Calcio
Caminho ao Brasil – Edizione speciale – 23 Mar
Nonostante i mass media europei ed italiani non stiano dando risalto alla cosa, in Brasile continuano le proteste viste in mondo visione durante la Confederations Cup, per le spese del Mondiale brasiliano che andrà in scena a Giugno.
Le accuse e le proteste, hanno preso ora di mira lo spreco di soldi (sarà il Mondiale più costoso della storia, che doppierà la cifra spesa per il secondo più costoso della storia) e nonostante il vice segretario della Fédération Internationale de Football Association Jerome Valcke abbia testualmente detto che “La Fifa non sta utilizzando denaro pubblico. E non sta utilizzando nemmeno denaro brasiliano per organizzare i prossimi Mondiali” e che “La FIFA investirà nel Paese una somma pari a 800 milioni. E non toccherà neanche un dollaro brasiliano, eccetto quelli dei partner commerciali che hanno siglato un contratto di sponsorizzazione”, ma in effetti il Governo Brasiliano ha già stanziato e speso delle cifre importanti, si parla di circa 14 miliardi, mentre risulta che per ora la Fifa abbia consegnato alla nazione ospitante solo 1 milione di quelli stanziati.
Poco servono i discorsi sul fatto che a lungo termine il Brasile ed i brasiliani riceveranno introiti stimati per circa il triplo dei soldi spesi, ed avranno infrastrutture nuove, più moderne e più estese delle precedenti. Ad oggi, la gente comune vede semplicemente alcuni prezzi aumentati, alcuni disagi per i cantieri e tanti soldi in uscita dalle proprie casse, per portare il mondiale anche in paesi lontani da tutto come Manaus, dove giocheranno anche gli azzurri e che è nel cuore dell’Amazzonia.
Se da un lato la FIFA difende il governo brasiliano sulle “spese”, non è affatto contento di come stanno invece andando i lavori. A fine 2013 l’avanzamento dei lavori era a dir poco drammatico e ad oggi, a meno di 3 mesi dall’inizio della kermesse, non ancora tutti gli stadi sono inaugurati, nè hanno passato i test di collaudo. A Porto Alegre, per esempio, non esiste ancora la pavimentazione della zona esterna allo stadio.
La FIFA ed i brasiliani poi, hanno anche lamentato le condizioni di lavoro e di sicurezza, dato che molti sono stati gli incidenti nei vari cantieri, che sono costati la vita a vari operai.
Il “Caminho” verso il Mondiale 2014, è ormai diventato una corsa, visti i tempi stretti, e dati i problemi che sono ancora irrisolti, appare una vera e propria corsa ad ostacoli.
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