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Servus, Freunde!

Suda le proverbiali sette camicie il Bayern Monaco per aver ragione del fanalino di coda Paderborn, che nonostante buon gioco ed individualità non si schioda dal fondo della graduatoria: apre Gnabry ma sul finire della prima frazione Srbeny riequilbra il punteggio, Lewandowski porta di nuovo il Bayern avanti nella ripresa ma Michel lo riagguanta poco dopo, è quindi ancora il polacco a trovare il gol partita allo scadere. Il RB Lipsia maramaldeggia a Gelsenkirchen con le reti di Sabitzer, Werner, Halstenberg, Angeliño e Forsberg e – con identico punteggio – il Colonia espugna Berlino grazie alle doppiette di Cordoba e Kainz cui si aggiunge il gol di Uth. Il Dortmund fa bottino pieno a Brema, inguaiando i locali: vanno a segno Zagadou e Håland. Il Borussia Mönchengladbach, in vantaggio con Ginter, viene raggiunto nel recupero dall’attaccante dell’Hoffenheim Lucas Ribeiro mentre le marcature di Hoffmann e Thommy permettono al Fortuna Düsseldorf di imporsi a Friburgo. Bayer Leverkusen all’inglese sull’Augusta con Diaby e Amiri e a Wolfsburg il Magonza viene travolto da una doppietta di Steffen ed i gol di Brekalo e Gerhardt. Vittoria esterna anche per l’Union Berlino alla Commerzbank-Arena di Francoforte: capitolini avanti con Andersson, poi un autogol per parte, con Ndicka che infila la sua porta e Hübner che lo imita regalando il punto della bandiera ai padroni di casa.

Durante Bayern Monaco-Paderborn purtroppo – si è saputo in seguito – è accaduta una tragedia: la nipotina di soli 14 mesi di Streli Mamba, attaccante del Paderborn, è rimasta vittima di un collasso sugli spalti e a nulla è servita la disperata corsa dell’ambulanza in ospedale, dove la piccola è giunta senza vita.

 

RISULTATI

Bayern Monaco-Paderborn 3-2

Borussia Mönchengladbach-Hoffenheim 1-1

Werder Brema-Borussia Dortmund 0-2

Hertha Berlino-Colonia 0-5

Friburgo-Fortuna Düsseldorf 0-2

Schalke 04-RB Lipsia 0-5

Bayer Leverkusen-Augusta 2-0

Wolfsburg-Magonza 4-0

Eintracht Francoforte-Union Berlino 1-2

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 49

RB Lipsia 48

Borussia Dortmund 45

Borussia Mönchengladbach* e Bayer Leverkusen 43

Schalke 04 36

Wolfsburg e Hoffenheim 34

Friburgo 33

Union Berlino 29

Eintracht Francoforte 28

Augusta 27

Hertha Berlino e Colonia* 26

Magonza 22

Fortuna Düsseldorf 20

Werder Brema 17

Paderborn 16

* una partita in meno

 

Ci sono atleti che nonostante ottime doti tecniche hanno la carriera – e, più in generale, la vita stessa – segnata dalla sfortuna.

È il caso di Bernd Jakubowski, che nasce a Rostock, il 10 Dicembre 1952.

Portiere, cresce nell’Empor Rostock per passare all’Hansa nel 1965.

Debutta in nazionale juniores il 25 Maggio 1970 nel pareggio per 1-1 contro l’Olanda e il 2 Ottobre dell’anno seguente esordisce in Oberliga, sostituendo l’infortunato Dieter Schneider nella gara esterna contro lo Stahl Riesa. Dopo alcune stagioni in cui si divide tra prima e seconda squadra, passa, nel 1976, alla Dynamo Dresda dove vince il titolo come riserva di Claus Boden e si ripete l’anno successivo giocando 18 volte da titolare. Nel 1979/80 il posto diventa stabilmente suo e a fine campionato partirà per Montreal con la rappresentativa della DDR: sarà argento ma lui verrà impiegato solo nella vittoria per 5-0 contro la Siria, lasciando il posto in tutte le altre gare a Bodo Rudwaleit.

Tre trionfi in FDGB-Pokal, tutti contro gli odiati berlinesi del ministro per la sicurezza Erich Mielke che monopolizzano il campionato: nel 1982 ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, nel 1984 per 2-1 e nel 1985 per 3-2. Poca fortuna davvero anche in Europa. Dopo non essere mai andato oltre gli ottavi di finale in Coppa UEFA – eliminato da Stoccarda, Standard Liegi e Feijenoord – anche la Coppa delle Coppe si rivela particolarmente ostica. Nel 1982 l’eliminazione (per la regola dei gol in trasferta) contro il B93 Copenaghen è quasi una beffa; nel 1985 ai quarti di finale, dopo aver battuto 3-0 in casa il Rapid Vienna, i Gialloneri crollano al St. Hanappi, dove già al termine primo tempo una doppietta di Peter Pacult e una rete di Leo Lainer hanno riequilibrato il risultato. Nella ripresa, un rigore di Toni Panenka (ne aveva sbagliato uno ad inizio gara) ed una rete dell’intramontabile Hans Krankl completano la rimonta estromettendo Bernd e compagni dalla competizione.

Ma il 19 Marzo 1986, ritorno della gara contro il Bayern Uerdingen, è il giorno nero della sua carriera. Chiamati a difendere il 2-0 dell’andata, gli Ossies sono in vantaggio per 3-1 quando, poco prima del riposo, Bernd si scontra con Wolfgang Funkel. Resta in campo per i rimanenti minuti nonostante il forte dolore ma negli spogliatoi il medico della Dynamo non ha dubbi: la spalla è rotta e lui non può proseguire la gara. Lascia a malincuore il suo posto a Jens Ramme che nella ripresa subirà sei reti (cfr. MONDAY NIGHT – Das Wunder von Grotenburg) vanificando incredibilmente il momentaneo vantaggio complessivo di 5-1. C’è di peggio: la lesione alla spalla è più grave del previsto e i 45′ del Grotenburg sono stati i suoi ultimi da calciatore. Si dedica all’insegnamento dell’educazione fisica e in seguito diviene preparatore dei portieri nel settore giovanile della Dynamo. Crollato il muro, apre un centro benessere che gestisce dal 1995 al 1999 poi torna a Dresda in qualità di direttore sportivo ma nel 2001 gli viene diagnosticato un cancro al quale si arrende il 25 Luglio 2007.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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