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Servus, Freunde!

Secondo 6-0 consecutivo del Bayern Monaco, stavolta su un’imbarazzante Magonza, e Bavaresi che consolidano il primato in classifica, aumentando il divario per quanto riguarda la differenza reti. Apre le danze Lewandowski, cui seguono James e Coman, poi ancora doppietta di James ed infine il neo-acquisto Davies. A Berlino, il Borussia Dortmund suda le proverbiali sette camicie: vantaggio dell’Hertha con Kalou, pareggio di Delaney, ancora Kalou per i padroni di casa che vengono raggiunti da Zagadou in apertura di ripresa e superati da Reus al terzo minuto di recupero. Il RB Lipsia passa di misura a Gelsenkirchen con il solito Timo Werner e il Borussia Mönchengladbach non va oltre il pareggio casalingo contro il Friburgo: ospiti avanti con Grifo ad inizio gara e ripresi da Pléa poco dopo. L’Eintracht Francoforte ha ragione del Norimberga grazie ad Hinteregger e partita perfetta del Werder Brema che, con la doppietta di Kruse e la rete di Rashica, espugna Leverkusen, cui non basta il gol di Bailey. Il Fortuna Düsseldorf passa in vantaggio a Wolfsburg con Ayhan ma in breve Mehmedi riequilibra il match e nel secondo tempo, in cinque minuti, i Biancoverdi mandano a rete Weghorst, Knoche ed ancora Weghorst: Raman accorcia per i Renani ma sempre Weghorst chiude definitivamente l’incontro. In coda, importante successo dell’Augusta che si allontana dalle zone calde battendo l’Hannover 3-1: il gol ospite di Weydandt dura fino a metà ripresa quando Cordova, Schmid e Hahn ribaltano il risultato. Pari tra Stoccarda e Hoffenheim: a Kramaric risponde Zuber.

 

RISULTATI

Borussia Mönchengladbach-Friburgo 1-1

Schalke 04-RB Lipsia 0-1

Stoccarda-Hoffenheim 1-1

Augusta-Hannover 96 3-1

Wolfsburg-Fortuna Düsseldorf 5-2

Hertha Berlino-Borussia Dortmund 2-3

Bayer Leverkusen-Werder Brema 1-3

Eintracht Francoforte-Norimberga 1-0

Bayern Monaco-Magonza 6-0

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco e Borussia Dortmund 60

RB Lipsia 49

Borussia Mönchengladbach 47

Eintracht Francoforte 46

Bayer Leverkusen e Wolfsburg 42

Werder Brema 39

Hoffenheim 38

Hertha Berlino 35

Friburgo e Fortuna Düsseldorf 31

Magonza 30

Augusta 25

Schalke 04 23

Stoccarda 20

Hannover 96 14

Norimberga 13

 

Oggi è normalissimo vedere giocatori dall’aria esotica nelle maggiori Nazionali europee: sono gli effetti dei flussi migratori di fine secolo scorso ma molti anni fa erano vere e proprie rarità, prevalentemente legate a Francia ed Inghilterra, Paesi che avevano colonizzato quasi per intero il continente africano. Per questo in Germania ci si stupì alquanto quando quel giovane centravanti si affacciò alla ribalta del calcio tedesco. Ma facciamo un passo indietro. Erwin Kostedde nasce a Münster, il 21 Maggio 1946, figlio di un militare afroamericano e di una ragazza tedesca. Il soldato tornerà in patria prima che Erwin veda la luce e non conoscerà mai il figlio, costringendo la donna a crescerlo da sola e a dargli il proprio cognome. Non sarà l’unico caso, ce n’è almeno uno altrettanto famoso in Bundesliga ma ne parleremo… Tornando al piccolo Erwin, la sua non è un’infanzia facile, perennemente visto con sospetto a causa del colore della sua pelle e con la madre come unico appoggio. Il suo riscatto avviene attraverso lo sport: è dotato per il calcio e si fa largo nelle giovanili del Saxonia fino ad attirare l’attenzione del Preußen, la squadra principale della sua città che dopo un solo anno di Jugend-A lo fa debuttare, nel 1965, in prima squadra. In due stagioni va a rete 18 volte in 35 gare e viene acquistato dal MSV Duisburg che milita in Bundesliga. Nel 2006, relativamente a quel periodo, affermerà: “ero giovane, mi sentivo quasi un dio, tutto ciò mi diede alla testa”. Con le Zebre però non si ripete ai livelli precedenti e viene ceduto allo Standard Liegi con il quale torna prepotentemente a segnare com’è abituato, vincendo nel 1970-71 il titolo di capocannoniere del campionato belga, succedendo al compatriota Lothar Emmerich, allora in forza al Beerschot. È in quel periodo che gli affibbiano il soprannome di “Bomber Moro” ma lui, comprensibilmente, non la prende bene: “nessuno mi ha mai chiesto se mi piaccia o meno”. Torna in patria, ai Kickers Offenbach con i quali vivrà stagioni brillanti al punto di venire convocato da Schön. Il debutto avviene il 22 Dicembre 1974, a Gzira, nel match di qualificazione a Euro ’76 vinto 0-1 contro Malta. Seguiranno un’amichevole a Wembley contro l’Inghilterra, in cui verrà rilevato al 75° da Jupp Heynckes, ed infine l’11 Ottobre 1975 un’altra gara valida per la qualificazione ad Euro ’76 contro la Grecia, terminata 1-1: in nessuna delle tre occasioni riuscirà ad andare a segno. Nel 1975, lascia i Kickers, dopo 129 presenze ed il ragguardevole bottino di 80 gol, per accasarsi a Berlino, sponda Hertha, dove contribuisce ad una tranquilla salvezza con 14 centri. Viene quindi acquistato dall’ambizioso neo-promosso Borussia Dortmund con cui resterà fino al 1978 ma pur segnando con regolarità la sua media si abbassa e a tutti pare un giocatore sul viale del tramonto, a soli 32 anni. Una brevissima parentesi all’Union Solingen e un ritorno non esaltante allo Standard Liegi sembrano confermare l’ipotesi ma il trasferimento allo Stade Laval lo rivitalizza ed Erwin a fine stagione si ritrova capocannoniere della Ligue 1 insieme a Delio Onnis. Rudi Assauer lo vuole a tutti i costi a Brema e ai giornalisti perplessi risponde che “a noi non interessa che Kostedde corra: ci basta che resti in area ad aspettare la palla”. Ed ha ragione perché il “giovanotto” ne fa 38 in 75 gare. Chiude nel 1983 dopo un’ultima stagione all’Osnabrück. Purtroppo per lui iniziano i guai: mette in mano tutti i suoi risparmi – oltre un milione di marchi – ad un consulente finanziario di dubbia reputazione e finisce sul lastrico. Nel 1990 è accusato di una rapina ad una sala da gioco di Coesfeld e trascorre alcuni mesi in carcere per essere poi completamente scagionato. Dopo un risarcimento la sua vita si rimette in carreggiata e diventa insegnante di educazione fisica in una scuola di una piccola cittadina della Renania.

C’è sempre chi fa qualcosa per primo: Erwin Kostedde è stato il primo “colored” della Nationalmannschaft.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE! o scrivere a fussballbitte@mail.de.

Friedl25

 

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