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Calcio

CALCIAMONDO – Così lontano, così vicino – 2 Ott

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Ancora una volta il Nostro Emanuele (che potete continuare a leggere sul suo blog quotidiano “La Bottega del calciofilo) ci porta all’estero, in Inghilterra per raccontarci una storia…di casa Nostra. Buona lettura.





Il titolo di questa puntata di Calciamondo potrebbe essere “Così lontano, così vicino”. No, non si parla di cinema o di Wenders.

Lontano perché parliamo di Inghilterra; vicino perché il protagonista è un calciatore italiano.  

 

Raffaele De Vita è nato nel 1987 a Roma. Inizia a giocare nelle giovanili del Blackburn Rovers; da lì passa al Livingston, in Scozia, dove gioca per tre stagioni.

Nel 2011 il ritorno in Inghilterra con lo Swindon Town in League Two (la nostra Seconda Divisione Lega Pro, ex C2 per intenderci). Alla guida dello Swindon c’è Paolo Di Canio: la coppia italiana conquista la promozione in League One e l’anno successivo completa il doppio salto in avanti. E’ Championship (Serie B), con Raffaele uomo di fantasia del centrocampo.

Quest’anno passa al Bradford City, in League One, per una nuova avventura inglese.

 

Voglio portarvi nel calcio inglese più verace. Non si parla di Chelsea o Manchester United, di italiani che partono allettati da contratti milionari e dalla musichetta della Champions League suonata all’Old Trafford; si parla di un ragazzo che parte da Roma per andare a giocare nei campi inglesi di provincia.

Per amore del calcio. Quello vero.

 

“Al Bradford sta andando molto bene, – racconta Raffaele – ambientarsi è stato davvero facile anche grazie al tipo di gruppo che ho trovato. Mi hanno tutti accolto benissimo e fatto subito sentire a mio agio”.

Del resto lui è un veterano del calcio britannico, come vi ho appena raccontato: “In Inghilterra mi sento a casa, ormai sono undici anni che vivo qui e non riuscirei a vedermi giocare a calcio in un’altra nazione”.

 

Nessuna nostalgia insomma. E meno male che gli italiani sono il popolo dei mammoni!

Quello che fa la differenza, che fa innamorare chi arriva a giocare a calcio in Inghilterra è proprio il modo totalmente diverso di vivere questo sport.

“La differenza tra il calcio inglese e quello italiano è il modo in cui viene vissuto. Lo stadio è ancora considerato un luogo in cui potersi godere uno spettacolo. Anche nell’equivalente della nostra Serie C gli stadi sono sempre pieni e i tifosi seguono le proprie squadre ovunque”. Passione sanguigna, odore di erba appena tagliata: football allo stato più puro del termine!

“In Italia – propone De Vita –  sarebbe bello portare proprio questo spirito con cui si vive il calcio. Inoltre dall’Inghilterra prenderei il livello delle strutture presenti in tutte le categorie, dalla Premier alla League Two”. Proprio la carenza delle infrastrutture per il calcio, da noi, “è uno dei motivi per cui la gente la domenica preferisce stare a casa invece che andare allo stadio!”.

 

Dopo aver fatto un’analisi su come funziona il calcio inglese di provincia, parliamo con Raffaele De Vita dei suoi obiettivi e dei suoi progetti futuri.

“Il mio obiettivo è sempre quello di giocare a un livello più alto possibile. Spero un giorno di poter giocare in Championship, una lega che considero la migliore tra le seconde leghe europee. La squadra punta anche quest’anno a fare un gran campionato e ad arrivare almeno ai playoff per salire in Championship. Il campionato è molto competitivo e ci sono tante società con grandi tradizioni che punteranno alla promozione, ma penso che anche noi potremo dire la nostra”.

 

Te lo auguro con tutto il cuore, Raffaele. Forse non sentirai la musica della Champions all’Old Trafford, ma i cori della gente sugli spalti, le sciarpe colorate e quel profumo di football non ti mancheranno mai.

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