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Calcio

Cose dell’altro…calcio: Stig Tøfting

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Sono appassionato di partite tra Nazionali, e se fosse per me starei davanti alla tv a vedere tutte le partite possibili di Mondiali, Europei, Confederations Cup ed Olimpiadi. Non so perché, ma questo va di pari passo con la mia scarsa attenzione verso le amichevoli e le qualificazioni alle stesse competizioni. Comunque…trovando tediose molte telecronache se non addirittura inutili, ho preso da anni l’abitudine di vedere la partita in tv ma ascoltare la radiocronaca della Gialappa’s Band: quello che avviene in campo tanto lo capisco da solo, ed almeno sento qualcosa di divertente durante le partite. Così, nel corso dei Mondiali del 1998, proprio grazie al trio di commentatori diventa famoso (almeno per chi li seguiva) il danese Stig Tøfting. Non diventa famoso certo per la sua classe o per la sue bellissime giocate, ma per il suo carattere a dir poco focoso, per la durezza dei suoi interventi e perché appare essere davvero un personaggio particolare. Per chi non lo conoscesse, oggi cercherò di colmare questa lacuna.

Stig Tøfting, classe 1969, nasce ad Hørning il 14 Agosto. Il suo ruolo in campo era quello di centrocampista di copertura, difficilmente si spingeva in avanti e prediligeva giocare davanti alla difesa, in posizione centrale o di centro/destra. La sua carriera è stata movimentata, ma d’altra parte più avanti parlremo della sua vita extra-calcistica e capirete così anche perché cambio anche spesso squadra, ma nonostante i continui cambi di casacca, molto spesso si ritrovò a giocare nell’Aarhus, squadra che per altro lo lanciò, infatti dopo aver giocato nelle sue giovanili, esordì in prima squadra a vent’anni. Ecco la sua carriera:

Dal 1989 fino al 1993 resterà quindi all’Aarhus, da cui si dice se ne andò, per una serie di conflitti con l’allenatore.

Dalla stagione 1993/94 passa all’Amburgo, ma viene girato quasi subito in prestito all’Odense. Tornato dal prestito ad Amburgo, viene però allontanato nel 1995, anche qui, pare per dissidi con l’allenatore.

Nel 1995 quindi torna all’Aarhus per restarvi fino ad inizio 1997.

Ad inizio 1997 passa nuovamente all’Odense.

Il 1997 lo vede girare parecchio, perché sempre in quell’anno viene acquistato dall’MSV Duisburg, dove rimane fino al 2000

Nel 2000 fa ancora un breve passaggio all’Aarhus, dove rimane per meno di un anno.

Semrpe nel 2000 torna in Germania, perché viene acquistato ancora dall’Amburgo, dove rimarrà fino al 2002.

Nel 2002 arriva la chiamata del Bolton. Alla sua presentazione, l’allenatore lo presenta così: “E’ un ragazzo molto determinato ed un calciatore decente“. La sua grande occasione finisce però rovinata da una delle sue intemperanze…sempre nel 2002 il Bolton rescinde il contratto.

Nel 2003 si sposta in Cina al Tianjin Teda, dove resta per soli sei mesi.

Nel 2004 ritorna ancora, per l’ennesima volta, all’Aarhus. Anche questa volta, per solo un anno.

Nel 2005 viene ingaggiato (sempre per un anno) dall’Alemania Aachen.

Nella stagione 2006/07 firma per il Randers, dove chiude la carriera da giocatore, diventando poi un collaboratore tecnico della società.

Fa il debutto in Nazionale il 30 Gennaio 1993 a Phoenix (USA), nella partita amichevole USA-Danimarca 2:2 (venendo ammonito), mentre la sua ultima partita con la maglia della Danimarca fu Danimarca-Inghilterra del Mondiale 2002, il 15 Giugno 2002 a Niigata negli ottavi di finale. Alla vigilia della gara il giocatore aveva dichiarato: “Questa sarà la partita più importante della mia intera carriera. Questa gara sarà davvero speciale. Voglio spedire l’Inghilterra a casa! Saremo pronti!”. La partita finirà 3-0 per l’Inghilterra e Stig riuscirà ovviamente a farsi ammonire. I suoi numeri con la maglia della Danimarca sono i seguenti: 41 presenze, 2 gol segnati (il 9 Giugno 1999 in Galles-Danimarca 0:2 ed il 13 Novembre 1999 in Israele-Danimarca 0:5). Alcuni nostri commentatori hanno detto di lui: “Tøfting, il Gattuso di Danimarca.” (Marco Civoli), “Tøfting, il Davids di Danimarca.” Gianni W. Bezzi, “Ci sono i due cagnacci lì davanti: Gravesen e Tøfting…” (Vincenzo D’Amico).

Passata in rassegna la sua carriera calcistica, è ora di arrivare alla vita “privata” e capire perché sia un personaggio tale da attirare simpatie ed antipatie, ed anche perché abbia spesso cambiato casacca, così rapidamente. Ecco la sua vita fuori dal campo:

L’infanzia è difficile, resta orfano a 13 anni dopo che il padre, una volta uccisa la moglie, si siucidò. La vicenda venne resa pubblica solo quando Tøfting era già famoso nel suo paese ed aveva un posto fisso in Nazionale, così tutta la Danimarca si stringe intorno ad un giocatore rude ma con un passato problematico.

Rimasto orfano, iniziò a frequentare gente pericolosa. Entrò a far parte di una gang giovanile, gli “Hells Angels” di Copenaghen, coi quali rimase invischiato in una sparatoria (assieme ad un pugile danese allora famoso) e si dice che abbia rapinato con loro una gioielleria, e che il bottino sia giunto in Germania fuso in lingotti d’oro…

Gioca a calcio nelle giovanili dell’Aarhus e si mantiene con un lavoro onesto: quello di addetto agli elevatori, fino a quando non diventerà calciatore professionista.

Nel 1999 Tøfting malmena un giovane in una discoteca di Aarhus spedendolo al pronto soccorso con una prognosi di tre settimane e subendo una pena di 20 giorni di carcere.

Nel 2000 decise di aprire un locale nel suo paese natale. Ma il sindaco di Hørning gli negò la licenza per via dei suoi trascorsi poco puliti. Tøfting per tutta risposta si candidò a Sindaco per le elezioni successive ritrovandosi sul punto di vincere. Non essendo suo desiderio fare politica, ma solo dare una lezione all’ex Sindaco, decise di ritirarsi dalla competizione ma spianando la strada ad un terzo candidato che in seguito gli concesse la licenza. Tøfting a seguito di questa esperienza dichiarò: “Non dobbiamo farci schiacciare dai politici”. Questo capitolo lo resero ancora più famoso. Una volta aperto il locale poi, Tøfting decise di non chinarsi neppure alla legge anti-fumo e per questo motivo paga preventivamente la multa per ogni giorno dell’anno in cui il locale resta aperto, lasciando poi la possibilità ai suoi avventori di fumare liberamente.

Durante i Mondiali del 2002, Stig lanciò per scherzo dei cubetti di ghiaccio contro Jesp Grønkjaer, colpendolo in un occhio. Questi reagì allo stupido scherzo insultando Tøfting  che lo aggredi fisicamente stendendolo a terra e scaricandogli addosso calci e pugni, mettendolo fuori combattimento per il match successivo.

A fine Mondiale 2002, la Danimarca si ritrovò in un noto locale di Copenaghen. Tøfting  dopo essere stato richiamato da un cameriere per i troppi schiamazzi, aggredì quest’ultimo ed anche il proprietario del locale che era venuto in soccorso del cameriere…a seguito dell’accaduto Tøfting passa altri quattro mesi in carcere ed il suo contratto con il Bolton viene rescisso. Grønkjaer commentò così l’accaduto: “All’improvviso è scoppiata una zuffa e l’unica cosa che ho visto è che Stig ne era al centro”.

Nel 2003 avviene uan nuova tragedia nella sua vita: a soli 22 giorni dalla nascita, muore di meningite fulminante suo figlio (Tøfting attualmente ha comunque 3 figli).

Nel Luglio 2004 altra rissa targata Tøfting: per motivi di traffico, spinge al petto e si azzuffa con un automobilista;

Prima di Euro 2008, ecco un’altra trovata. Fece una scommessa sul piazzamento della Danimarca all’europeo: se la sua nazionale fosse arrivata tra le prime sei avrebbe pulito

da solo il palazzetto dello sport del suo paese (di 35.000 posti).Sempre nel 2004, appena tornato per l’ennesima volta all’Aarhus, viene licenziato dal suo storico club. Ufficialmente venne detto che era  stato licenziato perché se ne era andato durante un allenamento, ma ben informati danno la colpa ad altro: durante la festa di Natale della società, pare che Stig abbia litigato con alcuni compagni, pestandoli tutti.

Nel 2008, a quasi 40 anni, diventa un pugile e partecipa ad un match in cui viene messo contro Renè Dif, che ai più è noto in qualità di ex cantante degli Aqua. Ovviamente vinse Tøfting (alcuni video del match sono disponibili su YouTube).

Nel 2010 esce il libro (e l’audiolibro) sulla sua vita: “Stig Tøfting: No regrets”, di cui vedete la copertina qui a lato.

Vi lasciamo con un video relativo ad un suo match del 2009…da notare i tatuaggi raccolti nella sua carriera (già da calciatore) tra cui spicca il “NO REGRETS” (nessun rimpianto) in piena pancia, che racchiude certamente il suo essere…in fondo non a caso da calciatore era stato soprannominato “il Bulldog”.

 
 
Eldias
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