Calcio
British corner: Tottenham e Liverpool avanti a braccetto
Trenta gol, tanto spettacolo e una coppia di testa che tra poco si affronterà nello scontro diretto. E’ iniziato così il mese per eccellenza della Premier League, quel dicembre che regala il boxing day e una indigestione di partite che quest’anno perderanno molto del loro fascino con gli stadi vuoti come accade da inizio pandemia. Alt, un momento: cominciano a intravedersi i primi spettatori sugli spalti da questo weekend, come per esempio i 2000 estratti a Liverpool tra gli abbonati dei reds e chi aveva almeno 19 crediti sulla propria tessera nelle due stagioni passate. E così anche in tutti gli altri campi: distanziamento, mascherine, ma almeno come prima cosa eliminiamo quei fastidiosi cori finti di sottofondo irrorati da squallidi altoparlanti.
Il campo, dunque: dopo dieci giornate, 24 punti a testa, anche se il Tottenham ha preso la metà dei gol del Liverpool. Sono loro la coppia di vertice di questa Premier League monca di qualche partita. Aston Villa-Newcastle di venerdì non si è disputata per via di diversi casi di coronavirus riscontrati nella rosa dei Magpies, e anche City e United devono recuperare una partita. Il Tottenham vince il derby del nord di Londra con Son e Kane, in pieno stile mourinhano: ripartenza letale e due reti nel primo tempo che chiudono di fatto la contesa. Di ben altro spessore la vittoria della squadra di Klopp, con il Wolverhampton abbattuto con quattro reti. Il poker è firmato da un ispiratissimo Salah, mattatore del match e autore della prima rete, seguita dal bel raddoppio di Wjnaldum, l’incornata di Matip e l’autorete di Semedo. Il Liverpool attende buone notizie dall’infermeria: si dovesse iniziare a svuotare (eccetto il lungodegente Van Dijk) per i rossi si aprirebbero scenari interessanti, soprattutto in vista dello scontro di settimana prossima proprio contro Mourinho ad Anfield.
Goleada anche del Palace in casa del West Bromwich (5-1, doppiette di Zaha e Benteke e una autorete), mentre di particolare spessore era la sfida tra Sheffield United e Leicester. Almeno per Jamie Vardy, attaccante delle volpi che dopo aver segnato il vantaggio dei suoi, corre verso la bandierina e la abbatte con una scivolata. C’è un motivo: lo scorso anno aveva segnato a Bramall Lane esultando in faccia ai tifosi, quest’anno si è ripetuto in altra maniera facendo fuoriuscire tutta la sua passione per l’altra squadra di Sheffield, il Wednesday, squadra dove era cresciuto. Il Leicester passa 2-1 e si prende il quarto posto, prima di un trittico di partite tra le mura amiche contro AEK Atene in Europa League, e Brighton ed Everton in Premier.
Quarta vittoria consecutiva in campionato per il Manchester United di Solskjaer, che pare aver trovato la prima traccia di continuità. Dopo il 3-2 di Southampton nel segno di Cavani, al London Stadium, casa West Ham, i Red Devils vanno sotto per il gol di Soucek, e superata l’ora di gioco ribaltano tutto con un gran gol di Pogba e i sigilli di Greenwood e Rashford. Con lo stesso risultato il Chelsea ribalta il Leeds, avanti con Bamford dopo quattro minuti. Giroud, Zouma e Pulisic firmano il sedicesimo risultato utile consecutivo della squadra di Lampard tra campionato e coppe. I blues non perdono dal 20 di settembre contro il Liverpool a Stamford Bridge e nelle ultime undici partite hanno subito solo 3 reti. Sterling e De Bruyne piegano il Fulham a Etihad, per una lenta risalita verso le zone alte. Finisce 1-1 infine tra Burnley ed Everton, con l’undicesimo gol di Calvert-Lewin (tutti e 11 segnati dentro l’area) che non basta alla squadra di Ancelotti per vincere a Turf Moor, con i padroni di casa andati in vantaggio dopo 3 minuti con Brady. Una vittoria nelle ultime 7 di Premier per i “Toffees”: dopo un inizio di stagione folgorante con 8 vittorie tra campionato e coppa di Lega, per l’ex tecnico di Milan e Real Madrid un brusco risveglio…
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