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Servus, Freunde!

A Monaco il piccolo Magonza spaventa i campioni d’Europa con Burkardt e Hack ma nella ripresa sul Karnivalsverein si abbattono Kimmich, Sane, Süle ed una doppietta di Lewandowski. A preoccupare il Trainer Flick è però la difesa: non era mai accaduto nella storia della Bundesliga che il Bayern subisse gol per otto gare di fila. Avanza solo il RB Lipsia che vince a Stoccarda con una rete di Olmo. Il Leverkusen cede a Francoforte: avanti con Amiri, le Aspirine si vedono raggiunte da Younes e si superano da sole con un’autorete di Tapsoba. Dortmund all’inglese – Akanji e Sancho – sul Wolfsburg, che scavalca in classifica mentre l’Union Berlino, corsaro a Brema con Becker e Awoniyi, conferma di voler frequentare i piani alti, quest’anno. Il Gladbach espugna Bielefeld con Embolo e il Friburgo ad Hoffenheim chiude la pratica nel primo tempo con Santamaria, Grifo ed un autogol di Adams: di Bebou il punto della bandiera per i padroni di casa. L’Augusta sbanca Colonia con Iago e l’Hertha Berlino con i gol di Guendouzi, Cordoba e Piątek inguaia seriamente lo Schalke 04, cui per il momento non pare aver giovato il cambio di trainer.

 

RISULTATI 14a GIORNATA

Hoffenheim-Friburgo 1-3

Eintracht Francoforte-Bayer Leverkusen 2-1

Colonia-Augusta 0-1

Werder Brema-Union Berlino 0-2

Arminia Bielefeld-Borussia Mönchengladbach 0-1

Hertha Berlino-Schalke 04 3-0

Stoccarda-RB Lipsia 0-1

Borussia Dortmund-Wolfsburg 2-0

Bayern Monaco-Magonza 5-2

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 33

RB Lipsia 31

Bayer Leverkusen 28

Borussia Dortmund 25

Union Berlino e Wolfsburg 24

Borussia Mönchengladbach 21

Eintracht Francoforte e Friburgo 20

Augusta 19

Stoccarda 18

Hertha Berlino 16

Hoffenheim 14

Werder Brema 14

Colonia 11

Arminia Bielefeld 10

Magonza 6

Schalke 04 4

 

5 Gennaio 1888

Nasce, a Karlsruhe, Fritz Förderer.

Centrocampista ambidestro, cresce nel Germania FC per passare al KFV con cui debutta nel 1906. Si capisce al volo che il ragazzino ha le stimmate del campione: dribbling ubriacante e tiro potentissimo sono le sue caratteristiche, che in breve lo fanno considerare uno dei più forti giocatori del suo tempo, e verrà definito dalla stampa “il mago della palla”. È anche il primo giocatore-icona di Germania, quello che finisce sui giornali, che compare come testimonial, che fa sognare i ragazzini.

Il 5 Aprile 1908, a Basilea, è uno degli undici tedeschi che, per la prima volta nella storia, rappresentano il proprio Paese su un campo da calcio, marcando il secondo gol, nella gara persa 5-3 contro la Svizzera e due settimane dopo è nuovamente schierato, a Berlino, contro i “maestri” inglesi mettendo a segno il punto della bandiera per la Mannschaft.

Il 15 Maggio 1910, mentre quella che diventerà rivale storica della Mannschaft – l’Italia – debutta sulla scena internazionale, lui va a vincere il campionato dell’Impero, battendo l’Holstein Kiel per 1-0 ai supplementari dopo una gara tiratissima. L’anno successivo cede in semifinale al VfB Lipsia e nel 1912 l’Holstein si prende la sua rivincita sconfiggendo i rossoneri all’ultimo atto ma per Fritz arriva il titolo di capocannoniere della fase finale con 6 reti.

Prende parte alla spedizione olimpica in terra di Svezia nel 1912 e scende in campo sia nel 16-0 alla Russia, infilando 4 volte la rete del malcapitato Favorsky (meglio di lui solo Fuchs, che ne fa dieci), sia nell 1-3 con l’Ungheria, segnando comunque l’unico gol dei Bianchi.

Chiude con la nazionale il 26 Ottobre 1913, sconfitto per 4-1 ad Amburgo dalla Danimarca: è andato a rete 10 volte in 11 partite.

Dopo la guerra si accasa al VfL Halle e cessa l’attività nel 1924 dedicandosi all’insegnamento dell’educazione fisica.

Dopo varie vicissitudini si spegne il 20 Dicembre 1952.

(la foto mostra la Nazionale Tedesca ai giochi olimpici di Stoccolma del 1912: Fritz Förderer è il primo in piedi a destra)

 

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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