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Calcio

Caso plusvalenze, nulla di fatto: prosciolte 11 società e 61 dirigenti

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Si è concluso con un prevedibile nulla di fatto, il processo sportivo per il caso “plusvalenze fittizie”. Per le 11 società coinvolte nel procedimento di fonte al Tribunale Nazionale Federale, e per i 61 dirigenti indagati, il TNF ha deciso che non vi fossero elementi sufficienti a procedere con inibizioni e sanzioni.

La Commissione giudicante, presieduta da Carlo Sica, ha disposto il proscioglimento di tutti i tesserati deferiti, non accogliendo alcuna delle richieste avanzate dalla procura federale. Una sentenza che non stupisce, giacché non vi sono e non sono mai state emanate linee guida per la valutazione dei cartellini dei giocatori. Una motivazione che le stesse difese delle società e dei dirigenti indagati avevano perseguito durante la fase dibattimentale avvenuta tra il 12 e 14 aprile.

Si chiude così quello che dovrebbe essere il primo filone della inchiesta sulle plusvalenze fittizie, in attesa di successivi possibili deferimenti o ricordi della stessa procura federale contro il giudizio del TNF, primo grado della giustizia sportiva.

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