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Servus, Freunde!

Dortmund a valanga sul malcapitato Hannover che ieri ha esonerato l’allenatore Breitenreiter affidando la panchina a Thomas Doll: le reti di Hakimi, Reus, Götze e Guerreiro seppelliscono gli ospiti che segnano il punto della bandiera con Bakalore ma Witsel completa la manita per la capolista in chiusura di match. Il Bayern fatica più di quanto il punteggio faccia pensare: Thiago porta in vantaggio i Bullen che vengono raggiunti da un gran gol di Donis, poi la sfortunata deviazione di Gentner che spiazza il proprio portiere, un rigore sbagliato da Lewandowski e le marcature di Goretzka e Lewandowski stesso che fissano il punteggio finale. Vince anche il Borussia Mönchengladbach, sull’Augusta, trovando la via della rete solo negli ultimi dieci minuti con Wendt e Herrmann. Lipsia corsaro a Düsseldorf, con doppietta di Poulsen, Konate e Laimer, come il Bayer Leverkusen che espugna Wolfsburg con i soliti Havertz, Volland e Brandt. Anche l’Hoffenheim fa bottino pieno a Friburgo: a Joelinton per gli ospiti risponde Höler ma nella ripresa la doppietta di Kramaric spegne le velleità dei padroni di casa che accorciano con Niederlechner subendo però poco dopo la quarta rete ad opera di Demirbay. Il Magonza non permette al Norimberga di lasciare l’inferno dell’ultimo posto: avanti con Brosinski i Biancorossi vengono ripresi da Margreitter al termine della prima frazione ma si riportano avanti nella ripresa con Quaison per un punteggio che non cambierà più. Divertente pareggio nell’anticipo di Venerdì sera a Berlino tra Hertha e Schalke 04: ospiti in vantaggio con Konoplyanka, poi a sei minuti dal riposo accade di tutto con il pareggio di Grujic, il nuovo vantaggio di Uth ed Ibisevic che impatta definitivamente per i Capitolini. Stesso risultato al Weserstadion tra Werder Brema, in gol con Eggestein e Harnik, ed Eintracht Francoforte, a rete con Rebic e Haller.

 

RISULTATI

Hertha Berlino-Schalke 04 2-2

Borussia Dortmund-Hannover 96 5-1

Borussia Mönchengladbach-Augusta 2-0

Friburgo-Hoffenheim 2-4

Magonza-Norimberga 2-1

Wolfsburg-Bayer Leverkusen 0-3

Werder Brema-Eintracht Francoforte 2-2

Bayern Monaco-Stoccarda 4-1

Fortuna Düsseldorf-RB Lipsia 0-4

 

CLASSIFICA

Borussia Dortmund 48

Bayern Monaco 42

Borussia Mönchengladbach 38

RB Lipsia 34

Eintracht Francoforte 31

Hoffenheim, Hertha Berlino e Wolfsburg 28

Bayer Leverkusen e Magonza 27

Werder Brema 26

Schalke 04 22

Fortuna Düsseldorf e Friburgo 21

Augusta 15

Stoccarda 14

Norimberga ed Hannover 11

 

Mancano sodalizi importanti dalla Bundesliga, non solo Amburgo e Colonia ma anche compagini che hanno fatto la storia del Fußball come ad esempio il Kaiserslautern, sull’ossatura del quale vennero costruite le fortune della Mannschaft campione del mondo per la prima volta nel 1954. Ed è proprio a Kaiserslautern che vede la luce, il 18 Gennaio 1927, Werner Liebrich. Il padre, Ernst Karl, è uno stuccatore con simpatie comuniste che viene perseguitato dal regime. Arrestato il 28 Ottobre 1933, insieme al fratello Karl Alois, viene lungamente tenuto in custodia preventiva per essere poi giudicato colpevole di “attività sovversiva” e condannato a 22 mesi di reclusione: durante questo periodo Werner ed il fratello maggiore Ernst vivranno con la madre in condizioni di estreme povertà, dipendendo dall’aiuto di parenti e conoscenti

Difensore, entra appena 11enne nelle file dei Roten Teufel, dove gioca già Ernst, per debuttare in prima squadra a sole 16 primavere ma un solo anno più tardi viene spedito giovanissimo al fronte con il compito di scavare trincee.

Riprende l’attività nel 1948 e fino al 1957 vincerà l’Oberliga Südwest con la sola eccezione del 1952: i Diavoli conquisteranno anche due titoli nazionali nel 1951 e 1953 e perderanno le finali del 1954 e 1955, così come quella di DFB Pokal nel 1961.

Solo 16 gare con la Weißtrikot ma di quelle che pesano e – lo sapete già – un modiale vinto. Herberger lo considera “un’indispensabile testa calda” ed i suoi siparietti sarcastici con il trainer saranno all’ordine del giorno. La sua performance più famosa resta legata tuttavia ad una pesante sconfitta, quell’8-3 con gli ungheresi al primo turno della rassegna elvetica. La stella Puskas si infortuna, tanto che potrà disputare solo la finale peraltro in condizioni precarie. Le immagini mostrano due dure entrate a suo danno, una di Paul Mebus, l’altra dello stesso Werner e l’opinione pubblica si divide (ancora oggi) su chi sia il “giustiziere” del campione magiaro. In realtà Puskas si fa male in un’azione successiva: superato Liebrich in dribbling, quest’ultimo lo sbilancia con una sorta di ancata e l’attaccante cade con tutto il proprio peso sulla caviglia girata in posizione anomala. A fine gara Werner andrà negli spogliatoi avversari a scusarsi. Chiude nel 1962 dopo 355 presenze con la maglia rossa che costituiscono un record a tutt’oggi. Viene chiamato nel febbraio 1965 a salvare il K’lautern da acque pericolose: riuscito nell’intento torna ad occuparsi della squadra Amatori. Muore il 20 Marzo 1995 dopo un difficile intervento al cuore.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE! o scrivere a fussballbitte@mail.de.

Friedl25

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