Calcio
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Servus, Freunde!
Il Bayern ha ragione dell’Eintracht Francoforte in maniera un po’ rocambolesca, andando in gol con Goretzka e Thomas Müller nel primo tempo e quando Lewandowski segna in apertura di ripresa sembra proprio finita ma una doppietta di Hinteregger in tre minuti, riapre la partita per le Aquile: Davies allunga ancora per i Bavaresi e una papera di Hinteregger, che devia alle spalle del proprio portiere un centro di Gnabry, sigilla il risultato finale. Il Borussia Mönchengladbach cede al Bayer Leverkusen sul terreno amico: Havertz per gli ospiti, pareggio di Thuram, poi ancora Havertz e Bender chiudono la gara. Dortmund cinico a Wolfsburg, che espugna con Guerreiro e Hakimi, mentre prende ossigeno il Werder che vince sul campo del Friburgo con un gol di Bittencourt. A Paderborn, Skov in apertura di gara porta in vantaggio l’Hoffenheim ma Srbeny riequilibra il match dopo pochi minuti. Senza storia il derby di Berlino: dopo una prima frazione sostanzialmente equilibrata, l’Hertha dilaga nella seconda metà con Ibišević, Lukébakio, Cunha e Boyata. Nei posticipi domenicali vittorie roboanti di Augusta a Gelsenkirchen (Löwen, Bazee e Córdova) e RB Lipsia a Magonza (tripletta di Werner, Poulsen e Sabitzer) mentre nel derby renano il Fortuna Düsseldorf si trova avanti di due lunghezze a Colonia grazie a Karaman e Thommy ma non basterà: Modeste e Cordoba troveranno le reti del pareggio negli ultimi due minuti.
RISULTATI
Hertha Berlino-Union Berlino 4-0
Borussia Mönchengladbach-Bayer Leverkusen 1-3
Wolfsburg-Borussia Dortmund 0-2
Friburgo-Werder Brema 0-1
Paderborn-Hoffenheim 1-1
Bayern Monaco-Eintracht Francoforte 5-2
Schalke 04-Augusta 0-3
Magonza-RB Lipsia 0-5
Colonia-Fortuna Düsseldorf 2-2
CLASSIFICA
Bayern Monaco 61
Borussia Dortmund 57
RB Lipsia 54
Bayer Leverkusen 53
Borussia Mönchengladbach 52
Wolfsburg 39
Schalke 04 e Friburgo 37
Hoffenheim 36
Colonia e Hertha Berlino 34
Augusta e Union Berlino 30
Eintracht Francoforte* 28
Magonza 27
Fortuna Düsseldorf 24
Werder Brema* 21
Paderborn 18
* una partita in meno
In ogni parte del mondo ci sono squadre che hanno conosciuto tempi d’oro per finire poi, ai giorni nostri, nelle categorie inferiori e in Germania la riunificazione contribuì non poco a fare sprofondare nel baratro più di un sodalizio, soprattutto tra quelli provenienti da est. Questi club, tuttavia, mantengono intatta la propria tradizione e le proprie bandiere come se quei fasti non fossero mai finiti e ci sono giocatori che quando passano per le strade della propria città vengono ancora riveriti come veri idoli.
È il caso di Jürgen Heun che nasce a Günthersleben il 26 Maggio 1958.
Attaccante, cresce nella squadra della sua città per essere prelevato a soli 10 anni dai Rot-Weiß Erfurt.
Sembra un predestinato: debutta in Oberliga il 4 Settembre 1976, rilevando Jörg Hornik al 78°, e dopo due minuti segna il gol che chiude la gara contro il Magdeburgo di Streich, Sparwaßer e Hoffmann.
Una vita tranquilla per il ragazzino, che fa gol, non a grappoli ma li fa: resterà in biancorosso per l’intera carriera navigando tranquillamente a centro classifica per undici anni e vincendo il titolo di capocannoniere nel 1982 con 19 reti, in coabitazione col difensore-goleador Rüdiger Schnuphase.
Un solo acuto in coppa nazionale, la finale del 1980 contro il CZJ: in vantaggio con Romstedt al 40°, i Rot-Weiß vengono riagganciati a 9′ dal termine da Raab ma nei primi minuti dei supplementari subisco un terribile uno-due ad opera di Kurbjuweit e Sengewald lasciando la FDGB-Pokal agli ottici.
Non passa inosservato a Buschner, che lo fa esordire il 7 Maggio 1980, nel 2-2 contro l’URSS a Rostock: alla fine saranno 17 gare e 4 reti con la Blautrikot.
Nel 1988 l’Erfurt ha una pericolosa flessione e si salva per soli due centri in più nelle differenza reti: Jürgen ci mette del suo, andando a segno 16 volte, solo tre in meno del solito Schnuphase, e contribuendo in maniera decisiva alla permanenza in Oberliga.
Anche il 1989 ed il 1990 vedono due salvezze sofferte ma all’ultimo anno, quando l’Oberliga serve per decidere chi resterà nel calcio che conta, i turingi si svegliano e colgono un brillante terzo posto che significa Zweite Liga e coppa UEFA per la stagione a venire.
Dureranno entrambe poco. La seconda divisione si chiude con un ultimo posto e in Europa, dopo aver eliminato il Groninga con un doppio 1-0, Jürgen e compagni cedono ai futuri campioni dell’Ajax (1-2 e 0-3) abbandonando il torneo ai sedicesimi: quella gara – giocata a Düsseldorf per le intemperanze della tifoseria olandese nel turno precedente e conseguente squalifica del campo – sarà l’ultimo atto calcistico della ormai scomparsa DDR.
Lascia nel 1993, dopo 400 partite e 131 reti con la maglia Rot-Weiß, 114 delle quali in Oberliga di cui è il decimo marcatore di sempre.
Intraprende la carriera di allenatore restando però confinato nelle serie minori: attualmente guida lo SpVgg Siebleben 06 in Landesklasse Turingia.
Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!
Friedl25
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