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Servus, Freunde!

Colpi di scena in serie in Bundesliga questa settimana. Nell’anticipo di venerdì un rigore di Hennings porta in vantaggio il Fortuna Düsseldorf a Berlino ma prima del riposo l’Hertha ha già ribaltato il punteggio con Ibisevic e Dilrosun e Darida chiuderà il match nella ripresa. L’Hoffenheim sbanca Monaco con la doppietta di Adamyan, inframmezzata dal temporaneo pareggio di Lewandowski, ma non ne approfitta nessuno: Leverkusen e Lipsia si dividono la posta con le reti di Volland e Nkunku, lo Schalke 04, avanti con Serdar, si fa raggiungere a tempo scaduto dal Colonia con il gol di Hector mentre a Friburgo il Dortmund passa con Witsel, viene ripreso da Waldschmidt, torna a condurre con Hakimi ma gli è fatale l’autogol di Akanji all’ultimo minuto. Il Magonza espugna Paderborn con Quaison ed un rigore di Brosinski e non serve la rete di Zolinski ai padroni di casa. Il Wolfsburg piega la matricola Union con Weghorst e a Francoforte succede di tutto: Werder in vantaggio con Klaaseen nella prima frazione, Rode e Silva riportano le Aquile avanti ma un rigore di Rashica nel recupero segna il definitivo pari. Sorride e guarda tutti dall’alto della classifica il Borussia Mönchengladbach che travolge l’Augusta con Zakaria, doppietta di Herrmann, Pléa ed Embolo: di Niederlechner il punto della bandiera per gli ospiti.

 

RISULTATI

Hertha Berlino-Fortuna Düsseldorf 3-1

Bayer Leverkusen-RB Lipsia 1-1

Bayern Monaco-Hoffenheim 1-2

Paderborn-Magonza 1-2

Friburgo-Borussia Dortmund 2-2

Schalke 04-Colonia 1-1

Borussia Mönchengladbach-Augusta 5-1

Wolfsburg-Union Berlino 1-0

Eintracht Francoforte-Werder Brema 2-2

 

CLASSIFICA

Borussia Mönchengladbach 16

Wolfsburg 15

Bayern Monaco, Friburgo, RB Lipsia, Schalke 04 e Bayer Leverkusen 14

Borussia Dortmund 12

Eintracht Francoforte 11

Hertha Berlino 10

Werder Brema e Hoffenheim 8

Magonza 5

Fortuna Düsseldorf, Union Berlino e Colonia 4

Paderborn 1

 

Sono diverse le coppie di gemelli nello sport. In alcune il divario era piuttosto metto, come nbel caso dei marciatori italiani Giorgio e Maurizio Damilano, con il secondo che quasi sempre in gara dava le spalle al fratello. In altre c’era più equilibrio, ad esempio gli sciatori statunitensi Steve e Phil Mahre che ottennero circa gli stessi successi sulle piste innevate. Altre ancora egualmente sfortunate, si pensi ai calciatori olandesi Willy e René van de Kerkhof che per ben due edizioni di fila si videro soffiare l’alloro iridato all’ultimo atto. Una coppia di gemelli famosi, dunque, non poteva mancare in Germania. Infatti il 24 Marzo 1949 vengono alla luce, a Mönchengladbach, i gemelli Erwin ed Helmut Kremers.

Gemelli anche sportivamente, fanno una carriera parallela: crescono nel Borussia della loro città, vengono ceduti ai Kickers di Offenbach nel 1969 ed infine allo Schalke 04 nel 1971 con il quale troveranno finalmente la loro dimensione. Stessi trofei, ovviamente, anche se pochini: una DFB-Pokal con i Kickers nel 1970 ed un’altra, con lo Schalke, due anni dopo.

Le cose però vanno diversamente in nazionale: Schön pare meno sensibile alla necessità dei due fratelli di stare sempre insieme ed opta per convocare prima Erwin che debutta il 26 Maggio 1972 in un convincente 4-1 contro l’URSS. Decide quindi di portarlo in Belgio dove lo schiera in entrambe le gare, cosa che gli vale il titolo di campione europeo.

Non è dato sapere se Helmut ci rimanga male ma arriva anche il suo momento perché il Trainer lo porta in panca per un’amichevole contro l’Austria, il 10 ottobre 1973 ad Hannover – che è già un vantaggio perché almeno non deve guardare il fratello alla TV – ma il destino gioca a suo favore: all’11° si rompe Jupp Kapellmann ed il ricongiungimento familiare si completa. E fuziona, perché gli Austriaci ne prendono 4 e a quel punto la strada è spianata: c’è un mondiale da giocare in casa ed i due gemelli sognano già una cameretta tutta loro, in ritiro. Invece…

Mancano 5 minuti alla fine del campionato 1973-74: i Königsblauen erano scesi in campo al Betzenberg con una labilissima speranza di agganciare ancora un posto UEFA ma ora il risultato è 4-0 per i Diavoli che, addirittura, li scavalcano in classifica. Erwin perde la testa e si rivolge all’arbitro apostrofandolo come “blöde Sau” (stupido maiale). Il signor Klauser, della sezione di Vaterstetten, finge di non sentire così Erwin ripete l’insulto ma la giacchetta nera, pur avendo udito benissimo, lo grazia per la seconda volta. Il biondone vuol esser certo che le sue parole lascino un segno e si avvicina: “noch einmal für Doofe: Sie sind eine blöde Sau!“ (“ancora una volta, imbecille: Lei è uno stupido maiale!”). Il direttore di gara, a quel punto, non può fare a meno di estrarre il cartellino rosso, un rosso che costerà caro all’attaccante renano perché la DFB porrà il veto alla sua convocazione per il mondiale di casa: ci andrà solo Helmut, che diventerà campione senza mai giocare. Erwin chiude nel 1980, allo Schalke, Helmut fa ancora un anno ai Rot-Weiß Essen e tenta l’avventura americana con i Calgary Boomers: si ritirerà un anno dopo.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE! o scrivere a fussballbitte@mail.de

Friedl25

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