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BUNDESLIGA NEWS &… OLDIES!

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Servus, Freunde!

Il Dortmund fa tremare il Bayern e dopo dieci minuti, all’Allianz Arena, e già avanti grazie alla doppietta di Håland ma i Bullen non si scompongono e prima del riposo Lewandowski riequilibra il match, che i bavaresi si aggiudicheranno nel finale per mano di Goretzka ed ancora dello scatenato polacco. Il RB Lipsia sbanca Friburgo con Nkunku, Sørloth e Forsberg mentre il Wolfsburg cade ad Hoffenheim: a Baumgartner risponde Weghorst ma la rete di Kramaric sarà determinante. L’Eintrach Francoforte si ferma in casa contro lo Stoccarda – al vantaggio ospite di Kalajdžic risponde subito Kostic – ed il Leverkusen è corsaro a Mönchengladbach con un gol di Schick. L’Union Berlino impatta a reti bianche a Bielefeld, i cugini dell’Hertha, invece, opposti all’Augusta, ribaltano l’iniziale marcatura di Bénes con Piątek e Lukebakio. Colonia e Werder Brema si dividono la posta: passano prima gli anseatici con Sargent ma vengono raggiunti da Hector. Infine, il nulla di fatto tra le ultime della classe, Schalke e Magonza, pare non servire a nessuna delle due.

 

RISULTATI 24a GIORNATA

Schalke 04-Magonza 0-0

Borussia Mönchengladbach-Bayer Leverkusen 0-1

Hoffenheim-Wolfsburg 2-1

Friburgo-RB Lipsia 0-3

Eintracht Francoforte-Stoccarda 1-1

Hertha Berlino-Augusta 2-1

Bayern Monaco-Borussia Dortmund 4-2

Colonia-Werder Brema 1-1

Arminia Bielefeld-Union Berlino 0-0

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 55

RB Lipsia 53

Wolfsburg 45

Eintracht Francoforte 44

Bayer Leverkusen 40

Borussia Dortmund 39

Union Berlino 35

Friburgo 34

Stoccarda e Borussia Mönchengladbach 33

Hoffenheim 30

Werder Brema* 27

Augusta 26

Colonia 22

Hertha Berlino 21

Arminia Bielefeld* 19

Magonza 18

Schalke 04 10

*= una partita in meno

 

11 Marzo 1912

Nasce Küppersteg, oggi parte del comune di Leverkusen, Paul Janes.

Considerato uno dei più grandi difensori tedeschi di tutti i tempi, inizia undicenne nello Jahn Küppersteg mentre impara il mestiere di muratore. Alcuni anni dopo in un torneo aziendale è notato da un dirigente del Fortuna Düsseldorf che lo porta in biancorosso.

Debutta a 19 anni e conquista subito il torneo Westdeutscher ma la corsa alla Viktoria si arresta al primo turno contro un coriaceo Eintracht Francoforte che la spunta all’ultimo minuto dei tempi supplementari.

La sua classe è cristallina e si distingue per senso della posizione e per il tiro potente e preciso. È un uomo schivo e modesto ed in una delle poche interviste rilasciate afferma che “il tempismo è fondamentale per superare l’avversario di testa”, così come, interrogato sui suoi micidiali calci di punizione, sostiene che “il buco nel muro (la barriera) si deve vedere”.

Matthias Mauritz, altro indimenticato campione biancorosso, ricorda come “Paul colpì la traversa e la palla ricadde oltre la linea di metà campo”: di certo un’iperbole ma che rende l’idea della popolarità del personaggio. L’esordio in nazionale avviene il 30 Ottobre 1932 a Budapest nella sconfitta per 2-1 contro l’Ungheria ma passerà più di un anno prima che venga richiamato. Nel 1933 il trionfo in campionato, contro lo Schalke 04 (3-0) e sarà finale anche tre anni dopo ma, stavolta saranno i giocattolai di Norimberga ad aggiudicarsela per 2-1.

Arriva il mondiale italiano e Paul gioca l’esordio contro il Belgio e la finalina contro l’Austria ma non viene chiamato per le olimpiadi di casa. Fa coppia con Reinhold Münzenberg nel Breslau Elf che scofigge la Danimarca per 8-0 e la loro prova è talmente convincente da essere convocati per la rappresentativa dell’Europa occidentale che deve sfidare quella dell’Europa centrale ma non scenderà in campo a causa di un infortunio. Gioca lo sciagurato mondiale francese: la sua 71a ed ultima apparizione in maglia bianca è il 22 Novembre 1942, a Bratislava contro la Slovacchia (5-2), un record che verrà superato solo da Uwe Seeler nel 1970.

La guerra lo costringe a spostarsi dalla sua città: spedito ad Amburgo, viene impiegato come bagnino (pur non sapendo nuotare…) e si accasa all’HSV ma torna al suo Fortuna a conflitto terminato e aiuta la ricostruzione della società. Lo ferma solo una brutta frattura ad un piede nel 1951: ha 39 anni e tenta la carriera di allenatore con risultati non all’altezza della sua fama. Tra le compagini da lui dirette il Fortuna Düsseldorf stesso, l’Eintracht Trier, lo SV Baesweiler 09 ed il TSG Vohwinkel 80.

Si ritira sempre più a vita privata, mostrandosi in pubblico solo in occasione di qualche compleanno, e nel 1972 il Fortuna gli conferisce il distintivo d’oro e diamanti. Trascorre i suoi ultimi anni a Monheim an Rhein fino alla mattina di Venerdì 12 Giugno 1987 quando sale sul tram, di ritorno da una colazione e prende posto su un sedile ma un infarto gli è fatale. Giunto al capolinea, il manovratore tenta di svegliare quell’anziano signore ma si accorge in breve che si è addormentato per sempre. Tre anni dopo gli viene dedicato lo stadio a Flinger-Broich dove la sua squadra ha giocato le gare casalinghe dal 1930 al 1972 e dove giocherà nuovamente tra il 2002 ed il 2005.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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