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Servus, Freunde!
Il Bayern Monaco è per la ventinovesima volta nella sua storia campione di Germania. All’Allianz Arena apre le danze Coman ma ad inizio ripresa il neo-entrato Haller impatta e a quel punto i Bullen non si fermano più: Alaba, Sanches, Ribery e Robben seppelliscono le Aquile e vanno a prendersi il Meisterschale. Per il francese e l’olandese si è trattato dell’ultima apparizione con la maglia rossa dopo, rispettivamente 12 e 10 anni di militanza: lo stadio ha tributato loro una standing ovation. Non basta quindi al Borussia Dortmund la vittoria esterna sul campo del Borussia Mönchengladbach, con le reti di Sancho e Reus: obiettivo sfumato anche per i Fohlen che dovranno accontentarsi dell’Europa League. Champions che giocherà, invece, il pazzo Leverkusen che espugna Berlino con lo stesso punteggio del Bayern: a Havertz risponde Lazaro ma una tripletta di Alario ed un gol di Brandt mettono le Aspirine in pianta stabile sul quarto gradino del podio. Irrilevante sconfitta del RB Lipsia a Brema: Rashica viene riagguantato da Mukiele a pochi minuti dal termine ma l’intramontabile Pizarro sul finire trova il punto-vittoria. Goleada del Wolfsburg su un Augusta ormai salvo: tripletta di Weghorst, Knoche, Ginczek, Rexhbecaj, Brekalo ed un autogolo di Danso per i padroni di casa, Schieber per gli ospiti. Gara divertente tra Magonza e Hoffenheim: Biancoblu in vantaggio con Belfodil e Kramaric nel primo tempo ma nella ripresa Brosinski e Boetius impattano e nel recupero ancora Boetius e Mateta regalano i tre punti ai magontini. Il terzo 5-1 della giornata vede protagonista il Friburgo su un Norimberga ormai demotivato: Terrazzino, Waldschmidt, doppietta di Petersen e Grifo per i ragazzi della Selva Nera, Löwen per i Franconi. Perde anche l’Hannover sul terreno del Fortuna Düsseldorf che va a segno con Hennings e Karaman, mentre Nicolai Müller accorcia per gli ospiti. Tra Schalke e Stoccarda finisce a reti bianche.
RISULTATI
Bayern Monaco-Eintracht Francoforte 5-1
Schalke 04-Stoccarda 0-0
Borussia Mönchengladbach-Borussia Dortmund 0-2
Hertha Berlino-Bayer Leverkusen 1-5
Werder Brema-RB Lipsia 2-1
Friburgo-Norimberga 5-1
Magonza-Hoffenheim 4-2
Wolfsburg-Augusta 8-1
Fortuna Düsseldorf-Hannover 96 2-1
CLASSIFICA
Bayern Monaco 78
Borussia Dortmund 76
RB Lipsia 66
Bayer Leverkusen 58
Borussia Mönchengladbach e Wolfsburg 55
Eintracht Francoforte 54
Werder Brema 53
Hoffenheim 51
Fortuna Düsseldorf 44
Hertha Berlino e Magonza 43
Friburgo 36
Schalke 04 33
Augusta 32
Stoccarda 28
Hannover 96 21
Norimberga 19
I VERDETTI
Campione di Germania: Bayern Monaco
In Champions League: Borussia Dortmund, RB Lipsia e Bayer Leverkusen
In Europa League: Borussia Mönchengladbach e Wolfsburg
Preliminari di Europa League: Eintracht Francoforte
Spareggio promozione/retrocessione: Stoccarda
Retrocedono in Zweite Bundesliga: Hannover 96 e Norimberga
L’edizione 69/70 della Coppa delle Fiere è ricordata per una serie di coincidenze a dir poco singolari. Sei le tedesche al via (4 dell’ovest e 2 dell’est) ed ai trentaduesimi ci sono già i primi verdetti: l’Hannover 96, che nella sua storia non ha mai brillato per fortuna, trova subito l’Ajax vicecampione d’Europa e all’andata la spunta anche per 2-1 con le reti illustri di Jupp Heynckes e Josip Skoblar (allo slavo toccheranno i Lancieri anche l’anno successivo, con la maglia dell’OM) salvo crollare ad Amsterdam sotto i colpi di Cruijff, Swart e Mühren. Il Monaco 1860 palesa tutti i limiti di una squadra che a fine anno retrocederà per la prima volta ma non lo sa ancora e cede il passo ai dilettanti dello Skeid Oslo causa una disgraziata autorete di Reichenberger ad una dozzina di minuti dal termine. L’Hertha fatica non poco con gli spagnoli del Las Palmas e lo Stoccarda fa polpette del Malmö. Scricchiolano ma passano anche le due orientali: il CZJ con un risicato 1-0 complessivo sui turchi dell’Altay Izmir e l’Hansa Rostock, dopo aver ipotecato la qualificazione con un 3-0 in casa ai danni del Panionios, si mette nei guai da sola ad Atene andando sotto per 2-0 nei primi 15′ della ripresa ma portando, tuttavia, a casa fortunosamente il risultato. Il sorteggio per i sedicesimi ha del predestinato: alle quattro tedesche sopravvissute vengono abbinate altrettante italiane (incredibilmente, le quattro inglesi, sempre allo stesso turno, si trovano di fronte le quattro portoghesi) e gli incontri d’andata sono tutti in Germania. Solo il Napoli, a Stoccarda, porta a casa un punticino impattando a reti bianche: l’emergente Cagliari di Scopigno, che a fine anno sarà tricolore ma non lo sa ancora, ne prende due a Jena e la Juventus va in vantaggio a Berlino ma subisce il ritorno degli ospiti che chiuderanno 3-1. Anche l’Inter va in vantaggio a Rostock, con Boninsegna, e viene rimontata ma il 2-1 degli anseatici, arrivato allo scadere, lascia comunque una porta aperta. Al ritorno, infatti, i Nerazzurri dopo 30′ hanno già chiuso il match con Jair, Suarez e Mazzola e passa anche il Napoli con un gol di Lanzi ai danni degli svevi. L’Herhta strappa il pass con un nulla di fatto a Torino mentre gli ottici di Jena fanno bottino pieno anche in Sardegna con una rete di Stein. È, di fatto, un turno salomonico: due per parte e tanti saluti ma il Caso non lascia nulla a metà… Dopo gli ottavi in cui le due gare di ritorno delle italiane vengono entrambe sospese per nebbia, teutoni ed italici si ritrovano nei quarti per decidere chi sia dei due. È una rete di Horr a decidere a Berlino Ovest ma sotto la Madonnina il solito Bonimba fa doppietta. Sembra andare meglio al Carl Zeiss che impone un serioso 3-1 all’Ajax e va addirittura in vantaggio ad Amsterdam ma la banda di Michels ristabilisce l’equilibrio prima del riposo e dilaga nella ripresa con altre due reti di – chi lo direbbe? – Swart e Cruijff. La Messestädte Pokal è ancora una volta stregata per le squadre di Germania.
(nella foto il primo gol di Boninsegna all’Hertha Berlino)
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Friedl25
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