motta e poi Vincenzo Italiano non sono solo allenatori, ma il fulcro di un progetto vero, costruito con pazienza, fiducia e investimenti mirati. Non è un caso che il Bologna, anziché oscillare tra promesse di lungo corso e licenziamenti improvvisi, abbia saputo dare continuità al proprio cammino, raggiungendo traguardi sempre più ambiziosi.
Bologna: un modello da seguire in Serie A?
La lezione è chiara: nel calcio non basta annunciare un progetto, bisogna portarlo avanti con convinzione. Un rinnovo ha senso se è espressione di un percorso credibile, non se diventa un atto puramente simbolico, pronto a essere rinnegato alla prima difficoltà. Il Bologna, con la sua programmazione solida, dimostra che un altro calcio è possibile. E mentre altri club percorrono strade tortuose, i rossoblù continuano a camminare, passo dopo passo, verso un futuro che non è solo un’illusione, ma una costruzione concreta.
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