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Servus, Freunde!

Mantiene la testa il Borussia Mönchengladbach di Marco Rose che si impone in casa sul Friburgo: Fohlen avanti con Thuram ma ripresi immediatamente da Schmidt poi, nella ripresa, Embolo ed Hermann, accorcia Höler ma ancora Embolo fissa il punteggio finale. A Paderborn il RB Lipsia è gia avanti di tre reti dopo poco meno di mezz’ora, grazie ai gol di Schick, Sabitzer e Werner, il Paderborn reagisce nella seconda frazione con Mamba e Gjasula ma non basta: i Tori restano saldi al secondo posto. Lo Schalke, in vantaggio con Raman e ripreso da Ingvartsen, ha ragione dell’Union Berlino solo nei minuti finali con Serdar mentre il Bayern Monaco cade in casa contro il Leverkusen: Bailey trafigge i Bullen in contropiede Thomas Müller pareggia ma lo stesso Bailey un minuto dopo va ancora a segno e il punteggio non cambierà più nonostante l’espulsione di Tah nel finale. Non basta Jürgen Klinsmann in panchina all’Hertha Berlino: l’uno-due del Dortmund con Sancho e Hazard fa bottino pieno e alla Vecchia Signora non basta la rete di Darida. Hoffenheim e Fortuna Düsseldorf si dividono la posta: a Kramaric risponde Hennings allo scadere e così è anche tra Colonia ed Augusta grazie ai gol di Niederlechner per gli ospiti e Cordoba per i Caproni. Colpaccio del Werder Brema in quel di Wolfsburg: anseatici in vantaggio con Rashica, ripresi da Weghorst ed ancora avanti con Bittencourt, riequilibra William nella ripresa ma nuovamente Rashica in chiusura regala la vittoria alla banda di Kohfeldt che salva la propria panchina. Nel posticipo di Lunedì il Magonza ha la meglio sull’Eintracht Francoforte che si porta avanti con Hinteregger ma cede, nella seconda frazione, alle marcature di Onisiwo e Szalai.

 

RISULTATI

Schalke 04-Union Berlino 2-1

Hoffenheim-Fortuna Düsseldorf 1-1

Hertha Berlino-Borussia Dortmund 1-2

Colonia-Augusta 1-1

Paderborn-RB Lipsia 2-3

Bayern Monaco-Bayer Leverkusen 1-2

Borussia Mönchengladbach-Friburgo 4-2

Wolfsburg-Werder Brema 2-3

Magonza-Eintracht Francoforte 2-1

 

CLASSIFICA

Borussia Mönchengladbach 28

RB Lipsia 27

Schalke 04 25

Bayern Monaco 24

Borussia Dortmund 23

Friburgo e Bayer Leverkusen 22

Hoffenheim 21

Wolfsburg 20

Eintracht Francoforte 17

Union Berlino 16

Magonza 15

Werder Brema e Augusta 14

Fortuna Düsseldorf 12

Hertha Berlino 11

Colonia 8

Paderborn 5

 

È difficile, soprattutto per i più giovani, pensare al calcio come ad uno sport nato nella seconda metà dell’800. Già alcuni giocatori-leggenda sembrano così distanti nel tempo, figuriamoci i veri pionieri di questo sport. Come in Italia fu per Meazza e Piola anche la Germania ha avuto i suoi precursori…

Adolf Jäger nasce ad Altona, un distretto di Amburgo, il 31 Marzo 1889.

Attaccante, cresce nell’Union Altona 03 per il quale gioca anche a Schlagball (un curioso sport vagamente simile al baseball ed ai tempi molto popolare) fino a quando, il giorno di Natale del 1907, viene chiamato dall’Altonaer 1893 per un provino contro gli olandesi del Dordrecht FV: si toglierà quella maglia solo vent’anni dopo. Considerato il primo vero idolo del calcio tedesco, su di lui fioriscono un breve una quantità di leggende, alcune delle quali effettivamente improbabili, ma il ragazzo ha grandi qualità: tocco di palla felpato, dribbling ubriacante e tiro fulmineo ma, soprattutto, intelligenza tattica fuori dal comune, che gli fa capire in anticipo dove andrà la palla.

In campo non si risparmia: torna spesso a dar man forte al reparto arretrato ed è il precursore assoluto dei giocatori a tutto campo. Con il suo club le soddisfazioni sono poche, solo due campionati della Germania del nord, seguiti da relative sonore scoppole al torneo finale: 7-0 dal Viktoria Berlino nel 1909 e 4-1 ai supplementari dal Duisburger nel 1914. Le vittorie arrivano con la Kronprinzenpokal, conquistata due volte nel 1914 e 1917 a cui si aggiunge la prima Bundespokal nel 1919: disputerà 26 gare nella manifestazione segnando 35 reti. Debutta con la Mannschaft il 7 Giugno 1908, al Cricketerplatz di Vienna nella sconfitta per 3-2 contro l’Austria, segnando al 28° il punto del 2-1 per i tedeschi: disputa 18 gare in tutto, di cui 10 da capitano, tra il 1908 ed il 1924, andando a rete 11 volte. Subito dopo la prima guerra mondiale apre un negozio di sigari all’angolo Schulterblatt/Hamburger Straße (oggi Max-Brauer-Allee), poi, con un compagno di squadra, un negozio di abbigliamento maschile (Jäger & Koch) vicino al municipio. Nel 1927 viene insignito del distintivo dell’Aquila, massimo riconoscimento per uno sportivo tedesco: Nerz lo definisce “uno dei più grandi geni del calcio tedesco, precursore del gioco moderno”. Sposato e padre di un figlio, rimane ucciso sotto un bombardamento il 21 Novembre 1944. A lui è dedicato lo stadio di Altona.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

 

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