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Calcio

CALCIAMONDO – Vietnam – 18 Set

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Ecco ancora una straordinaria storia del Nostro amico Emanuele Giulianelli, che potete continuare a leggere nel suo “daily blog” che trovate nel  www.labottegadelcalciofilo.com. Buona lettura a tutti.


Nel mio giro per il mondo intorno a un pallone oggi faccio tappa nel Sud-est asiatico, più precisamente in Vietnam.

La nazionale attualmente occupa il 153esimo posto nel ranking FIFA, il 27esimo in Asia: peggio delle Maldive, appena sopra l’India. Il suo miglior risultato lo ha ottenuto nel 1998 arrivando all’84esimo posto, quando fu finalista nell’ASEAN Football Championship perdendo 1-0 contro Singapore.

Nella Coppa d’Asia, invece, ha raggiunto i quarti di finale nel 2007, nell’unica edizione alla quale è riuscito a partecipare (come uno dei Paesi organizzatori).

I calciatori della nazionale militano tutti in squadre vietnamite, tranne Lê Công Vinh che gioca con il Consolade Sapporo, in Giappone, e Michal Nguyễn, difensore del Banik Most, nella seconda divisione della Repubblica Ceca.

 

Per conoscere il calcio vietnamita, emergente come il Paese stesso, ho incontrato Ivan Zoric, giovane direttore marketing e coordinatore delle comunicazioni dell’ Ho Chi Minh City Football Club. Nella sua esperienza di manager calcistico giramondo, Ivan è partito dall’originaria Vojvodina, in Serbia, lavorando per la Dinamo Pančevo, la squadra della sua città. Da lì è partito per l’Uganda, con lo Sports Club Victoria University di Kampala e dal 2013 è in Vietnam.

 

Cosa puoi raccontarmi del calcio in Vietnam? E’ uno sport seguito?

“Non conosco il seguito nel nord, ma nel sud del Vietnam, il calcio non è uno sport che ha seguito nelle partite di campionato. Il calcio è lo sport numero uno nel Paese, ma le gare del nostro campionato non sono popolari come la Premier League o la Liga”.

 

Qual è il livello del campionato?

“Sicuramente non può essere messo a confronto con quelli delle leghe europee, ma nella regione è uno dei campionati top”.

 

Come sei arrivato in Vietnam? Di sicuro è un posto insolito per il calcio.

“Sono stato invitato a creare un progetto di sviluppo per il calcio e organizzare un’accademia professionale. La FIFA ha più membri dell’ONU, ogni Paese del mondo è un posto buono per giocare a calcio. In alcuni posti il calcio è lo sport numero uno, in altri non lo è: ma in tutte le nazioni, anche nelle più piccole del mondo, il calcio è presente”.

 

Ci sono molti giocatori stranieri?

“Fino a qualche anno fa in Vietnam c’erano moltissimi calciatori e allenatori stranieri. Poi la crisi finanziaria che ha colpito ogni settore della società si è fatta sentire anche nel calcio: così adesso ci sono solamente pochi giocatori stranieri, provenienti soprattutto da Brasile e Africa, e nessun tecnico. Ci sono periodi buoni e meno buoni nel calcio di tutti i Paesi del mondo: la situazione attuale non rappresenta un parametro rappresentativo per il calcio vietnamita, che sta semplicemente attraversando un momento di crisi. Tra pochi anni, probabilmente, il campionato del Vietnam sarà anche più forte di com’era nel periodo di maggiore espansione del movimento. Nel calcio tutto è possibile”.

 

Ci sono professionisti?

“Nella prima e nella seconda divisione i calciatori e gli allenatori sono professionisti. Ricordo che l’Arsenal, uno dei maggiori club del mondo, ha un’accademia a Ho Chi Minh City”.

 

Come sono le strutture?

“Le infrastrutture per il calcio sono ottime. Posso raccontarti una cosa interessante a questo proposito: a Ho Chi Minh City dal 2005 ci sono 91 campi da calcio, 86 palestre e 256 palestre. Il più grande stadio per il calcio è il Thong Nhat Stadium, da 25000 posti a sedere. Il secondo più grande è l’Army Stadium, che è stata una delle sedi della fase finale della Coppa d’Asia 2007. Anche il Ministero dell’Educazione Fisica e Sport gestisce alcune squadre, tra cui Phan Dinh Phung, Thanh Da e Yet Kieu”.

 

La vita in Vietnam com’è?

“Il Vietnam è un posto davvero bello, sicuro e pulito dove vivere. Ho Chi Minh è una classica metropoli con tutte le amenità che si possono trovare in ogni altra capitale del mondo. La città vive ventiquattro ore su ventiquattro. I residenti sono estremamente educati e ospitali: certamente è uno dei posti dove vivrei. Mi è difficile adattarmi solamente alle condizioni climatiche”.

 

Sai dirmi qualcosa della nazionale di calcio?

“Certamente. La nazionale gode di grande sostegno da parte del popolo e del governo. Non è nelle top 100, ma credo che, se il trend di espansione del calcio continuerà a crescere nei prossimi dieci anni, è seriamente possibile che il Vietnam potrà raggiungere un livello prossimo a grandi squadre del rango di Giappone o Corea del Sud”.

 

Alcuni anni fa è venuto a giocare in Vietnam il brasiliano Denilson. E’ stata la più grande star del vostro calcio?

“Quella era l’età d’oro del calcio vietnamita. Sì, penso che Denilson sia uno dei più grandi calciatori stranieri che abbia mai giocato qui. La sua decisione di giocare in Vietnam ha fatto molto parlare del nostro calcio a quei tempi. Ho lavorato anche in Africa e molti calciatori dell’Africa dell’est sognano di giocare in Vietnam. E questo non è casuale”.

 

In conclusione, pensi che ci siano talenti in Vietnam che possano arrivare a giocare in Europa?

“Nel futuro probabilmente ci saranno. Attualmente la situazione non offre le condizioni perché questo accada”.

 

Speriamo, insomma, che questo sia l’inizio di un buona giornata per il calcio vietnamita. Good morning, Vietnam!

 

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