Calcio
BUNDESLIGA NEWS &… OLDIES!
Servus, Freunde!
Nell’anticipo di Venerdì lo Schalke passa con Serdar nel primo tempo ma il Magonza pareggia con Onisiwo nella ripresa e Harit trova il gol-partita per gli Knappen allo scadere. Sabato, Il Bayer Leverkusen chiude la pratica Union Berlino in cinque minuti, a metà della prima frazione, con Volland e Alario e Bayern Monaco a valanga sul Colonia con doppietta di Lewandowski, rigore di Coutinho e Perisic. Dilrosun e Wolf portano avanti l’Hertha sul Paderborn e non basta la rete di Zolinski per gli ospiti. Friburgo e Augusta si dividono la posta con le reti di Höler e Niederlechner mentre il RB Lipsia espugna Brema con i gol di Orban, Sabitzer e Saracchi. Il derby renano tra Borussia Mönchengladbach e Fortuna Düsseldorf è appannaggio dei padroni di casa: sotto per una rete di Adams ad inizio gara, i Fohlen ribaltano il risultato con una doppietta di Thuram nell’ultimo quarto d’ora. A Francoforte, il Dortmund si porta in vantaggio con Witsel, viene raggiunto da Silva, torna avanti con Sancho ma un autogol di Delaney allo scadere regala il pareggio alle Aquile. Nel posticipo di Lunedì, Wolfsburg ed Hoffeneim ne fanno uno a testa: Rudy per gli ospiti, Mehmedi per i biancoverdi di casa.
RISULTATI
Schalke 04-Magonza 2-1
Bayer Leverkusen-Union Berlino 2-0
Bayern Monaco-Colonia 4-0
Hertha Berlino-Paderborn 2-1
Friburgo-Augusta 1-1
Werder Brema-RB Lipsia 0-3
Borussia Mönchengladbach-Fortuna Düsseldorf 2-1
Eintracht Francoforte-Borussia Dortmund 2-2
Wolfsburg-Hoffenheim 1-1
CLASSIFICA
RB Lipsia 13
Bayern Monaco 11
Borussia Dortmund, Friburgo, Schalke 04, Borussia Mönchengladbach e Bayer Leverkusen 10
Wolfsburg 9
Eintracht Francoforte 7
Werder Brema 6
Augusta e Hoffenheim 5
Fortuna Düsseldorf, Union Berlino e Hertha Berlino 4
Colonia e Magonza 3
Paderborn 1
Così come abbiamo parlato di Paule Breitner, in occasione del suo compleanno, dobbiamo anche sentire la controparte, che lo scorso 11 Settembre ha spento 74 candeline. Anche in questo caso è inutile parlare dei successi, che conoscete meglio di me, e allora…
FRANZ BECKENBAUER E…
… LA FAMIGLIA
Franz nasce in Zugspitzstraße, nel quartiere operaio di Giesing, secondo figlio di Franz senior, un impiegato delle poste, e Frau Antonie. Nasce già con la camicia, perché la guerra è finita da qualche mese e da quel momento le cose in Germania non potranno che andare meglio. La sua educazione è improntata ad un rigido cattolicesimo (contrariamente a quanto molti credono, però, la Baviera non è interamente cattolica ma solo per poco più del 50%): da sempre praticante (almeno per quanto riguarda la messa domenicale), dichiarerà nell’Ottobre 2005 come l’incontro con Papa Ratzinger sia stata l’esperienza più importante di tutta la sua vita. Meno osservante nel corso degli anni, quando la sua vita sentimentale diventa un po’ ingarbugliata: sposato dal 1966 con Brigitte, dalla quale ha due figli (Stephan, deceduto nel 2015 a causa di un male incurabile e Michael), intrattiene una lunga relazione con la fotografa Diana Sandmann dal 1977 al 1988. Poi ha un successivo rapporto con una segretaria del Bayern dal quale nasce un altro figlio. Brigitte ne ha abbastanza e divorzia da lui nel 1990: Franz si risposa con Sybille, madre di Thomas, dalla quale a sua volta divorzia nel 2004. L’ultimo matrimonio è quello attuale, datato 2006, con Heidi Burmester dal quale nascono Francessca (non è un refuso) e Noel. Dopo i primi guadagni da calciatore si trasferisce a Grünwald nel 1970 poi, nel 1982, in Austria dove vive tutt’oggi. Nel 2006 la zecca austriaca gli ha dedicato il francobollo da 75 centesimi, utilizzando come immagine il disegno di Andy Warhol ai tempi del Cosmos.
… IL BAYERN
Il calcio è importante in famiglia e sia Franz che il fratello maggiore Walter seguono le orme di zio Alfons, centravanti della nazionale dei lavoratori (della quale ho scoperto l’esistenza scrivendo n.d.r.). Giocano entrambi nello SC München 06 ma il TSV 1860 ha già messo gli occhi sul piccolo Franz, di ruolo centravanti. Poi il fattaccio: durante la finale di un torneo giovanile, proprio contro i Leoncini, si scatena una mini-rissa e il biancazzurro Gerhard König atterra Franz con un pugno. Il giovanotto non vorrà più saperne di felini & affini e capeggia uno sparuto drappello di coetanei che si reca alla sede del Bayern per chiedere un provino. L’otterrà e sarà uno dei due prescelti. Dell’altro si sono persi nome e tracce.
… LA POLITICA
Non ha mai nascosto il suo fervente antimarxismo: “le due cose peggiori nella vita sono le malattie ed il comunismo”. Da cui la difficilissima convivenza con il maoista Breitner. Viene soprannominato Schwarz Franz proprio in contrapposizione al baffuto tuttocampista. Tuttavia il suo stile sobrio e super-partes non lo ha mai portato a sbilanciarsi a favore di un candidato in particolare o ad intromettersi nelle faccende di governo, nemmeno per una semplice opinione. Pur venerato come un semi-dio in terra di Bavaria, ha preferito restare a latere senza scoprirsi eccessivamente. È notorio, tuttavia, che abbia sempre parteggiato per la CDU.
… IL KAISER
Nel 1968 è a Vienna per un’amichevole del Bayern. Il fotografo austriaco Herbert Hofer gli chiede di posare vicino ad un busto dell’imperatore Francesco I. L’idea è di accostare in metafora il nome ed il titolo all’eleganza e l’autorità di Franz in campo. Ci pensa subito il giornalista Sepp Graf sulle colonne del Frankfurter Allgemeine: Franz Beckenbauer diventa per il mondo intero “Kaiser Franz”.
… I COMPAGNI
Non quelli del partito comunista, come già precisato, ma quelli di squadra. Leader nato, trascina quasi tutto lo spogliatoio con lui ad eccezione di Paule Breitner ed Uli Hoeness, che lo digeriscono come una peperonata a mezzanotte. Il suo fido scudiero è Katsche Schwarzenbeck, come Uldino lo fu per Attila. Hans-Georg conosce bene il suo ruolo, sa che onore e gloria andranno sempre al Kaiser e si attiene rigorosamente al suo compito, non solo in campo ma anche fuori: spesso, avvicinato dai giornalisti per essere intervistato, risponderà “chiedete a Franz”. Gli ruba la scena una volta sola, a Bruxelles, quando l’orologio corre e non se ne può proprio fare a meno. Se per Katsche è un modello, Franz, dal canto suo, ne ha un rispetto ed una stima incommensurabili anche se, nella sua austerità, non lo dà a vedere più di tanto e comprende appieno la difficolta e l’importanza del suo lavoro. Confederations Cup 2005, Brasile-Germania. Adriano, in forma smagliante, sta facendo impazzire la difesa tedesca che non riesce a sbarrargli la strada. Ai microfoni della ZDF, Franz commenta: “stasera potrebbe fermarlo solo Schwarzenbeck”.
… I MEDIA
Se Breitner costituisce il fantasista, Franz è lo stile. Quello stile che in Teutonia ha sempre il suo perché. Rasato di fresco, ordinatissimo, pare elegante e profumato persino a gara appena conclusa, si esprime con un linguaggio forbito e – parrebbe incredibile – il suo accento bavarese traspare solo un po’ (peggiorerà con gli anni): i media lo adorano e fanno a gara per averlo. La Knorr gli fa pubblicizzare le sue famose minestre pronte: “Kraft in den Teller, Knorr auf den Tisch”. Ed è boom di vendite. Non si può parlare esattamente di boom ma di un onorevole 31° posto in classifica per quanto riguarda “Gute Freunde kann niemand trennen auf”, l’unico singolo del Kaiser cantante. Meglio in campo.
… L’IMPEGNO SOCIALE
Non certo indifferente ai problemi dei meno fortunati, crea addirittura una fondazione che porta il suo nome e che opera nei campi più svariati, con particolare attenzione alle disabilità. Attiva più che mai anche ai giorni nostri, potete trovare più informazioni su www.franz-beckenbauer-stiftung.de
Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE! o scrivere a fussballbitte@mail.de
Friedl25
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