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Corriere di Bologna – Un bolognese all’Europeo

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L’11 giugno cominciano gli Europei, quella competizione che doveva essere giocata l’estate scorsa ma che la pandemia ha fatto posticipare di un anno.

Il CT Mancini ha ufficializzato i 26 giocatori che prenderanno parte alla competizione tra le Nazionali del continente. Tra essi vi è anche un bolognese, fatto che mancava da ormai il lontano 2004, quando l’ultimo calciatore, nato nel capoluogo emiliano, o comunque in provincia, a disputare una partita con la maglia azzurra fu Christian Vieri; più recentemente, nel 2012 fu convocato Borini ma non scese mai in campo.

Il bolognese in questione è Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 in forza al Sassuolo. Il ventunenne, nativo di Castel Maggiore, dopo aver saltato l’ultima partita con la Nazionale maggiore per giocare il quarto di finale con l’Under 21 dell’Europeo di categoria, poi perso per 5-3 per mano dei pari età del Portogallo, non credeva più nella convocazione di Roberto Mancini. Lo stesso commissario tecnico, qualche giorno dopo, ha invece spiazzato tutti inserendolo nella lista dei 26 calciatori prendenti parte alla manifestazione.

La storia calcistica di Raspadori inizia proprio nel paese natale, a Castel Maggiore quando da piccolo ha iniziato a dare i primi calci all’oratorio della chiesa di paese assieme al padre e al fratello; poi, compiuti i sei anni, i genitori hanno iscritto entrambi i figli alla scuola calcio del Progresso. Lì hanno imparato a conoscere le basi del giuoco e a suon di goal si sono messi in mostra. L’istante decisivo fu al torneo che il paese Castel Maggiore organizza ogni anno: il “Torneo Tassi”. Quando correva il 2009, alla competizione giovanile, gli osservatori del Sassuolo erano venuti a visionare le giocate del fratello ma, l’allora scout Gianni Soli, scomparso poi nel 2013, invitò la società neroverde ad acquisire le prestazioni sportive di entrambi i fratelli Raspadori. Così, poi negli anni a venire, grazie alle prestazioni e a valanghe di goal nel settore giovanile, Giacomo si è guadagnato la Serie A, segnando guarda caso la sua prima rete l’11 luglio 2020, quando il giorno dopo si sarebbe dovuta giocare la finale dell’Europeo. Coincidenze? Forse si o forse no.

Adesso il ventunenne italiano, tra un esame universitario e l’altro, si gode la convocazione al prossimo Europeo, che se si fosse giocato lo scorso anno sicuramente avrebbe guardato da casa, da Bologna; e proprio da casa, pochi giorni fa, ha esultato insieme alla famiglia per la chiamata di Mancini.

In attesa di vederlo scendere in campo, signore e signori: Giacomo Raspadori, un bolognese all’Europeo.

Fonte: Corriere di Bologna, articolo di Alessandro Mossini

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